Contributi e Opinioni 3 Ottobre 2017 15:28

Specializzazioni: Grasselli (FVM) scrive al Premier Gentiloni

Scuole di specializzazione e esami di stato di abilitazione per l’esercizio della professione di medico: su questo tema il Presidente della Federazione Veterinari e Medici, Dott. Aldo Grasselli, ha inviato al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni una lettera, di seguito il contenuto. Egr. Sig. Presidente del Consiglio, esponenti del suo stesso Governo esortano i giovani a […]

Scuole di specializzazione e esami di stato di abilitazione per l’esercizio della professione di medico: su questo tema il Presidente della Federazione Veterinari e Medici, Dott. Aldo Grasselli, ha inviato al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni una lettera, di seguito il contenuto.

Egr. Sig. Presidente del Consiglio,

esponenti del suo stesso Governo esortano i giovani a laurearsi in fretta ed è risaputo che il Sistema Sanitario Nazionale è in carenza di medici in corsia e di altri professionisti per i quali è indispensabile il titolo di specialista per operare nel SSN.

Nonostante questo sia noto e denunciato da Assessori alla sanità, direttori di aziende ospedaliere e sanitarie, federazioni degli ordini professionali e sindacati di categoria, il bando per l’ammissione dei medici alle Scuole di specializzazione di area sanitaria, pubblicato il 29 settembre 2017 in Gazzetta ufficiale, è ancora una volta inadeguato ai fabbisogni e addirittura impedisce ai laureati della seconda sessione 2017 (luglio) di tentare l’ingresso in una scuola di specializzazione perché non potranno superare l’esame di abilitazione in tempo utile visto che questo si terrà nei primi mesi del 2018. 

L’abilitazione è un attestato che lo Stato rilascia ai laureati delle università statali, per tutti oggi una verifica superflua, e in particolare di dubbia utilità per coloro che intendono specializzarsi visto che lo stato li considera studenti senza possibilità di effettuare ogni atto medico in modo autonomo. 

Un giovane medico resta di fatto uno studente (dopo 6 anni di corso di laurea) cui non viene concesso di lavorare (nella sanità pubblica) al quale lo Stato con poche borse di specializzazione nega anche gli spazi per studiare. 

Ricordando che da anni si parla inutilmente di “laurea abilitante”, vorremo capire a cosa può servire un esame di abilitazione per chi vorrà specializzarsi se non per accedere a un ulteriore esame di ammissione alle scuole di specializzazione?

Perché il superamento dell’esame di ammissione alle scuole di specializzazione non viene considerato sufficiente per ritenere un medico abilitato?

Gli esami non finiscono mai, e in questo caso servono solo a rallentare il percorso professionale di molte persone.  

Sarebbe opportuno riflettere su questo quesito: quanto è illogico e controproducente impedire a un medico laureato a luglio 2017 di iniziare a specializzarsi sino a novembre 2018? 

Perché perdiamo il tempo migliore delle nostre nuove generazioni?

Perché con l’inerzia legislativa li spingiamo all’estero?

Nella speranza di che il suo Governo voglia occuparsi del tema, porgo distinti saluti

 

Articoli correlati
Non solo peste suina. Grasselli (Sivemp): «Il 70% delle malattie infettive è di origine animale»
Al via il 51° Congresso Nazionale del Sindacato Italiano Veterinari di Medicina Pubblica sui temi di “Agenda 2030 per la Veterinaria Pubblica: malattie infettive, cambiamenti climatici e crisi alimentari”. Il Segretario nazionale: «Cambiamenti climatici fanno migrare animali che portano con sé le loro patologie». Attenzione anche ad antibiotico-resistenza e crisi alimentari (peggiorate dalla guerra)
Specializzandi in corsia, ufficializzate le regole su formazione e assunzione
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’accordo quadro per la formazione e l'assunzione degli specializzandi al terzo anno
Intimidazioni ai medici veterinari, Grasselli (FVM): «Fenomeno in clamoroso aumento da anni»
Il commento del Presidente della Federazione Veterinari, Medici e Dirigenti Sanitari dopo l’ennesimo caso a Foggia: «Situazione per noi ormai ingestibile»
Imbuto formativo, PNRR e nuovi contratti. Viola (Federspecializzandi): «Ecco come devono evolvere le scuole di specializzazione»
Intervista alla presidente di Federspecializzandi: «Necessario adattarsi ai tempi che viviamo e comprendere cose che non sono state ancora capite»
Medici e scuole di specializzazione, Binetti: «Una sinergia tra tre numeri per evitare cervelli in fuga»
La senatrice dell'Udc spiega quale dovrebbe essere, dal suo punto di vista, uno dei perni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per quanto riguarda l’ambito della salute
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Nasce l’Intergruppo Parlamentare “Innovazione Sanitaria e Tutela del Paziente”

L’Intergruppo punta in particolare a sviluppare strategie di programmazione sanitaria che integrino tecnologie avanzate, quali l’intelligenza artificiale e dispositivi medici innovativi, e...
Advocacy e Associazioni

HIV, è ancora emergenza: “Scarsa informazione, pochi test e tanto stigma”

Medici, Associazioni e Istituzioni, a pochi giorni dalla Giornata mondiale contro l’Aids, tornano a parlare di HIV per ridefinire l’agenda delle priorità. Presentato “HIV. Le ...
Salute

Uno sguardo alle patologie rare: storie di EPN

L’EPN è una malattia rara ancora poco conosciuta. Serve più formazione in questo campo. Ne parliamo con Antonella Sau, Ospedale Spirito Santo di Pescara, Giorgia Battipaglia, Azien...