Lavoro e Professioni 19 Luglio 2021 15:53

Medici e scuole di specializzazione, Binetti: «Una sinergia tra tre numeri per evitare cervelli in fuga»

La senatrice dell’Udc spiega quale dovrebbe essere, dal suo punto di vista, uno dei perni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per quanto riguarda l’ambito della salute

Medici e scuole di specializzazione, Binetti: «Una sinergia tra tre numeri per evitare cervelli in fuga»

«Spostare l’asse dalla medicina ospedaliera ad altissima tecnologia a quella territoriale». È questo, secondo la senatrice Paola Binetti (Udc), uno dei punti chiave del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per quanto riguarda l’ambito della salute. Per ottenere questo risultato, ovvero «valorizzare la medicina del territorio», è necessario «investire molto sulle figure» che, per l’appunto, operano sul territorio, ovvero medici di Medicina generale e gli specializzati in Medicina di comunità e cure primarie. La Senatrice ne ha parlato nel corso del convegno, organizzato insieme alla collega del Movimento 5 Stelle Mariolina Castellone, “Quale formazione per il medico delle cure primarie alla luce delle indicazioni fornite dal Pnrr?”.

«Non sempre i Mmg sono riusciti a gestire al meglio i malati da Covid»

Secondo la Senatrice la figura del medico di Medicina generale va potenziata in quanto «non sempre questi professionisti sono stati in grado di gestire né la patologia né i malati durante la pandemia. Noi vorremmo avere un Mmg con competenze cliniche più avanzate e con una maggiore disponibilità, che io chiamo “attitudine al rischio”, a farsi carico per davvero dei malati».

D’altra parte, esiste un tipo di specializzazione che «garantisce un livello di competenza clinica particolarmente elevato», ovvero la specializzazione in medicina di comunità e cure primarie, che «licenzia e specializza giovani medici che non possono lavorare sul territorio nonostante le competenze acquisite».

La Senatrice spiega che si tratta di «professionisti che possono dirigere realtà come un hospice o le case della salute, quando queste ci saranno, ma non possono lavorare sul territorio. Uno dei nostri obiettivi oggi è quello di evidenziare questa distorsione del sistema, valorizzare la figura di questi professionisti e cercare di ottenere che si stabilisca una sinergia collaborativa tra di loro e i medici di base. Il tutto, ovviamente, a vantaggio del paziente». L’obiettivo dell’incontro che si è tenuto al Senato era appunto quello di «supportare il cambiamento organizzativo previsto dal PNRR, con un cambiamento formativo per lo più a carico delle Università. E quindi rendere le stesse più consapevoli di questa nuova missione, che è l’attenzione al territorio».

Una sinergia tra tre numeri per evitare cervelli in fuga

Cosa fare però per non sprecare le risorse del PNRR? Cosa fare, insomma, per evitare che un giovane medico si formi in Italia durante il percorso di laurea e di specializzazione e poi vada a lavorare in un altro Paese, facendo sostanzialmente perdere allo Stato italiano le risorse usate per la sua formazione? «Noi dovremmo riuscire a creare una sinergia tra tre numeri: il numero di studenti che si iscrivono alla facoltà di Medicina, e sappiamo che in genere il 98% dei ragazzi che si iscrivono a questa facoltà si laurea; il numero di borse per le scuole di specializzazione che deve corrispondere al numero degli studenti che si sono iscritti, perché uno studente in medicina senza specializzazione non può entrare nel servizio pubblico; infine – conclude Binetti –, bisogna stabilire il fabbisogno reale sul territorio di medici, in modo tale da non creare quelle situazioni in cui diciamo “mancano i medici”. I camici bianchi che ci sono possono davvero essere assunti dal sistema e quindi lavorare nella piena dignità delle loro funzioni».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Nel post pandemia raddoppiati i casi di «cecità funzionale» correlati ad ansia e disagio psicologico
Secondo un’analisi dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, il problema, noto come «perdita visiva o cecità funzionale», ha subito un aumento significativo nel periodo successivo alla pandemia. L’ipotesi degli esperti è che il disturbo, essendo di natura psico-somatica, sia cresciuto a causa degli effetti della pandemia sul benessere psicologico della popolazione, soprattutto bambini e adolescenti
Dall’inizio della pandemia +25% della spesa per i servizi di salute mentale rivolti ai giovani
La spesa per i servizi di salute mentale per bambini e adolescenti è aumentata di oltre un quarto dall’inizio della pandemia. L’uso della telemedicina, invece, si è stabilizzato. Questo è quanto emerso da un nuovo studio pubblicato su JAMA Network Open
Covid: efficacia del vaccino sottovalutata, studio rivela «falla» in trial clinici
L'efficacia del vaccino anti-Covid potrebbe esser stata sottovalutata. A fare luce su una nuova «falla» è stato uno studio condotto da un team di scienziati del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e dell’Università di Salerno
Aviaria: nuova variante del virus più vicina all’uomo, timori per possibile pandemia
Un sottotipo del virus dell'influenza aviaria, endemico negli allevamenti di pollame in Cina, sta subendo cambiamenti mutazionali che potrebbero aumentare il rischio di trasmissione della malattia agli esseri umani. E' l'avvertimento lanciato da un gruppo di ricercatori cinesi e britannici in uno studio pubblicato sulla rivista Cell
Covid, Oms Europa: sono 36 milioni i cittadini con Long Covid, continuare con vaccini
La pandemia è stata ufficialmente dichiarata conclusa, ma ancora oggi ci sono ben mille morti a settimana in Europa. Nel frattempo, sale anche il conteggio delle vittime del Long Covid, la sindrome post-infezione, che in 3 anni è arrivata a colpire 36 milioni di persone, sempre in Europa, 1 persona su 30. Questi sono alcuni dei dati presentati questa mattina da Hans Kluge, direttore dell'Ufficio regionale europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms)
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

In Italia quasi 1,5 milioni di italiani con demenza. Nel mondo nessuna diagnosi per il 75%

In occasione del XIII Mese Mondiale di settembre Federazione Alzheimer Italia e Alzheimer’s Disease International lanciano un appello per aumentare la consapevolezza sulla demenza e combattere l...
Salute

Automedicazione: dall’Enterogermina al Daflon, ecco i prodotti più venduti in farmacia

I dati Pharma Data Factory (PDF): nell’ultimo anno mobile (agosto 2023-settembre 2024) il mercato dei farmaci per l’autocura è stabile (-1%), anche se con prezzi in lieve aumento (+...
Prevenzione

Medici di medicina generale, igienisti e pediatri assieme contro il virus respiratorio sincinziale

Il Board del Calendario per la Vita accoglie con soddisfazione la possibilità di offrire a carico del Ssn, come annunciato dalla Capo Dipartimento Prevenzione del Ministero, l'anticorpo monoclo...