Lavoro 5 Maggio 2021 10:24

Giornata internazionale ostetrici, Fnopo: «Investimenti per migliorare la salute di tutti»

«Investire e valorizzare il ruolo delle ostetriche e modelli organizzativi di continuità assistenziale può ridurre del 67% le morti materne e del 64% le morti neonatali prevedibili»

Giornata internazionale ostetrici, Fnopo: «Investimenti per migliorare la salute di tutti»

«Celebrare la Giornata internazionale dell’Ostetrica non è solo un appuntamento da calendario, ma significa soprattutto ricordare l’importanza dell’assistenza qualificata e basata su evidenze scientifiche erogata dall’Ostetrica: professionista adeguatamente formata nelle scienze ostetrico neonatali e ginecologiche, con un ruolo chiave storico per la salute delle donne, delle madri, dei neonati, delle famiglie e della comunità. L’essenza di questo messaggio è racchiusa nello slogan coniato per la celebrazione del 2021 dall’International Confederation of Midwives: “Follow the data: invest in Midwives”, che invita a focalizzarci sulle evidenze scientifiche che dimostrano come investire nelle Ostetriche/ci migliori gli esiti di salute materno-feto/neonatali», affermano le componenti del Comitato centrale FNOPO.

«Già nel dicembre del 2020 – proseguono – un articolo del Lancet Global Health, aggiornando l’analisi svolta nel 2014, ha stimato l’impatto dell’assistenza ostetrica sugli esiti di salute materni e feto/neonatali dimostrando ancora una volta che investire e valorizzare il ruolo delle Ostetriche e modelli organizzativi di continuità assistenziale (presa in carico della donna e della sua famiglia nel periodo perinatale) può ridurre, entro il 2035, del 67% le morti materne e del 64% le morti neonatali prevedibili. Questi risultati non si riferiscono solo ai Paesi a basso reddito, poiché anche in Occidente i Modelli di assistenza a gestione autonoma dell’Ostetrica/o sono associati a migliori esiti di salute: riduzione dei parti pre-termine, delle morti endouterine fetali e degli interventi ostetrici, con un maggior grado di soddisfazione materna.

Prestare attenzione ai dati significa programmare e attuare politiche sanitarie e di welfare appropriate e sicure attraverso un maggiore investimento sulla professione ostetrica per il suo ruolo strategico nel promuovere strategie di prevenzione e di empowerment che rafforzano le competenze delle donne all’interno di una relazione di “care” fondata sul rispetto, sulle necessità individuali, sulla promozione dei normali processi riproduttivi e che prevede il trattamento tempestivo delle situazioni complicate e di emergenza – spiegano le rappresentanti nazionale della professione ostetrica -. Anche la pandemia da Covid-19 ha fatto emergere il valore dell’assistenza ostetrica e neonatale territoriale che si realizza attraverso la presa in carico delle donne da parte delle ostetriche e il potenziamento dei servizi di prevenzione nel periodo perinatale ed in ogni fase della vita della donna.

L’ostetrica rappresenta, quindi, la chiave per il miglioramento della salute pubblica: la connessione nel tempo (dal parto alla vita adulta) e nei luoghi (dal domicilio, al territorio, fino ai servizi ospedalieri), nonostante il limitato riconoscimento e investimento sul suo ruolo. Molti interventi di salute erogati dalle ostetriche italiane in ogni setting assistenziale, 7 giorni su 7, 24 ore su 24, si sono dimostrati efficaci nel ridurre la diffusione della pandemia e nel garantire standard assistenziali raccomandati anche alle donne con Covid-19. In particolare, sono state attivate strategie per intercettare e assistere le donne che, temendo il contagio, avrebbero rinunciato all’offerta di incontri ed esami perinatali raccomandati e indifferibili spiegano le rappresentanti nazionali della professione ostetrica. Anche da un punto di vista economico e di tenuta di bilancio dei Governi, investire su questa professione si traduce in una spesa maggiormente sostenibile e, di conseguenza, migliori esiti anche in termini economici.

Sebbene abbiamo i dati e le evidenze, spesso però mancano i fatti della politica. La FNOPO, in rappresentanza delle 21mila Ostetriche/i italiane, persevera nella propria azione di dialogo e confronto con i politici e i decisori, affinché prendano coscienza che la formazione accademica, le normative che definiscono l’esercizio professionale dell’Ostetrica/o nonché la robusta letteratura sul ruolo delle Scienze Ostetrico-Ginecologiche Neonatali (Midwifery) nei processi di salute di genere, della donna e dei bambini, impongono di rivedere il paradigma organizzativo orientandolo all’ottimizzazione della risorsa Ostetrica/o in favore di esiti di benessere e salute di donne e bambini maggiormente raggiungibili.

Ad esempio, l’implementazione del modello di “Ostetrica di famiglia e di comunità” nel SSR – SSN persegue l’obiettivo di realizzare un sicuro presidio di assistenza continua ed una costante interfaccia con le diverse organizzazioni pubbliche e del privato sociale, Consultori famigliari pubblici e privati, scuole e Servizi sociali, punti nascita e Università, Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta. Un modello che sviluppa un empowerment di comunità, a partire dalla realizzazione del reticolo inter-organizzativo per l’attivazione delle reti solidali sociosanitarie per il rafforzamento della presa in carico integrata delle donne, dei minori e delle famiglie.

L’appello, dunque, è alla responsabilità della Politica, affinché dia risposte alle domande di salute delle donne e delle loro famiglie, non solo in occasione di ricorrenze ma soprattutto con atti normativi per un rinnovamento del welfare sociosanitario basato anche sul potenziamento della dotazione di personale Ostetrico in base alle esigenze della popolazione e con adeguati finanziamenti.

Infine – concludono i vertici Fnopo -, per questa edizione 2021 della Giornata internazionalmente dedicata all’Ostetrica/o, la FNOPO ha deciso di realizzare due iniziative: l’ideazione di un logo dedicato all’evento che vuole essere un ringraziamento per la dedizione con cui ogni giorno le colleghe e i colleghi sono accanto alle donne, alle madri, ai bambini e alla comunità  e un video che raccoglie immagini della celebrazione delle  passate edizioni della giornata del 5 maggio, iniziative e/o eventi realizzati dagli Ordini territoriali per rinforzare la partnership con la loro comunità e le donne.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Formazione professioni sanitarie, FNOPO: «Ddl Boldrini non rispecchia nostre necessità»
La Presidente Vaccari: «Se il testo del DDL intende essere una riforma tout court di tutte le professioni sanitarie, ribadiamo con forza la sua inadeguatezza poiché non rispetta né rispecchia le specificità di tutte le professioni citate né la normativa vigente»
Quarta ondata, aumentano le gravide positive. Masé (FNOPO): «Centrale il ruolo delle ostetriche per assicurare anche supporto emotivo»
La vice presidente FNOPO: «Le condizioni di isolamento sociale in cui le donne e le coppie trascorrono la gravidanza, a causa della pandemia in atto, hanno un impatto significativo sul vissuto emotivo: il disagio, se trascurato, può sfociare in depressione post-partum»
2021: l’anno del “Baby Bust”? Vaccari (FNOPO): «-12.500 nuovi nati in 9 mesi»
La presidente FNOPO: «La denatalità riscontrata in questi due anni di pandemia ha colpito maggiormente le prime gravidanze. La solitudine non ha scoraggiato le donne al secondo o al terzo figlio»
Ostetriche in Usca, continuità assistenziale in ospedale: le richieste di FNOPO ad Agenas
La Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica ha avviato una collaborazione con l’Agenas nell’ambito del “Progetto sulla definizione di una metodologia per la determinazione del fabbisogno del personale sanitario”. La presidente FNOPO: «Abbiamo offerto il nostro contributo per illustrare le peculiarità e le problematiche della nostra professione»
di Isabella Faggiano
Continuità assistenziale ospedale-territorio. Traupe (FNOPO): «L’insostituibile ruolo dell’ostetrica dai consultori alle case della comunità»
La continuità assistenziale può anche procedere nella direzione opposta, dal territorio verso l’ospedale. L’ostetrica: «Intercettiamo le donne a rischio e le guidiamo verso le cure nosocomiali, al termine delle quali, in caso di cronicità le donne tornano nelle mani dell’assistenza territoriale»
di Isabella Faggiano
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...