Diritto 29 Novembre 2016 13:12

Referendum e sanità: perché Sì? L’opinione di Gelli e De Vincenti

A pochi giorni dal voto continua il confronto tra le i sostenitori del Sì e quelli del No. Il Responsabile Sanità del Pd: «Addio alle differenze tra Regioni e livelli essenziali di assistenza più omogenei». Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: «Caposaldo della Riforma è una tutela sanitaria uguale per tutti»

Il 4 dicembre si vota per la Riforma Costituzionale che porta le firme di Matteo Renzi e Maria Elena Boschi. Oramai il Referendum è diventato una costante del dibattito politico e in particolare si discute per l’influenza che il voto avrà sul comparto sanità. Infatti quest’ultima sarà interessata dalla riforma del Titolo V della Costituzione e in particolar modo dalla modifica dell’articolo 117 che sancisce la suddivisione delle competenze tra Stato e Regioni. L’esito del voto avrà quindi importanti ripercussioni sul mondo della sanità, infatti chi vota Sì porta come motivazione la volontà di ordinare la confusione che vige attualmente tra Stato e Regioni le cui competenze sanitarie non sono ben definite. Chi invece decide per il No sostiene che la Riforma sia confusa e che in ogni caso i contenziosi tra potere centrale e poteri locali continueranno.

Sanità Informazione ha chiesto al Responsabile Sanità del Pd, Federico Gelli, perché votare Sì: «Ci sono tanti motivi ma un motivo in particolare, votare Sì alla Riforma Costituzionale vuol dire migliorare il sistema sanitario nel nostro Paese, rendere il nostro apparato più equo e più solidaristico». Con il Sì, prosegue Gelli: «La volontà è quella di eliminare quelle differenze odiose che si sono venute a formare in questi anni tra alcune Regioni rispetto ad altre, rendendo più omogenei i livelli essenziali di assistenza ed eliminando il contenzioso perenne tra Stato e Regioni visto che sparirà la materia concorrente». «Grandi importanti novità – conclude Gelli – che avranno una ricaduta molto positiva sulla salute dei cittadini che è un bene che va tutelato come dice l’articolo 32 della Costituzione».

Favorevole alla Riforma anche Claudio De Vincenti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri: «Perché Sì? La Riforma Costituzionale in tema di salute dispone che sia compito dello Stato emanare le disposizioni generali e comuni per la tutela della salute pubblica che deve essere uguale per tutti i cittadini – spiega De Vincenti -. Contemporaneamente la Riforma afferma e chiarisce che il ruolo delle Regioni è organizzare i servizi sanitari, questo è importante perché le Regioni sono vicine, conoscono il territorio, conoscono i bisogni dei loro cittadini, però è ugualmente importante che in qualsiasi parte d’Italia si viva, si goda della stessa tutela sanitaria e questo, che è un caposaldo della Riforma Costituzionale, è indubbiamente compito dello Stato. Quest’ultimo deve garantire su tutto il territorio nazionale una eguale risposta al bisogno di salute».

Per approfondire leggi anche: Referendum: il Sì o il No che cambierà la sanità

Articoli correlati
Riforma IRCCS: così cambia la ricerca sanitaria. Ma ancora lontana la stabilizzazione dei precari
Alla Camera il primo via libera in commissione Affari sociali, ora la legge delega è attesa in Aula. Per il riconoscimento degli IRCCS sarà data priorità al criterio di localizzazione territoriale. Sarà garantita la comprovata competenza e professionalità anche manageriale dei componenti degli organismi governo degli IRCCS pubblici e degli organi scientifici degli IRCCS privati
di Francesco Torre
Prevenzione, dal Covid al nucleare. «Gli asset fondamentali? Formazione e aggiornamento continuo»
Intervista a Federico Gelli (Fondazione Italia in Salute – Sanità Toscana): «Anni di scossoni per il Ssn, dobbiamo attrezzarci»
Indennità di accompagnamento più accessibile e supporto ai caregiver: la riforma dell’assistenza agli anziani
“Norme per la promozione della dignità delle persone anziane e per la presa in carico delle persone non autosufficienti”: è questo il titolo della proposta di legge presentata dalla Commissione interventi sociali e politiche per la non autosufficienza. È per ora una bozza che, come tale, potrà essere integrata e modificata. Le proposte di Senior Italia FederAnziani
Cannabis, nessun referendum. Molinaro (Cnr), «Cambio norme non influisce su consumo abituale»
La Corte Costituzionae ha dichiarato inammissibile il referendum per depenalizzare la coltivazione della cannabis a uso personale. Sabrina Molinaro del Cnr esprime i suoi dubbi sugli effetti di norme più liberali sui consumatori abituali
La Corte Costituzionale giudica “inammissibile” il referendum sull’eutanasia. Cappato: «Testo Fine vita è passo indietro»
«L'unico passaggio davvero utile che la legge avrebbe potuto prevedere allo scopo di impedire il prolungarsi indeterminato delle sofferenze del malato» spiega Filomena Gallo, segretario nazionale dell'Associazione Luca Coscioni
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Lavoro

Nasce “Elenco Professionisti”, il network digitale di Consulcesi Club dedicato agli specialisti della Sanità

L’obiettivo è aiutare il professionista a migliorare la sua visibilità all’interno della comunità medico-scientifica e facilitare i contatti tra operatori. Simona Gori...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...