Salute 24 Ottobre 2023 10:48

Sesso e cancro: a Londra la campagna shock per rompere i tabù

“Il cancro non sarà l’ultima cosa che mi fott*rà” (Cancer won’t be the last thing that f*cks me) è il titolo della provocatoria campagna pubblicitaria che sta tappezzando le strade di Londra in questi giorni. L’obiettivo è aiutare le sopravvissute al cancro a sentirsi degne di piacere sessuale

Sesso e cancro: a Londra la campagna shock per rompere i tabù

Al grido di “Il cancro non sarà l’unica cosa che mi fott*rà” le donne britanniche rivendicano il loro diritto di vivere una sessualità soddisfacente dopo essersi lasciate alle spalle il tumore e la sofferenza delle cure oncologiche.  “Cancer won’t be the last thing that f*cks me” è lo slogan della provocatoria campagna che in questi giorni spopola in varie zone di Londra. In Gran Bretagna, il 60% delle donne dichiara di sperimentare disfunzioni sessuali dopo il cancro, ma ben un terzo di loro non riceve alcuna informazione pretrattamento sugli effetti collaterali sessuali del cancro. Per sensibilizzare sui problemi che colpiscono le donne sopravvissute al cancro, nasce la campagna di comunicazione messa a punto dall’associazione GirslvsCancer insieme alla nota Agenzia Creativa la BBH, che vede oltre alla cartellonistica stradale anche tre video testimonianze.

Vetromile: “Necessario dare uno ‘schiaffo’ comunicativo per le donne sopravvissute al cancro

“La campagna ha un grande impatto, i contenuti dei video sono anche fin troppo espliciti, ma è necessario dare uno ‘schiaffo’ comunicativo per sollevare il problema”, commenta Amalia Vetromile, fondatrice dell’APS Mamanonmama e del movimento Sex and the Cancer. Quello che le donne non dicono, che si batte per il diritto delle donne a ritrovare una sessualità soddisfacente dopo il cancro. “Il nome del nostro progetto Sex and the Cancer, creato da Mark Adam Bells, è volutamente provocatorio, anche se poi affronta tutta la complessa problematica della sindrome urogenitale. Credo che a fianco alla provocazione sia necessaria la formazione dei medici e del personale sanitario, l’informazione e il supporto alle donne, l’accessibilità alle terapie disponibili”, commenta Vetromile.

Troppo spesso i medici non preparano le donne ai risvolti delle cure contro il cancro

In Italia, dopo il tumore al seno, per oltre 7 donne su 10 la vita sessuale non è più come prima. Le persone che vivono dopo una diagnosi di tumore sono circa 3,6 milioni; più di 1,9 milioni sono donne cioè oltre 6% della intera popolazione femminile italiana. “Queste donne, spesso anche molto giovani – commenta Vetromile, – oltre a dover affrontare una patologia oncologica e le relative cure, subiscono un nuovo modo di vivere la propria femminilità da molti punti di vista. Uno di questi attiene alla sfera della sessualità, e si chiama sindrome urogenitale, con patologie a carico dell’apparato uro-genitale quale effetto collaterale delle cure oncologiche. I medici troppo spesso non preparano le donne a questi risvolti delle cure oncologiche e le pazienti non ne parlano, perché hanno spesso vergogna a confidarlo al proprio medico, al partner e persino alle amiche più intime”.

Spesso all’insoddisfazione sessuale di aggiunge il rischio di infertilità

“Spesso, sono proprio le terapie aggressive o gli interventi chirurgici – necessari per sconfiggere il cancro – a generare effetti collaterali a danno della sfera intima”, sottolinea Vetromile. “La mastectomia, la chemioterapia e le terapie adiuvanti, infatti, possono essere causa di modificazioni corporee, come la menomazione del seno – continua – ma anche disturbi uro-genitali come irritazione, prurito, ricorrenti infezioni vaginali e urinarie, scarsa lubrificazione, vaginite e dolore alla penetrazione, calo della libido. Molte donne affette da cancro sono in età fertile, quindi all’insoddisfazione sessuale si aggiunge il rischio di non riuscire a concepire un figlio“.

Uno sportello d’ascolto per offrire consulenze gratuite alle donne

Per questo, Sex and the Cancer ha creato uno sportello d’ascolto che, tramite una piattaforma di telemedicina, offre un servizio gratuito di consulenza online in tutta Italia, con gli specialisti volontari. Per accedervi, basta collegarsi al sito https://www.Sex and the Cancer.it/sportello-ascolto-Sex and the Cancer/. In più, Sex and the Cancer si batte per promuovere la consapevolezza non solo verso le pazienti ma anche nei confronti dei medici e dei professionisti sanitari che ignorano o non sono preparati ad affrontare tali tematiche. Il 26 ottobre presso la Sala Protomoteca del Campidoglio si terrà il 4° convegno nazionale Sex and The Cancer, il programma completo qui.

 

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