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Dermatologia 6 Luglio 2021

Sole e abbronzatura: i consigli per evitare nei e scottature

Come evitare le scottature solari? Cos’è l’eritema e cosa fare per prevenirlo? La parola alla dermatologa

Stimola la serotonina, rafforza le ossa, fissa la vitamina D, che regola il metabolismo del calcio. E non solo: migliora l’umore e il nostro aspetto esteriore. Sono tanti gli effetti benefici del sole ma l’esposizione deve essere attenta e controllata. I raggi UV, infatti, oltre a stimolare la produzione di melanina e l’abbronzatura hanno anche effetti nocivi sulla pelle. Bagni di sole senza una protezione adeguata possono provocare arrossamenti, scottature ed eritemi solari. Ma anche rugheperdita di tono ed elasticità, macchie cutanee e tumori della pelle come il melanoma.

Scottature solari: le regole fondamentali per i soggetti a rischio

In primis, c’è da dire che le persone con carnagione chiara, capelli biondi o rossi ed occhi chiari sono quelli che rischiano più esposte al rischio di scottature. La dottoressa Manuela Carrera, specialista in Dermatologia e Venereologia dell’Ospedale Israelitico di Roma, ci spiega come esporsi al sole in maniera corretta e cosa fare in caso di eritema solare.

  • Si consiglia sempre di esporsi al sole gradualmente, evitando le ore centrali della giornata. Dalle 10 alle 16 il sole è più pericoloso, soprattutto dove ci sono superfici riflettenti la luce, come neve, specchi d’acqua e sabbia.
  • Garantirsi un’adeguata protezione con un cappello, degli occhiali da sole e anche con una crema solare dal fattore di protezione adeguato al proprio fototipo. La quantità da applicare per avere la protezione dichiarata è 2 mg/cm2. Il filtro solare va inoltre rinnovato ogni due ore e dopo ogni bagno o doccia anche in caso di prodotti resistenti all’acqua. I fototipi più delicati dovranno esporsi con cautela, utilizzando sempre un fattore di protezione 50+. Le persone con carnagione più scura potranno iniziare con un fattore di protezione 50 per poi scendere ad una 30.
  • Massima attenzione per i bambini: Sotto l’anno di vita non andrebbero mai esposti direttamente. Al di sopra dell’anno si possono esporre prima delle 11:00 e dopo le 17:00 e sempre adeguatamente protetti con capellino, occhiali e filtro ad alta protezione specifico per l’età pediatrica. Anche gli anziani sono più vulnerabili nei confronti del sole.

Cos’è l’eritema solare? I sintomi

«L’eritema solare – spiega la dottoressa Carrera – è una manifestazione infiammatoria della pelle dovuta a un’eccessiva e prolungata esposizione ai raggi UV, con una protezione solare assente o inadeguata. Si manifesta poche ore dopo l’esposizione e la sua gravità è variabile: da lieve fino ad a un’ustione di primo o secondo grado». Un lieve eritema si mostra con un arrossamento della pelle che scompare spontaneamente dopo qualche giorno. L’ustione di primo grado è caratterizzata da arrossamento e bruciore, rigonfiamento (edema) ipersensibilità al tatto e prurito.

Cos’è l’eritema solare? I sintomi

«In caso di eritema intenso – prosegue la dermatologa – i sintomi sono quelli di un’ustione di secondo grado: arrossamento e numerose vescicole o bolle, seguiti da una forte desquamazione. In tal caso l’eritema solare può essere accompagnato da febbre, nausea, cefalea e vertigini».

Scottature solari: i danni dell’eritema

L’eritema solare è un danno acuto della pelle. «Provoca vasodilatazione e liberazione di mediatori dell’infiammazione come prostaglandine, alcune citochine, istamina e ossido nitrico. Queste sostanze – aggiunge la dermatologa – innescano un processo infiammatorio visibile ad occhio nudo con l’arrossamento della pelle». Ma il danno non si ferma qui. «L’eritema solare è dovuto agli UVB che per il loro elevato livello di energia inducono un danno mutageno diretto al DNA delle cellule basali dell’epidermide. Proseguendo l’esposizione solare, anche gli UVA interagiscono con specifiche molecole cutanee inducendo reazioni di ossidazione che favoriscono la formazione di specie reattive dell’ossigeno (ROS) che a loro volta creano un ulteriore danno cellulare» puntualizza.

I rimedi per curare l’eritema: cosa non fare

Prima di tutto, evitare il fai date. In caso di eritemi intensi con vescicole o bolle, è bene rivolgersi al medico curante o al dermatologo che indicherà creme antibiotiche e cortisoniche.  È fondamentale non riesporsi al sole finché l’eritema solare non si è risolto.

In caso di eritemi di lieve entità, la dermatologa consiglia di «applicare prodotti idratanti e lenitivi a base di arnica, aloe, camomilla. Acqua corrente fredda e borse del ghiaccio possono aiutare a contrastare il bruciore. Per alleviare prurito e bruciore – conclude – può rendersi necessario l’uso di FANS ed antistaminici per bocca».

 

 

 

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