Salute 9 Giugno 2023 17:47

Anemia falciforme, nuova terapia genica sicura ed efficace

Buone aspettative da una nuova terapia genica sperimentale contro l’anemia falciforme, malattia genetica del sangue, dolorosa e debilitante, contro la quale esistono poche terapie approvate

Anemia falciforme, nuova terapia genica sicura ed efficace

Sono ben riposte le speranze su una nuova terapia genica sperimentale contro l’anemia falciforme, malattia genetica del sangue, dolorosa e debilitante, contro la quale esistono poche terapie approvate. I ricercatori coinvolti nello studio multicentrico Ruby Trial hanno presentato dati molto promettenti sulla sicurezza e sull’efficacia di una terapia cellulare, basata sull’editing genetico, che modifica le cellule staminali emopoietiche del paziente per correggere la mutazione genetica responsabile della malattia. I risultati sono stati appena presentati all’European Hematology Association Hybrid Congress a Francoforte, in Germania.

La terapia si basa su una tecnologia di editing genetico

I primi quattro pazienti, due dei quali sono stati curati presso la Cleveland Clinic Children’s, sono stati in prima battuta sottoposti a un prelievo di cellule staminali per l’editing genetico. I pazienti sono stati quindi sottoposti a trattamento chemioterapico per «distruggere» il midollo osseo rimanente, facendo spazio alle cellule geneticamente modificate e che sono state successivamente reinfuse nel loro corpo. Questa è la prima volta che un nuovo tipo di tecnologia di modifica genetica CRISPR, nota come CRISPR/CA12, viene utilizzata in uno studio sull’uomo per alterare il gene difettoso coinvolto nell’anemia falciforme. Questa tecnologia è uno strumento estremamente preciso per modificare i genomi delle cellule staminali del sangue per consentire una produzione robusta e sana di cellule del sangue.

I risultati preliminare confermano l’efficacia della nuova terapia contro l’anemia falciforme

I dati hanno mostrato nuovi globuli bianchi in tutti e quattro i pazienti a circa quattro settimane senza gravi effetti avversi. I pazienti hanno anche raggiunto un livello normale di emoglobina, che è il componente più importante dei globuli rossi che trasportano l’ossigeno in tutto il corpo. I pazienti sono stati inoltre liberi da attacchi di dolore associati all’anemia falciforme per un periodo di 11 mesi e sette mesi dopo la terapia. «Nuovi trattamenti come questo sono fondamentali per le persone che hanno l’anemia falciforme», afferma Rabi Hanna, direttore del programma pediatrico di trapianto di sangue e midollo osseo presso la Cleveland Clinic Children’s e autore principale dello studio. «Questi risultati iniziali forniscono la speranza che questa nuova tecnologia continui a mostrare progressi mentre lavoriamo per creare una possibile cura funzionale per questa malattia devastante e pericolosa per la vita», aggiunge.

A parte il trapianto ad oggi non ci sono cure contro l’anemia falciforme

L’anemia falciforme è una malattia ereditaria del sangue che porta alla produzione di emoglobina anormale. I normali globuli rossi sono rotondi e possono muoversi attraverso piccoli vasi sanguigni per fornire ossigeno. Tuttavia, nelle persone con anemia falciforme, un cambiamento genetico provoca un’alterazione chimica nell’emoglobina e altera la forma dei globuli rossi rendendoli simili a una falce, impedendo loro di passare attraverso i vasi sanguigni più stretti. Ciò può causare condizioni come fibrosi epatica, insufficienza epatica, ictus, cardiomiopatia e insufficienza cardiaca insieme a forti dolori. Per la maggior parte delle persone con questa condizione, i farmaci servono a controllare i sintomi. Tuttavia, nonostante le attuali terapie, l’aspettativa di vita media di un paziente con anemia falciforme è intorno alla metà dei 40 anni. Un trapianto di sangue o di midollo può curare l’anemia falciforme, ma il trapianto spesso richiede un fratello come donatore e ha diversi possibili effetti avversi.

 

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