Il Presidente della Regione Lazio elenca gli obiettivi raggiunti nel 2017: la metà riguardano riguardano sanità e sociale
Ci sono anche alcuni grandi cambiamenti della sanità della Regione Lazio tra quelli che il Presidente Zingaretti ritiene «i dieci principali, grandi risultati» ottenuti nel 2017.
A cominciare dalla fine del commissariamento del sistema sanitario regionale: «Dopo quasi 10 anni – ha scritto sul suo blog – la sanità del Lazio si avvia alla fine del commissariamento straordinario da parte del Governo. Un risultato storico, che è stato possibile grazie al buon andamento dei conti, e che significa nuove assunzioni, più autonomia, più responsabilità e cure migliori per tutti».
Ma il primo successo del suo elenco di 10 punti è l’abolizione del superticket: «Nel Lazio non si paga più la quota regionale del ticket introdotta proprio con il commissariamento del 2008: questo significa, per esempio, che non si pagano più 15 euro aggiuntivi per una tac o una risonanza magnetica. Un provvedimento per essere ancora più vicini alle persone e alle loro famiglie».
A seguire poi, le nuove assunzioni e i concorsi nella sanità: nel 2018 sono previste «3.500 nuove assunzioni di medici e infermieri per i nostri ospedali. I nuovi concorsi e le stabilizzazioni assicurano cure migliori alle persone e più certezze al personale», prosegue.
Infine, l’affidamento di una villa appartenente al clan Casamonica ad un’Associazione di genitori di ragazzi autistici, per la realizzazione di un centro polifunzionale. «I beni confiscati alla criminalità organizzata», commenta, diventano «spazi per le persone».
Gli altri punti riguardano poi il raddoppio delle borse di studio per gli studenti universitari, che passano da 10mila a 20mila; due progetti per le scuole, “Scuola 3D” e “Scuola di squadra”; la riapertura al pubblico del Castello di Santa Severa, l’ex Gil di Trastevere a Roma e gli ex bagni pubblici della Garbatella; gli investimenti nel trasporto pubblico su gomma e ferro; una seri di progetti e interventi di contrasto alla povertà estrema e alla gravissima marginalità sociale; infine, azioni di contrasto alla violenza di genere, il rafforzamento della rete dei consultori e dei centri antiviolenza, il sostegno all’imprenditoria e alla creatività, per essere «dalla parte delle donne, sempre».