Uno studio pubblicato sul British Medical Journal individua due ceppi gravi: sindrome respiratoria acuta e sindrome infiammatoria multisistema, che si manifesta similmente alla sindrome di Kawasaki. Le caratteristiche e i sintomi variano. In comune le comorbilità neurologiche
Interrogazione al Ministro della Salute Speranza della deputata della Lega Laura Cavandoli: «Secondo i medici del Papa Giovanni XXIII di Bergamo i casi nel mese scorso sono aumentati di circa trenta volte rispetto agli anni precedenti. Occorre pertanto monitorare l’incidenza di questa malattia»
«Se rileviamo casi sospetti dobbiamo avere la certezza dell’effettuazione del tampone diagnostico. Senza una diagnosi precisa non potremo far tornare i bambini a scuola». E su Kawasaki: «Abbiamo raccolto un’anomala frequenza di manifestazioni cutanee simil geloni ma è ancora presto per correlazione con Covid-19». Così il presidente della Federazione italiana medici pediatri
Sedici anni fa un altro coronavirus con lo stesso recettore è stato collegato alla malattia, allarme tra i pediatri che invitano a non sottovalutare i sintomi cutanei. Mele (presidente Simpe): «Nella Fase 2 diagnosi clinica drammaticamente essenziale. Ripensare una pediatria di comunità»