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MOBILITAZIONE NAZIONALE UNITARIA PER IL FUTURO DELLA SANITÀ

  • 27 May 2020
  • 27 May 2020

Le associazioni proclamano la mobilitazione nazionale unitaria per il futuro della Sanità in Italia.

«Le nostre realtà si uniscono in una mobilitazione comune e permanente. Reputiamo inaccettabile la linea di governo relativa al numero di borse e l’immobilismo sulla riforma della legge 368/99 e delle specializzazioni. Improponibile l’abbandono della programmazione per una Sanità pubblica negli ultimi dieci anni. Pertanto, a partire dal 21/5/2020 inizieremo uno stato di agitazione con mobilitazioni quotidiane online, che culminerà il 27/05/2020 con la prima tappa, una manifestazione IN PRESENZA presso Piazza Montecitorio, ma nel rispetto di tutte le norme di distanziamento sociale previste dall’ultimo DPCM. Abbiamo ora ottenuto risposta positiva e il permesso della Questura per la data di Roma».

1° Tappa Manifestazione Roma-Piazza Montecitorio 27/05/2020

«In arrivo le prossime date nel resto d’Italia. Per poi tornare tutti insieme a Roma e da tutta Italia per l’approvazione della riforma. Reputiamo coerente e serio rispondere alla vostra chiamata prima della pubblicazione del bando per il concorso 2020 e doveroso dare la possibilità a tutta la nostra categoria di mostrare il proprio dissenso in piazza. Consci delle limitazioni del periodo, organizzeremo una serie di mobilitazioni in tutte le città di Italia nei tempi e nelle modalità più opportune per il massimo risultato di ogni iniziativa. La mobilitazione costante permetterà di non far andare tutto nel dimenticatoio dopo qualche giorno delle singole iniziative. I professionisti della Salute meritano rispetto. Avete chiesto di unirci tutti e noi lo abbiamo fatto. Ora tocca anche a voi dimostrare che un’intera categoria non vuole più soluzioni tampone. Se sei interessato a manifestare in presenza a Roma o nella tua città, ti invitiamo a compilare il Form presente nel link dei biglietti all’evento, al fine di garantire lo svolgimento della manifestazione in sicurezza e nel rispetto delle norme previste.

Noi reputiamo che:
Siamo risorse, non tappabuchi del colabrodo sanitario.
Non potete lasciarci senza tutele.
Non potete avere il coraggio di lasciare 22.000 camici grigi senza lavoro»