Lavoro 6 Novembre 2019 13:51

Specializzandi, sentenza della Cassazione: «Non sono meri esecutori ma rispondono delle attività»

Il caso è relativo alla vicenda di una donna ricoverata in una casa di cura che, dopo un’amniocentesi, veniva lasciata dal proprio medico alle cure di una specializzanda che però non era stata in grado di assisterla in modo appropriato

È una sentenza destinata a far discutere la numero 26311 della Corte di Cassazione che ieri ha ribadito che il medico specializzando «non è un mero esecutore di ordini e può rispondere delle attività che ha compiuto, pur non essendo in grado di compierle».

Una specifica che, seguendo un orientamento consolidato, ricorda che il giovane medico «compie delle attività mediche e può ben essere chiamato a risponderne penalmente».

La sentenza è destinata a far discutere perché arriva in un momento in cui alcune Regioni sono partite con l’introduzione di medici specializzandi in corsia per rispondere alla cronica carenza di camici bianchi. Un fronte che vede contrari i sindacati dei medici.

LEGGI ANCHE: LOMBARDIA, DA NOVEMBRE OLTRE 1500 SPECIALIZZANDI IN CORSIA. GALLERA (ASS. WELFARE): «NON FARANNO DA TAPPABUCHI MA SARANNO AUTONOMI»

Il caso affrontato dalla Cassazione è relativo alla vicenda di una donna ricoverata in una casa di cura che, dopo un’amniocentesi, veniva lasciata dal proprio medico alle cure di una specializzanda che però non era stata in grado di assisterla in modo appropriato. Per la donna erano sopraggiunte complicazioni che avevano portato ad un aborto e ad un grave shock settico. Questo peggioramento del quadro clinico ha avuto come conseguenza la perdita della capacità di procreare e una insufficienza renale cronica. Per il medico, la specializzanda e la casa di cura è stata quindi confermata la condanna.

Il fatto che si tratti di un medico, anche se specializzando, fa prevedere che una certa autonomia gli vada comunque riconosciuta e comunque la circostanza di essere in formazione specialistica comporta che ogni attività debba essere sempre svolta sotto le direttive del tutore.

Per la Cassazione «va rammentato che secondo la giurisprudenza penale di questa Corte il medico specializzando non è presente nella struttura per la sola formazione professionale, né lo specializzando può essere considerato un mero esecutore d’ordini del tutore anche se non gode di piena autonomia; si tratta di un’autonomia che non può essere  disconosciuta, trattandosi di persone che hanno conseguito la laurea in medicina e chirurgia e, pur tuttavia, essendo in corso la formazione specialistica, l’attività non può che essere caratterizzata da limitati margini di autonomia in un’attività svolta sotto le direttive del tutore».

La Cassazione va oltre e specifica che lo specializzando chiamato a svolgere attività che non è in grado di compiere (o che non si ritiene in grado di compiere) deve rifiutarne lo svolgimento. In caso contrario, se ne assume la responsabilità sotto tutti i punti di vista e la colpa è «per assunzione» che, come ricordato dalla stessa Cassazione, è riscontrabile in chi che «cagiona un evento dannoso essendosi assunto un compito che non è in grado di svolgere secondo il livello di diligenza richiesto all’agente modello di riferimento».

Articoli correlati
Bonus 200 euro a specializzandi, è boom di richieste all’Enpam dopo il no dell’Inps
Oliveti: «Ci adopereremo per migliorare inquadramento previdenziale degli specializzandi»
Dopo i medici cubani, la Calabria apre agli specializzandi. Viola (Federspecializzandi): «Servono cambiamenti strutturali»
Per contrastare la grave carenza di medici, la Regione Calabria ha pubblicato un avviso per reclutare specializzandi da tutta italia. Federspecializzandi: «Positivo, ma per specializzandi non è una scelta facile»
Medici ex specializzandi, tribunali, politica ed Europa: cosa cambia dopo la sentenza della Corte Ue
La senatrice Daniela Sbrollini e l’avvocato Marco Tortorella hanno approfondito i risvolti della storica pronuncia su prescrizione, rivalutazione monetaria e adeguatezza delle borse in un webinar in esclusiva per i medici tutelati da Consulcesi
Specializzandi, la proposta del Pd: contratto della dirigenza e scuola di specializzazione per MMG
Al Senato la proposta di legge della dem Paola Boldrini: tra gli obiettivi collegare il numero delle borse di specializzazione ai reali bisogni delle diverse discipline sul territorio. L’assessore alla Sanità del Lazio D’Amato: «Prossimi anni difficili, riforma urgente»
di Francesco Torre
Specializzandi, il 30% lavora più di 70 ore settimanali. «Scarse tutele e condizioni ai limiti dello sfruttamento»
I risultati dell’inchiesta dell’Associazione “Chi si cura di te?” sull’orario di lavoro dei medici in formazione specialistica. Fra orari insostenibili, riposi mancati e diritti negati
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...