Lavoro e Professioni 14 Novembre 2017 13:58

Ex specializzandi, emendamento al Bilancio. Aiello (Ap): «Sbloccare transazione entro fine anno»

«Se andasse a buon fine la questione ex specializzandi si potrebbe sbloccare il turnover e finanziare le scuole di specializzazione» così il Senatore nell’intervista esclusiva a Sanità Informazione

«Risolvere l’annosa vicenda del mancato pagamento, totale o parziale, dei rimborsi ai medici ex specializzandi che hanno presentato ricorso e riferito agli anni che vanno dal 1978 al 2006». È quanto prevede un emendamento alla legge di Bilancio presentato dai senatori di Ap Piero Aiello e Laura Bianconi.

«Un intervento di buon senso – spiega il Senatore Aiello ai microfoni di Sanità Informazione – che consentirebbe alla Presidenza del Consiglio, che eroga i pagamenti, di risparmiare circa 2 miliardi di euro. Basti pensare che soltanto a settembre sono stati versati per il pagamento dei ricorsi vinti dagli ex specializzandi ben 62 milioni di euro».

EX SPECIALIZZANDI, AIELLO E BIANCONI (AP): «REMUNERAZIONE 11MILA EURO PER CORSO SPECIALIZZAZIONE, SAREBBE MISURA DI BUON SENSO»

Nello specifico l’emendamento prevede che «la Presidenza del Consiglio corrisponda, per tutta la durata del corso di specializzazione, a titolo forfettario, una remunerazione annua omnicomprensiva di importo pari a 11mila euro. In questo modo potremo chiudere una lunga vertenza ed un imponente contenzioso nei confronti dello Stato italiano, frutto del mancato adeguamento da parte del nostro Paese alle disposizioni comunitarie, per il quale la Corte di giustizia europea, con sentenza del 7 luglio 1987, condannò la Repubblica italiana al mancato rispetto degli obblighi incombenti in forza del Trattato CEE».

«Risulta inaccettabile che una norma così importante non abbia trovato risposta – spiega il Senatore -. Implicherebbe un risparmio abnorme per le Casse dello Stato, soprattutto per le Casse della Presidenza del Consiglio che è di fatto quella che esborsa». La soluzione transattiva proposta dal Senatore Aiello consentirebbe, infatti, al tempo stesso di restituire un diritto negato ai medici e un risparmio di risorse «che potrebbe tornare molto utile per sbloccare il turnover per i medici che allo stato attuale risulta bloccato – precisa Aiello -, magari dando più spazio ai finanziamenti per le scuole di specializzazione. Non dimentichiamo infatti che ci sono 10mila colleghi che si laureano e solo 6.500 posti disponibili per le scuole di specializzazione, queste sono risorse che potrebbero essere reinvestite per migliorare il Sistema Sanitario Nazionale, perché no?».

«Tra l’altro – prosegue Aiello – la Commissione Sanità ha già dato parere favorevole ad un accordo transattivo. Eppure tutto risulta impantanato in Settima Commissione (Istruzione) per fatti a noi sconosciuti. Non possiamo più aspettare, allora diventa inevitabile che la Legge di Bilancio dello Stato se ne occupi, proprio per le caratteristiche della questione. Dunque ho riproposto la soluzione a mia prima firma con l’appoggio della nostra capogruppo e di altri senatori, sperando che si sblocchi il prima possibile. Sicuramente in Commissione Bilancio ne discuteremo ed entro fine anno, entro il periodo necessario per approvare la Legge di Bilancio, speriamo di avere finalmente una risposta in termini precisi».

LEGGI ANCHE: EX SPECIALIZZANDI, LO STATO PAGA ANCORA. 62 MILIONI DI EURO DI RIMBORSI, MA LA PRESCRIZIONE È ALLE PORTE

Intanto proseguono a valanga le azioni legali da parte degli ex specializzandi. Se infatti la partita per i ’78-’91 per via della prescrizione sopravvenuta adesso si gioca in appello e cassazione, i ’93-‘2006 possono continuare a rivolgersi ai Tribunali di tutta Italia per vedersi riconosciuto quanto loro negato durante la specializzazione.  Infatti per i ‘93-‘2006, secondo un principio ribadito dalla Cassazione e confermato dalle pronunce di diversi Tribunali, la direttiva nei confronti di questi medici non è stata correttamente recepita e quindi, di fatto, la prescrizione non è mai iniziata a decorrere.

Ma quale sarà l’iter dell’emendamento? «Il provvedimento è stato proposto dal sottoscritto – conclude il Senatore Aiello – ed altri firmatari dalla Commissione Bilancio chiamata ad esaminare gli emendamenti, dopo di che si passa in aula in Senato e poi in aula alla Camera perché i due rami del Parlamento devono approvare la Legge di Stabilità. Come ogni anno del resto. Rimaniamo fiduciosi che per fine anno si sblocchi la situazione».

 

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