L’Italia ha vietato l’ingresso da 8 Paesi. Il consulente del ministro Speranza: «Le esperienze del passato c’insegnano che queste misure, spesso, risultano tardive. La sudafricana potrebbe anche essersi già diffusa. Non sappiamo se questa variante provocherà danni alla copertura vaccinale, ma pare essere ancora più contagiosa della Delta»
Ricciardi al webinar Altems dedicato al ritorno in classe: «Sono preoccupato. I casi di Covid-19 tra i bambini sono molti, e alcuni finiscono in terapia intensiva. Nelle scuole non ci siano adulti non vaccinati»
Il ministro della Salute: «Se non aiuteremo tutti i Paesi del mondo a vaccinarsi, molto presto ci arriveranno altre varianti. Serve una rete internazionale capace di assumere decisioni e di detenere una sovranità superiore a quella delle nazioni in tema di sanità»
Il Presidente della Federazione delle Associazioni di volontariato in oncologia, in occasione del 12esimo Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici: «Assicurare con urgenza la continuità di accesso a screening, terapie e interventi chirurgici»
Il consigliere del ministero della Salute per l’emergenza Covid-19: «Servono assunzioni, e questo regionalismo differenziato in sanità non ha mai funzionato bene»
Dal 2010 al 2018 33 mila posti letto in meno. Durante la pandemia differenze regionali nella cura e gestione dei pazienti. Veneto la più virtuosa. Il direttore dell’Osservatorio: «Antiscientifico e illogico affidare sanità alle regioni»
«La nostra risposta è rapida ed efficace ed il SSN all’altezza della situazione. Paese sia unito» ha detto il ministro della Salute
Intanto un gruppo di esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha visitato Wuhan, la città della Cina interna da dove si è diffuso il virus all’origine della polmonite virale
Tra i membri della mission europea è stato nominato anche l’italiano Walter Ricciardi: «Ridurre l’enorme diseguaglianza nell’accesso ai farmaci». E sull’Italia conferma «Non sono accessibili ovunque allo stesso modo. Basti pensare alla Calabria»
Aumentano da 306 a 335 gli ospedali italiani impegnati nella promozione della medicina di genere e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie femminili