Salute 29 Gennaio 2021 12:03

Vaccini agli over 80, Conversano (HappyAgeing): «Adesione sarà altissima. È una generazione che ha fiducia nella scienza»

«Immunizzare contestualmente anche i caregiver. Eventuali effetti collaterali pericolosi per gli anziani? Mai paragonabili al rischio di complicanze dovute al Covid-19»

Vaccini agli over 80, Conversano (HappyAgeing): «Adesione sarà altissima. È una generazione che ha fiducia nella scienza»

Sono la fascia di popolazione che ha pagato il prezzo più alto, in termini di vite, dall’inizio della pandemia. Ormai un anno fa. Erano genitori, nonni, bisnonni, erano la memoria storica di intere comunità, che il virus ha spazzato via. Oggi, gli over 80 sono ancora la categoria più a rischio di contrarre l’infezione da Covid-19, di sviluppare una forma severa di malattia tale da richiedere l’ospedalizzazione, spesso in terapia intensiva, e complicanze che possono avere esito fatale. Ecco perché, subito dopo il personale sanitario, i prossimi a venire sottoposti al vaccino anti-Covid saranno loro, gli ultraottantenni. Insieme al Michele Conversano, presidente di HappyAgeing, l’Alleanza Italiana per l’Invecchiamento Attivo, abbiamo approfondito il tema.

A breve, al netto dei ritardi nelle forniture delle dosi, si inizieranno a vaccinare i “nostri” anziani. Su di loro gli eventuali effetti collaterali del vaccino potrebbero manifestarsi in forma più severa?

«Sicuramente qualsiasi effetto collaterale derivato dalla vaccinazione non sarà mai paragonabile al rischio di complicanze dovute alla malattia. Il rapporto rischi-benefici, in sintesi, è assolutamente a favore del vaccino. Le eventuali controindicazioni sono le stesse di tutti gli altri soggetti, cioè le forme allergiche gravi, su cui bisogna fare molta attenzione. Anche le reazioni che possono manifestarsi nei soggetti anziani sono le stesse che si presentano nelle altre fasce di popolazione, di entità minima: fastidio al braccio nella sede della puntura e febbricola le più comuni, che si presentano comunque in una percentuale ridotta di casi».

Quale sarà secondo lei il livello di adesione a questa campagna vaccinale negli ultraottantenni? C’è fiducia o timore, o addirittura qualche fronda no-vax?

«Il livello di adesione e di fiducia è altissimo. In primis perché si tratta di una generazione che ha vissuto sulla propria pelle l’impatto devastante delle malattie infettive prima e il potere “salvifico” delle prime vaccinazioni di massa poi. È una generazione, insomma, che ha fiducia nella scienza e nella ricerca. E questo lo dimostra anche la forte adesione, ogni anno, alle campagne vaccinali antinfluenzali. Dobbiamo poi ricordare che la pandemia ha avuto anche un effetto negativo sulla presa in carico di altre patologie, spesso croniche, legate alla terza età. Una volta che gli ultraottantenni saranno immunizzati, potremo tornare a trattare a regime tutte queste patologie».

Parliamo di organizzazione. Come si strutturerà la campagna vaccinale?

«Completare prioritariamente le vaccinazioni nelle residenze per anziani è stato, giustamente, un punto fermo fondamentale. La fase 1 ci ha drammaticamente insegnato che questi sono luoghi dove al rischio delle comorbidità si associa il rischio dovuto alla vita in comunità: situazioni dove il contagio ha vita facile e si innesta su quadri clinici già complessi. Fuori dalle RSA abbiamo poi due categorie di “grandi anziani”: quelli perfettamente autonomi, che potranno effettuare il vaccino negli ambulatori, e quelli non autosufficienti o allettati affiancati da un caregiver. Lì la questione sarà più complessa, anche perché il personale dovrà attendere al domicilio il tempo di osservazione necessario ad evitare reazioni allergiche o, se queste dovessero verificarsi, intervenire. La scarsa maneggevolezza dei vaccini attuali, soprattutto Pfizer, non ci aiuta. Speriamo in quello Astrazeneca, di più facile gestione, ma ancora in fase di studio per quanto riguarda l’efficacia sui pazienti anziani. Quel che è certo è che sarebbe opportuno, in questi casi, vaccinare contestualmente l’anziano e il suo caregiver».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Vaccini anti-Covid ai bambini, Rasi: «Per Natale regaliamo ai nostri figli uno “scudo” contro il virus»
Nel corso di formazione professionale Ecm di Consulcesi Club "Come nasce un vaccino. Progettazione, sviluppo, sperimentazione e commercializzazione", Rasi spiega agli operatori sanitari il perché bisogna fidarsi della scienza
Vaccinare i bambini essenziale per immunità di gregge. Mannucci (Aifa): «Insensati timori su effetti a lungo termine»
«I bambini rispondono meglio degli adulti ai vaccini, l’approvazione della FDA negli Usa è un segnale preciso»
di Federica Bosco
Ministero: «I sanitari non vaccinati non possono esercitare in alcun modo la professione»
La circolare del Ministero della Salute alle Federazioni degli Ordini: «La sospensione é tout court, e non limitata alle attività a contatto con le persone. Eventuali ricorsi alla Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie non hanno effetti impeditivi»
Eventi avversi vaccini anti-Covid, non grave l’86%. Il rapporto Aifa
Pervenute 91 mila segnalazioni su un totale di 76,5 milioni di dosi somministrate (tasso di segnalazione di 119 ogni 100.000 dosi)
Scuola, appello ai pediatri: «Parlate a genitori e ragazzi, il vaccino è fondamentale per la didattica in presenza»
Di Mauro (SIPPS) punta sulla corretta informazione scientifica per fugare dubbi e paure. Barbi (FIASO): «I giovani chiedono di vaccinarsi, mentre i genitori temono effetti collaterali a lunga scadenza. È importante tranquillizzarli»
di Federica Bosco
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...