Voci della Sanità 29 Luglio 2020 12:08

Telemedicina, passo avanti della Conferenza delle Regioni. Bologna (Misto): «Inserirla nei LEA e predisporre formazione ad hoc per i medici»

«Sono sicura che con la collaborazione tra istituzioni e professionisti nei Tavoli di Lavoro si possa trovare una strada comune a vantaggio dei pazienti e nel rispetto del Codice Deontologico» sottolinea il medico e parlamentare del Gruppo Misto

«É stato redatto un documento con le proposte di erogazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale a distanza valido per tutte le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano. La telemedicina deve entrare nei Livelli Essenziali di Assistenza come forma di assistenza sanitaria con rendicontazione e tariffazione e richiede una formazione specifica per il medico che la esercita!». Così in un post Facebook la deputata Fabiola Bologna (Gruppo Misto), medico e membro della Commissione Affari Sociali della Camera. 

Bologna spiega che sono attuabili tre modalità di erogazione: 

TELEVISITA: il medico interagisce a distanza con il paziente con l’eventuale supporto di un caregiver; 

TELECONSULTO: si danno indicazioni di diagnosi e terapia senza la presenza fisica del paziente, è un consulto tra medici;

TELECOOPERAZIONE: l’assistenza fornita da un medico o da un operatore sanitario a un collega mentre compie un atto sanitario.

«La visita in Telemedicina – continua la Parlamentare – è consigliata in tutte quelle situazioni dove il primo contatto con il paziente di persona c’è già stato e vi è una relazione di fiducia, non è consigliata per patologia acuta!». 

1) FOLLOW UP/CONTROLLO per patologia nota; 

2) PDTA formalizzato in Azienda, o a livello regionale; 

3) MONITORAGGIO, conferma, aggiustamento, o cambiamento della terapia in corso;

4) VALUTAZIONE ANAMNESTICA per la prescrizione di esami di diagnosi, o di stadiazione di patologia nota, o sospetta;

5) SPIEGAZIONE da parte del medico, degli esiti di esami di diagnosi o stadiazione effettuati, cui può seguire la prescrizione di eventuali approfondimenti, o di una terapia.

«Anche l’Istituto Superiore di Sanità sta predisponendo un documento sul tema della gestione della telemedicina –conclude Bologna -. Sono sicura che con la collaborazione tra istituzioni e professionisti nei Tavoli di Lavoro si possa trovare una strada comune a vantaggio dei pazienti e nel rispetto del Codice Deontologico. Con il mio impegno come Parlamentare e Medico su questo tema cercherò di portare un contributo alla evoluzione digitale della Sanità italiana!». 

Articoli correlati
Gemmato: «Presto sindrome fibromialgica grave tra malattie con diritto esenzione»
Il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha assicurato ai pazienti dell'Associazione italiana sindrome fibromialgica che il ministero della Salute e il Governo Meloni pone massima attenzione alle loro problematiche
Malattie croniche intestinali in aumento, «incubo» per oltre 7 pazienti su 10
La vita di chi soffre di malattie infiammatorie croniche intestinali  può essere un vero e proprio incubo. E' quanto emerge dall'indagine Better - Bisogni Assistenziali, Lavorativi, Legali e Sociali per la cura dei pazienti affetti da malattie infiammatorie Croniche dell'Intestino – presentata oggi al ministero della Salute da Amici Italia, in occasione di un convegno organizzato dall'associazione, su iniziativa del ministro della Salute, Orazio Schillaci
Fibromialgia, associazioni pazienti: «Vogliamo chiarezza su uso fondi delle Regioni»
Associazione Italiana Sindrome Fibromiagica (Aisf), Associazione Fibromialgici Libellula Libera APS e CFU Comitato Fibromialgici Uniti Italia Odv lanciano un appello alla trasparenza
«Con noi pazienti nella Commissione LEA si possono evitare errori e lentezze»
INTERVISTA | A Sanità Informazione parla Antonella Celano, presidente dell'Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare. Spiega le ragioni che hanno spinto ben 163 associazioni dei pazienti a scrivere e inviare una lettera aperta al ministro della Salute, Orazio Schillaci
Fibromialgia: nuova proposta di legge per riconoscerla come malattia invalidante
Si intitola «Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia o sindrome fibromialgica» la proposta di legge di CFU Italia per il riconoscimento di quella che a tutt’oggi è considerata una patologia «invisibile» anche al Servizio sanitario nazionale. «Questa legge non deve avere colori partitici, così la politica vuole fare polis», commenta il vicepresidente della Camera, Sergio Costa
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità: un’epidemia con 800 milioni di malati

Presentate le iniziative italiane della World Obesity Day che ricorre il 4 marzo. Nel nostro Paese le persone con obesità sono l’11,4 per cento della popolazione e oltre 21 milioni di ita...
di I.F.