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Prevenzione 17 Dicembre 2019

Bufale e fake news in oncologia: attenzione agli imbonitori del web. Come difendersi?

Teorie prive di basi scientifiche, cure “miracolose” e strategie di medicina complementare che possono interferire con le terapie farmacologiche e, di conseguenza, con la guarigione. Anche la salute è vittima del fenomeno fake news che si è diffuso pericolosamente negli anni e di cui Internet è terreno di guerra preferito. I social media, infatti, non […]

Teorie prive di basi scientifiche, cure “miracolose” e strategie di medicina complementare che possono interferire con le terapie farmacologiche e, di conseguenza, con la guarigione. Anche la salute è vittima del fenomeno fake news che si è diffuso pericolosamente negli anni e di cui Internet è terreno di guerra preferito.

I social media, infatti, non sono controllabili, non filtrano le notizie e troppo spesso danno credito a messaggi fuorvianti. I pazienti, in buona fede, si scambiano consigli caratterizzati da approssimazione scientifica e, in ambito oncologico, il rischio di incappare in bufale è serio e pericoloso.

Per contrastare il fenomeno e dare ai pazienti informazioni scientificamente corrette, la Fondazione Aiom ha aperto il portale Tumore ma è vero che?, con un comitato scientifico di cui fa parte, tra gli altri, il dottor Francesco Schettini, medico oncologo all’Università Federico II di Napoli che a Sanità Informazione mette in guardia sui rischi delle bufale in oncologia.

LEGGI ANCHE: VACCINI, L’AVVISO AUTOMATICO DI FACEBOOK CONTRO LE FAKE NEWS RIACCENDE LE POLEMICHE

«Il problema delle fake news è comune e la medicina non è esente da questo – ha precisato il dottor Schettini – le fake news in oncologia, però sono pericolose perché hanno un risvolto diretto sulla salute delle persone e impattano sull’aderenza alle cure, sulla sopravvivenza dei pazienti affetti da cancro e anche sul loro portafogli».

Come si fa a prevenire tutto questo? «In realtà – ha continuato il medico – non esiste una soluzione ma esistono tante strategie da combinare e gli attori coinvolti sono molteplici. Il ministero della Salute  – ha proseguito – deve promuovere campagne di corretta informazione e sanzionare quei personaggi che diffondono presunte cure miracolose. Molto spesso, infatti, le fake news sono veicolate da medici – o presunti tali – e imbonitori di vario tipo, che non fanno altro che promuovere la propria dieta, il proprio libro o terapia nella loro clinica. Tutto a pagamento a carico del paziente: si tratta, molto spesso, di vere e proprie truffe.

Le bufale hanno grande capacità di diffusione: per questo, bisogna fare attenzione alle informazioni trovate sul web e affidarsi a canali di comunicazione ufficiali. Aiom e Fondazione Aiom non solo veicolano campagne corrette di informazione su Instagram e Facebook ma hanno aperto il portale Tumore ma è vero che? . «Un comitato scientifico valuta una serie di fake reali o presunte tali: facciamo Fact checking su tematiche oncologiche e stabiliamo se sono vere o false con bollinature. Mi è capitato di leggere veramente di tutto e nelle maggior parte dei casi si tratta di false informazioni. A volte, qualcosa di vero c’è e le notizie che hanno maggiore penetranza sono quelle che si appigliano a qualcosa che ha in qualche modo un razionale scientifico ma che non è stato successivamente sviluppato o non si è riuscito poi a dimostrare niente di significativo» ha evidenziato il dottor Schettini.

Un decalogo antibufale è stato messo a punto anche da Unamsi, in collaborazione con Cipomo, e sottoscritto da numerose società scientifiche del mondo medico. Dieci regole per una corretta fruizione delle informazioni che si riescono a ottenere via web.

1) VERIFICARE LA FONTE

2) ACCERTARSI DELL’AGGIORNAMENTO DEL SITO

3) CURE MEDICHE: EVITARE IL “FAI DA TE”

4) DIFFIDARE DELLE PRESCRIZIONI SENZA VISITA

5) MONITORARE IL RISPETTO DELLA PRIVACY

6) VALUTARE CON LA GIUSTA ATTENZIONE BLOG E FORUM

7) OCCHIO AI MOTORI DI RICERCA

8) NON “ABBOCCARE” ALLA PUBBLICITÀ MASCHERATA

9) ACQUISTARE CON CAUTELA FARMACI ONLINE

10) NON CADERE NELLA PSICOSI DEL COMPLOTTO

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