Il consigliere scientifico del ministro Speranza a Sanità Informazione: «Solo lockdown nazionale di un mese invertirebbe la curva epidemica». E sul Mes: «Sempre stato favorevole, l’ideale sarebbe stato attivarlo a giugno. Più soldi in sanità ci sono, meglio è»
Il leader di Italia Viva chiede all’esecutivo di rivedere il Piano per accedere ai fondi del Next Generation UE: «A chi dice che i soldi del MES sono condizionati voglio ricordare che i soldi del Recovery Fund sono più condizionati di quelli del MES». Poi propone di destinare quattro miliardi alla filiera farmaceutica per rilanciare l’occupazione. Sui vaccini: «Diamo una patente a chi l’ha fatto»
La proposta è contenuta in un emendamento alla Legge di Bilancio. La Capogruppo del M5S in Commissione Sanità al Senato Elisa Pirro: «In questo momento le aste dei nostri titoli di Stato vanno a gonfie vele, i tassi di interesse a volte sono addirittura negativi». E ribadisce: «Condizionalità del MES non sparite, meglio ricorrere a queste emissioni mirate»
«Il ministro Speranza dovrebbe riflettere sul peso avuto dal suo dicastero nella suddivisione delle risorse presenti nella bozza» spiega Gianluca Giuliano, Segretario UGL Sanità
Nelle comunicazioni alla Camera il presidente Conte ha sciorinato i temi da affrontare nel prossimo Consiglio Europeo: Mes, Recovery e Covid
«I fondi finiranno, finora li abbiamo utilizzati per contrastare l’emergenza. Le assunzioni in campo sanitario che abbiamo fatto devono essere rese strutturali e per questo serve gran parte del bilancio di parte corrente. Perciò dico: ragioniamo bene per il futuro, usiamo i fondi disponibili del Mes per fare gli investimenti necessari in sanità come sulle […]
L’ex Presidente della Commissione Bilancio contesta la ‘narrazione’ sul fondo salvastati: «I titoli comprati dalla Banca centrale non ci costano nulla perché ridanno gli interessi. In questo momento noi ci finanziamo a zero. Non ha senso insistere a fronte di un finanziamento a zero». Poi aggiunge: «Medici vittime di propaganda e disinformazione»
«Farmacisti e medici di famiglia siano sostenuti da Governo e regioni in modo da assicurare loro le migliori condizioni possibili per svolgere questa delicatissima campagna» afferma la Vicepresidente della Commissione Affari Sociali Michela Rostan
Le priorità secondo la Federazione: intervenire sull’aziendalizzazione delle strutture sanitarie, rivedere il sistema di finanziamento del SSN, modificare la politica del personale
Il Segretario generale della Federazione Italiana Sindacale dei Medici Uniti lancia un appello al ministro Speranza: «Unica strada per controllare epidemia è assumere medici e stabilizzare i precari. Servono risorse nuove, a partire dal MES»
Il Responsabile Sanità della Lega è tra coloro che non sono favorevoli ad aderire al Meccanismo Europeo di Stabilità: «Si tratta di un prestito che comporterebbe un ulteriore indebitamento, ma alla Sanità servono finanziamenti a fondo perduto»
«Questa è una vera opportunità per riformare il SSN. Servono ospedali flessibili, continuità con il territorio e centralità della professione. Ora la politica ci strumentalizza, poi finirà tutto nel dimenticatoio. Se sono sinceri, ci convochino per il nuovo contratto»
Il consigliere del ministero della Salute per l’emergenza Covid-19: «Servono assunzioni, e questo regionalismo differenziato in sanità non ha mai funzionato bene»
Sia la maggioranza che l’opposizione sono divise sulla possibilità di aderire al Meccanismo Europeo di Stabilità, con Lega, Fdi e M5S contrarie e Pd-Iv-Fi a favore. I pro e i contro di una possibile adesione
Secondo il responsabile Nazionale della Formazione Medico Sanitaria del PD Coordinatore Forum Sanità GD «occorre, come dice il Segretario Pd Zingaretti, una campagna che mostri ai cittadini gli aspetti positivi dell’utilizzo di questi fondi»
Secondo la federazione dei medici ospedalieri, il dibattito sui fondi per la sanità deve partire da un piano che metta al primo posto riforma del lavoro e professionalità
«Dovremo da una parte aumentare la dotazione di posti letto per non rimanere in coda alle classifiche europee, e dall’altra procedere a nuove assunzioni. Vanno poi rinnovate le tecnologie per lo più obsolete che abbiamo nei nostri ospedali e risolto una volta per tutte il problema dell’imbuto formativo». Così il presidente della Fondazione Italia in Salute, Federico Gelli
In un documento dal titolo “MES, SÌ! (ecco perché)”, redatto da un gruppo di lavoro coordinato dal deputato Vito De Filippo, un piano di azione dettagliato: 10 miliardi per ospedali e personale sanitario, altri 10 miliardi per i servizi medici e l’assistenza territoriale, due miliardi alla digitalizzazione, 5 miliardi per la ricerca e 8 miliardi per imprese e trasporti
L’europarlamentare Carlo Calenda: «Negli ultimi anni la sanità è stata definanziata per 37 miliardi. Noi lo diciamo da tempo ma solo dopo il Covid tutti se ne sono resi conto. Oggi possiamo scegliere se essere un Paese che si fonda sulla fatica e sul merito o un Paese che mette tutto quello che ha sui sussidi»