Lavoro 22 Gennaio 2021 10:41

Il vaccino anti-Covid può essere obbligatorio? E chi rifiuta la somministrazione può perdere il lavoro? Le risposte degli esperti

Il punto su normativa e rischi nel webinar Anaao Assomed. Il giuslavorista: «Chiusura del rapporto è l’ultima possibilità»

di Tommaso Caldarelli
Il vaccino anti-Covid può essere obbligatorio? E chi rifiuta la somministrazione può perdere il lavoro? Le risposte degli esperti

Può essere obbligatorio il vaccino contro il Covid-19? Sì. A rispondere in questo modo è stata la dottoressa Vitalba Azzollini durante il webinar “Vaccino anti-Covid 19, obbligo e lavoro” promosso da Anaao Assomed. Fra i partecipanti anche Gabriele Gallone, medico del lavoro e parte del direttivo del sindacato, che ha illustrato i vaccini sotto il loro profilo medico; il professor Oronzo Mazzotta dell’Università di Pisa, il professor Maurizio Mori, docente di Bioetica all’Università di Torino, la dottoressa Maria Carla Sbolci, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, e Carlo Palermo, Segretario nazionale di Anaao.

Il vaccino si può imporre? Sì

L’intervento è stato moderato da Pierino di Silverio, responsabile giovani per Anaao Assomed. «Partiamo con un dato certo: l’obbligo vaccinale non è incompatibile con la nostra Costituzione. La Costituzione tutela la salute certamente come diritto dell’individuo, ma anche come interesse della collettività, dunque ha una doppia veste», ha continuato la dottoressa Azzollini.

«La libertà di ognuno di non curarsi deve cedere il passo alla necessità di cura e alla necessità di non ledere la salute altrui. La Costituzione però ovviamente prevede che l’obbligo vaccinale possa essere imposto solo per legge, e deve essere una legge dello Stato: non va bene né una legge regionale né un DPCM, nonostante abbiamo imparato quanto questo tipo di normativa sia in grado di limitare i nostri diritti».

Ha continuato l’esperta: «Dalla campagna vaccinale non deve derivare un danno alla persona, esclusi i normali effetti collaterali, e deve essere previsto un equo indennizzo in caso vengano a verificarsi effetti più gravi che come in ogni farmaco possono verificarsi».

Si può licenziare un dipendente non vaccinato?

Importante anche un altro profilo, però: «Prima di imporre un obbligo vaccinale, quest’obbligo deve essere esigibile», con ciò intendendo che ci devono essere dosi per tutti, deve essere stata approntata la rete logistica, devono essere stati messi in campo gli adeguati mezzi e le risorse.

Importante anche sottolineare i profili relativi alla licenziabilità del dipendente che rifiuta di vaccinarsi. Di questo ha parlato Oronzo Mazzotta, giuslavorista dell’ateneo pisano: «Anche su questo piano sarebbe importante che ci fosse una legge, che il legislatore e dunque la politica parlasse, che prendesse una posizione. Abbiamo il diritto come cittadini che ci venga data un’indicazione chiara».

«Quanto alle norme attualmente vigenti – ha continuato il professor Mazzotta – il Piano strategico per le vaccinazioni anti Sars-Cov-2 esclude l’obbligatorietà sia in generale che per specifiche categorie. Ne è prova che gli attuali vaccinati devono sottoscrivere un ampio consenso informato. Da un lato la normativa impone al lavoratore di essere il primo responsabile della propria sicurezza, e questo è sufficiente a considerare come richiedibili tutte le attuali norme di sicurezza come mascherine, temperatura, distanziamento sociale. D’altra parte al datore di lavoro è imposto l’obbligo di sicurezza: l’art. 2087 del Codice Civile impegna il datore di lavoro a fare non solo il possibile ma anche più del possibile per proteggere chi frequenta il luogo di lavoro. Facciamo gli esempi dell’amianto o di altri casi molto noti. Ancora una volta questo articolo non può essere sufficiente a imporre l’obbligo vaccinale».

E quanto al dipendente che rifiuta di vaccinarsi? Secondo l’esperto, questo potrebbe certamente porlo in una situazione di «inidoneità» allo svolgimento della pratica lavorativa, ma da qui a parlare di licenziamento per giusta causa ci sarebbe molto spazio: «Una prima misura potrebbe essere piuttosto quella della sospensione del rapporto di lavoro – ha continuato il docente – a seconda delle normative da Contratto Collettivo, o l’applicazione di misure alternative come la separazione dagli altri lavoratori. Il licenziamento può intervenire piuttosto quando intervenissero le misure sufficienti a integrare il cosiddetto giustificato motivo oggettivo, ovvero quei casi in cui vengono meno le ragioni del datore di lavoro per la prosecuzione del datore di lavoro».

Etica e deontologia

Non manca però la necessità di approfondire il piano dell’etica, andando anche oltre i temi strettamente giuridici, o quantomeno di impostare la questione sul piano deontologico che il professor Mori ha definito «a metà strada fra l’etica e il diritto». Se è vero che i vaccini per le malattie tradizionali, radicati e sperimentati, sono obbligatori sia giuridicamente che deontologicamente, quanto ai nuovi vaccini Covid «credo che oggi ci sia certamente un obbligo morale, che non credo giusto trasformare in obbligo coercibile. Bisognerebbe vedere quale sia il livello di accettazione nell’ambito dell’ambiente medico. Mi interrogherei piuttosto, sul piano etico, su se e come questi vaccini possano essere mantenuti nella linea produttiva di aziende private e se questo non vada a scontrarsi con la necessità di vaccinare tutti».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Pierino Di Silverio, ritratto e obbiettivi del nuovo segretario Anaao-Assomed
Ora alla guida del sindacato Anaao, Pierino Di Silverio delinea la situazione del SSN e i prossimi punti per riportare i professionisti ad amare il proprio lavoro. Una categoria speciale, la defiscalizzazione, nuovi orari di lavoro, riorganizzazione del sistema emergenziale e un sistema di cause sempre più verso il no fault. Poi si rivolge alla politica: «Scenderemo in piazza!»
Allarme burnout, in Lombardia più di 7 medici su 10 con stress cronico
Una ricerca realizzata da Università degli Studi Milano-Bicocca per ANAAO-ASSOMED Lombardia porta in luce come il 71,6% dei medici sospetti di aver sofferto di burnout
Anaao-Assomed: «Femminilizzazione della professione medica è un valore per il SSN»
L’Anaao Assomed vuole, pertanto, esprimere un primo pensiero di vicinanza alle donne che curano, affermando i valori della vita e della pace, e a quelle, vittime di una follia senza giustificazioni
Obbligo vaccinale, primo via libera alla Camera. Dalla validità del Green pass alla quarantena a scuola, tutte le novità del decreto
Il provvedimento ora atteso al Senato per il via libera definitivo. Spaccatura nella maggioranza, la Lega si è astenuta. Tra le novità l’estensione del Green pass rafforzato per accedere agli uffici postali, bancari e finanziari, alle attività commerciali. Test antigenici gratuiti nelle scuole fino al 28 febbraio
di Francesco Torre
Tamponi nelle parafarmacie, indennità, consenso informato. Così i partiti vogliono cambiare il decreto sull’obbligo vaccinale
Centinaia gli emendamenti presentati al DL 1 del 2022 che introduce l’obbligo vaccinale per gli over 50. Coraggio Italia chiede di estendere l’obbligo agli over 18. Mentre il M5S chiede tamponi calmierati in base al reddito. Richiesta bipartisan per consentire anche a chi ha il Green pass base di fruire dei trasporti marittimi
di Francesco Torre
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...