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Sonno 25 Marzo 2021

Disturbi del sonno nei bambini: gli otto miti da sfatare

I consigli del pediatra per affrontare il sonno agitato dei bambini

Secondo la Sip (Società Italiana Pediatria) un bambino su quattro soffre di disturbi del sonno. Precisamente, il 25% dei bambini al di sotto dei 5 anni e il 10-12% dai 6 anni fino all’adolescenza.

Disturbi del sonno nei bambini: le cause principali

I più comuni sono insonnia (20-30%), parasonnie (25%), disturbi del ritmo circadiano (7%), disturbi respiratori del sonno (2-3%), disturbi del movimento legati al sonno (1-2%), ipersonnie (0,01-0,20%).  

Tra le cause, si possono annoverare fattori genetici, ordine di nascita e depressione materna. E, ancora, ritmi frenetici, luci artificiali e l’utilizzo sempre più precoce degli strumenti elettronici alterano il ritmo sonno-veglia naturale del bambino con conseguente ansia per mamme e papà.

Prevenire i disturbi del sonno si può: dall’alimentazione al comportamento dei genitori, il dottor Pietro Sciacca, pediatra e docente presso il Dipartimento di Scienze Pediatriche, Ginecologiche, Microbiologiche e Biomediche dell’Università degli Studi di Messina, a dottori.it, ha sfatato gli otto falsi luoghi comuni più diffusi sul sonno dei bambini.

Deve abituarsi a dormire da solo nella sua stanza: Falso

Di notte sia gli adulti che i bambini hanno dei microrisvegli. I primi sanno gestirli e quasi non ne hanno coscienza, i secondi piangono per richiamare l’attenzione su di sé ed essere aiutati a riaddormentarsi. L’attenzione va spostata dal luogo in cui dorme il bambino al modo in cui lo fa: non importa se si tratta della cameretta o del lettone. L’importante è creare una routine capace di tranquillizzare il bambino.

Se dorme con me non sarà mai autonomo e indipendente: Falso

La vicinanza ai genitori è per i bambini un conforto notturno. Quando non ne avrà più bisogno il bambino deciderà autonomamente di non dormire più nel lettone.

Se allatto al seno è più probabile che non dorma tutta la notte: Falso

È stato dimostrato scientificamente che il latte materno ha un andamento dinamico capace di modificare alcuni dei suoi componenti a seconda delle fasi del giorno e della notte.

Se allatto al seno è più probabile che non dorma tutta la notte: Falso

Se di notte nel latte materno ci sono melatonina e triptofano che favoriscono l’addormentamento, di giorno invece ci sono sali e cortisoli utili a stare svegli ed essere attivi.

Con il latte artificiale dormirà tutta la notte: Falso

Nessun latte artificiale può garantire il dinamismo di quello materno e non c’è nessuna evidenza scientifica che questo possa favorire il sonno del bambino sostituendolo al latte materno.

Se lo lascio piangere per farlo addormentare da solo non succede nulla: Falso

La scelta di lasciar piangere il bambino finché non si addormenta può avere l’effetto contrario: può sentirsi abbandonato. Si sveglierà di notte e piangerà ancora di più per paura dell’addormentamento. Non ci sarà un abbandono al sonno quanto ansia, paura e difficoltà a gestirlo.

Se vuoi che dorma bene, insegnagli ad addormentarsi da solo: Falso

È corretto impostare una routine, ma sulla base delle abitudini del bambino e dei suoi genitori. Abbassare la luce, la voce e leggere una fiaba, mettere il bimbo nel proprio lettino e attendere che si addormenti sono comportamenti validi.

Il bambino ha un sonno troppo agitato e si sveglia di continuo: Dipende

Il sonno dei lattanti, soprattutto nelle prime settimane di vita, è molto diverso dal nostro. Apparentemente è un sonno agitato, fatto di versetti, micro-pianti, o anche movimenti a scatto, ma si tratta di comportamenti assolutamente fisiologici che mettono inutilmente in agitazione i neogenitori.

Mio figlio non dorme abbastanza, voglio usare la melatonina: Dipende

La melatonina non può essere usata in maniera continuativa nel tempo. Meglio evitarla (salvo rari casi eccezionali) e impostare una buona routine che porti a risultati duraturi nel tempo, piuttosto che rimedi occasionali.

 

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