A pochi giorni dalle elezioni europee, oltre 1,5 milioni di camici bianchi italiani si interrogano su chi porterà ai vertici delle istituzioni comunitarie le istanze di coloro che lavorano per la salute di tutti. Massimo Tortorella, Presidente di Consulcesi: «Molti candidati si sono confrontati con la nostra realtà per tastare il polso della categoria: il Presidente del Parlamento UE Tajani, i vice-presidenti Sassoli e Castaldo oltre al professor Rinaldi lavoreranno per i medici. Hanno siglato con noi un contratto bipartisan, votateli per non disperdere un voto utile alla causa degli ex specializzandi»
Come? «Imitiamo gli altri paesi europei», ne è convinto l’ex presidente dell’Agenzia spaziale italiana in corsa alle Europee per il Partito democratico nella circoscrizione Nord est. «Nel prossimo programma quadro, il nono, 110 miliardi di euro, il 10% del totale del programma è destinato a ricerca e innovazione L’Italia può portare nel proprio sistema più soldi di quanto investe in alcuni settori»
L’economista, volto noto dei talk show, è candidato per il partito di Matteo Salvini nella circoscrizione Centro. A Sanità Informazione annuncia il suo impegno a difesa dei medici e degli operatori sanitari, a partire dai contenziosi: «Abbiamo avuto addirittura pubblicità che invitano a fare causa ai camici bianchi: ora serve una task force affinché non sia il singolo medico a difendersi da situazioni di questo genere»
Candidata per il partito di Nicola Zingaretti al sud, è arrivata in Italia a 11 anni. A Sanità informazione annuncia il suo impegno anche nel settore della salute: «Cittadini del sud hanno diritto ad una sanità di altà qualità, basta viaggi della speranza al nord»
Il Vicepresidente del Parlamento Europeo ha visitato il gruppo Consulcesi e ha parlato di alcuni dei temi più sentiti dalla classe medica, a partire da quello dei contenziosi: «Troppi camici bianchi costretti a medicina difensiva, serve task force per tutelarli». Sulla formazione continua: «Incentivi e premi a chi è in regola con obbligo di legge»
Il Vicepresidente del Parlamento Europeo, in visita alla sede romana del gruppo Consulcesi, si è schierato al fianco dei medici ex specializzandi che ancora aspettano giustizia dallo Stato italiano: «È un diritto che dev’essere riconosciuto, il tema della mediazione giuridica credo che sia l’unico che possa consentire giustizia». Poi sottolinea l’esigenza di avere «un’Europa più forte» ma che sia arricchita dalle «buone pratiche italiane»
ESCLUSIVA | Il Presidente dell’Europarlamento, in visita a Roma al Gruppo Consulcesi, si è schierato al fianco dei medici che attendono la remunerazione della specializzazione: «Lo Stato deve sempre dare il buon esempio. Non può pretendere che i cittadini paghino le tasse e poi quando lui dev’essere pagatore non fa il suo dovere». Poi parla degli incentivi alla formazione medica ECM, che potrebbe rientrare nel nuovo bilancio comunitario 2021-2027: «Fondi e incentivi per l’aggiornamento di tutte le professioni sanitarie. Si potrebbero favorire nelle carriere coloro che hanno fatto corsi di formazione: questo permetterebbe di applicare i risultati dell’innovazione e della ricerca» | VIDEO INTERVISTA