Salute 26 Luglio 2021 14:53

Bufera su Burioni per un tweet. Codacons lo denuncia, Anelli (FNOMCeO) lo difende

La Federazione: «Invitiamo tutte le parti ad abbassare i toni e a riportarli all'interno di un dibattito civile e democratico». Bassetti: «Polemica sterile». Gismondo: «Considerare peso delle parole usate». E intanto lui fa marcia indietro
Bufera su Burioni per un tweet. Codacons lo denuncia, Anelli (FNOMCeO) lo difende

«I procedimenti disciplinari sono il punto più alto dell’attività ordinistica e non possono diventare processi di piazza, con una sentenza richiesta a gran voce con un mail bombing, attraverso i social e neppure con un esposto. Invitiamo tutte le parti ad abbassare i toni e a riportarli all’interno di un dibattito civile e democratico». È quanto dichiara all’Adnkronos Salute Filippo Anelli, presidente della FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri), intervenendo sulla decisione del Codacons di denunciare il virologo Roberto Burioni, chiedendone la radiazione dall’Ordine dei medici, per il post su Twitter in cui scriveva: «Propongo una colletta per pagare ai no-vax gli abbonamenti a Netflix per quando, dal 5 agosto, saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci».

Anelli: «Comunicazione “gentile” è buona strada per convincere esitanti»

«Tutti i medici sono chiamati a promuovere la vaccinazione, come via per uscire dalla pandemia di Covid – sottolinea Anelli -. Ricordiamo inoltre l’obbligo vaccinale per i medici, come requisito per esercitare la professione. Comprendiamo infine l’amarezza dei medici e degli infermieri, che hanno vissuto in prima linea gli effetti devastanti del Covid, di fronte al rifiuto da parte dei cittadini di vaccinarsi».

Secondo il presidente Anelli «dobbiamo però tener presente che le manifestazioni dei giorni scorsi erano contro il Green pass, più che contro il vaccino in sé. Bisogna stare attenti a non censurare le opinioni, anche se non condivise – precisa – e, per noi medici, a correlare la loro espressione ai dettami del Codice deontologico. Una comunicazione ‘gentile’ è inoltre una buona strada per accogliere e convincere gli esitanti».

Infine dalla FNOMCeO un appello alla politica: «La scienza non ha tessere di partito. La scienza propone evidenze misurabili, dimostrabili, riproducibili. La politica ha semmai il compito di utilizzare tali dati per prendere decisioni a favore della collettività. Da qui l’invito a tutti – conclude Anelli – di rispettare le verità scientifiche, come indice di progresso della nostra società».

Bassetti: «Polemica sterile». Gismondo: «Considerare peso delle parole usate»

«Siamo alla polemica sterile e inutile. Assurdo che ci sia ancora oggi la contrapposizione tra chi è pro e chi è contro i vaccini. Dispiace che il Codacons, che dovrebbe tutelare i cittadini, si schieri contro uno scienziato che si è sempre speso per i vaccini. Mi pare una situazione paradossale». Lo afferma Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova. «Quando si fanno dichiarazioni pubbliche bisogna considerarne il peso – spiega invece Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano –. Libertà di parola non significa non essere responsabili delle conseguenze». «Non sono toni che convincono e responsabilizzano – continua Gismondo -: suscitano pericolose reazioni».

Burioni: «Quel tweet non lo riscriverei»

Oggi Burioni, sulle pagine del Corriere della Sera, si è giustificato così: «Certamente quel tweet non lo riscriverei, perché qualcuno si è sentito offeso». «Il mio era un tweet ironico – ha precisato – ma io ho dimenticato che Twitter non è il luogo dell’ironia (e dell’autoironia). Colpa mia, comunque».

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