Salute 17 Giugno 2021 12:31

Salute mentale, alla Camera passano mozioni per aumentare i posti letto, creare un nuovo Piano nazionale e un Osservatorio

Le due mozioni, a prima firma Bellucci (Fdi) e Lorenzin (Pd) puntano anche a garantire il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza. Il vecchio Piano Pansm è fermo al 2013-2014. Tra le misure anche quella di garantire fino a dieci sedute dallo psicologo ai giovani depressi per via della pandemia

Salute mentale, alla Camera passano mozioni per aumentare i posti letto, creare un nuovo Piano nazionale e un Osservatorio

I fatti di Ardea, con la drammatica morte di tre persone tra cui due bambini di 5 e 10 anni, hanno portato alla ribalta il tema della salute mentale e la necessità di potenziare un settore assistenziale su cui non sono ammesse lacune organizzative. La Camera dei deputati, con straordinario tempismo, ha approvato due mozioni, in realtà presentate tempo fa, che hanno l’obiettivo di predisporre un nuovo piano nazionale per la salute mentale per una strategia di intervento volta al rilancio dei servizi per la salute mentale, per garantire le prestazioni, anche domiciliari, psicologiche e psicoterapeutiche necessarie ed appropriate e per combattere ogni stigma verso le persone affette da queste patologie.

In Europa ne soffre un cittadino su sei

I dati non sono incoraggianti: al momento si calcola che una persona su quattro nel mondo sia colpita da disturbi mentali e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) indica come il disagio mentale rappresenti per i sistemi sanitari e sociosanitari una questione centrale. Nell’Unione europea i problemi di salute mentale colpiscono circa 84 milioni di persone (più di un cittadino su sei) e ogni anno vengono spesi a livello europeo 600 miliardi di euro, il 4 per cento del prodotto interno lordo, per le conseguenze della cattiva salute mentale.

Secondo il Rapporto italiano sulla salute mentale del 2018, gli utenti psichiatrici assistiti dai servizi specialistici sono 837.027 e le prestazioni erogate dai servizi territoriali ammontano a 11.039.492, con una media di 14,2 prestazioni per utente. Per quanto riguarda le strutture residenziali psichiatriche attive pubbliche e private queste sono 1.965, mentre sono 881 quelle semiresidenziali psichiatriche attive pubbliche e private.

Il Piano che oggi è in vigore è il Pansm (Piano di azioni nazionale per la salute mentale, del 24 gennaio 2013) e i suoi tre documenti di approfondimento del 2014 (residenzialità per adulti, semi-residenzialità e residenzialità in età evolutiva, percorsi di cura per patologie ad alta complessità e/o ad alta prevalenza).

Disturbi «para-Covid»: neuropsichiatri infantili lanciano allarme

I centri di salute mentale (Csm), presenti percentualmente in numero adeguato in tutto il territorio nazionale (1 ogni 80-100.000 abitanti), non sono equamente distribuiti, sono aperti per fasce orarie ridotte (ad eccezione di alcune realtà regionali); gli interventi di gestione della crisi, di presa in carico individuale, di sostegno alle famiglie e all’abitare, nonché di integrazione sociale finiscono per essere insufficienti;

Purtroppo, sono sempre più numerosi i neuropsichiatri infantili che lanciano quotidianamente un grido di allarme sulle situazioni di emergenza «para-Covid» che stanno vivendo i pochi reparti di neuropsichiatria infantile esistenti in Italia e sull’incremento delle richieste di aiuto e di ricovero che ricevono per tentativi anticonservativi di adolescenti in particolare di sesso femminile.

La mozione

La mozione a prima firma dell’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin (sul quale poi è arrivata l’adesione anche di deputati di altri partiti) impegna il Governo, tra le altre cose:

  • a predisporre un nuovo piano nazionale per la salute mentale per una strategia di intervento volta al rilancio dei servizi per la salute mentale e per il superamento e il riequilibrio delle diversità regionali;
  • ad adottare iniziative per garantire, anche durante la pandemia da COVID-19, quale componente essenziale del diritto alla salute, i livelli essenziali di assistenza;
  • ad adottare iniziative, per quanto di competenza, per assicurare fino a dieci sedute dallo psicologo ai giovani depressi per via della pandemia;
  • ad istituire un osservatorio sulla condizione della salute mentale e del benessere psicologico dell’adulto, dell’adolescente e del minore a seguito degli interventi e delle misure prese per contrastare l’emergenza sanitaria in atto;
  • ad adottare iniziative per incrementare il numero di posti letto pubblici dedicati alla salute mentale ed alla neuropsichiatria infantile;
  • ad adottare iniziative per istituire la figura dello psicologo, all’interno dei reparti di pediatria e neonatologia degli ospedali del Servizio sanitario nazionale, con l’obiettivo di tutelare il benessere psicologico dei degenti (bambini e adolescenti) e delle loro famiglie;
  • ad adottare iniziative per implementare la telepsichiatria e la telepsicologia;
  • ad istituire un osservatorio permanente sul fenomeno suicidario che possa svolgere azione di prevenzione.

Gli obiettivi delle mozioni e l’impegno del Governo

Molti degli obiettivi di questa mozione sono contenuti anche in quella presentata e approvata da Maria Teresa Bellucci di Fratelli d’Italia nel quale però sono presenti anche altre istanze come quella di adottare iniziative per aumentare la quota di spesa per i Dipartimenti di salute mentale, ferma da oltre 20 anni al 3,5 per cento del Fondo sanitario regionale, cioè a poco più 4 miliardi di euro, al fine di potenziare i servizi e coprire le richieste crescenti dei cittadini in ogni fascia d’età. O di adottare iniziative per finanziare uno specifico Fondo nazionale di lotta alle dipendenze patologiche, al fine di mettere il servizio pubblico, le comunità terapeutiche, e le associazioni del terzo settore nelle condizioni di affrontare efficacemente un fenomeno in continua evoluzione correlato alla diffusione delle dipendenze patologiche sia comportamentali che da sostanze stupefacenti;

Infine, impegna il governo a prevedere un monitoraggio costante del sistema di cura della salute mentale e degli interventi di promozione del benessere psicologico, mediante la pubblicazione di una relazione annuale da parte del Ministero della salute.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Salute mentale, scoperto biomarcatore utile per la diagnosi della psicosi
Potrà diventare l’integratore del futuro, tutto naturale, per il benessere del cervello, ma anche il primo biomarcatore naturale di una patologia psichiatrica: per questo sulla palmitoiletanolamide, o PEA, sono puntati i riflettori degli esperti della Società di NeuroPsicoFarmacologia (Sinpf), riuniti da oggi a Milano al XXV congresso nazionale dedicato a “Le neuroscienze del domani: la neuropsicofarmacologia verso la precisione e la personalizzazione delle cure”
di V.A.
Più di 4 ore al giorno sullo smartphone mette la salute degli adolescenti a rischio
Gli adolescenti che utilizzano lo smartphone per più di 4 ore al giorno hanno un rischio maggiore di sviluppare disturbi di salute mentale o di fare uso di sostanze pericolose. A far emergere questa preoccupante associazione è stato uno studio coreano pubblicato su Plos One
Dall’inizio della pandemia +25% della spesa per i servizi di salute mentale rivolti ai giovani
La spesa per i servizi di salute mentale per bambini e adolescenti è aumentata di oltre un quarto dall’inizio della pandemia. L’uso della telemedicina, invece, si è stabilizzato. Questo è quanto emerso da un nuovo studio pubblicato su JAMA Network Open
Insediato CTS dell’Osservatorio buone pratice di integrazione socio sanitaria
Si è insediato ieri in Anci, presso la Sala della Presidenza, il Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio delle buone pratiche di integrazione socio sanitaria (OISS) promosso da Federsanità Anci in convenzione con Agenas
Salute mentale: «Ancora stigma e solitudine, Case di comunità possono dare risposte»
Presentata un’indagine ONDA in collaborazione con la SINPF che ricostruisce il percorso del paziente e le difficoltà legate ai servizi territoriali e indaga la percezione dei nuovi servizi assistenziali e delle nuove modalità di presa in carico previsti dal PNRR
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...