Salute 18 Maggio 2018 17:02

Cancro, oltre 400 le bufale online. AIOM lancia portale “Tumore? Ma è vero che…”

Nel sito risposte a molti quesiti come il ruolo della dieta, dell’esposizione al sole, del fumo di sigaretta, del consumo di alcol, della sedentarietà. La presidente Stefania Gori: «369mila nuovi casi di tumore e il 60% dei pazienti è vivo a 5 anni dalla diagnosi. Inaccettabile morire per cure prive di basi scientifiche»

Centinaia di notizie false circolano sul web su un tema delicatissimo: quello dei tumori e delle terapie legate a questa patologia. Nella giungla della rete, arriva da oggi un’arma in più per pazienti e utenti semplici che vogliono saperne di più su un tema così delicato: è il portale Tumore? Ma è vero che…” lanciato da Fondazione AIOM e AIOM (società scientifica che riunisce più di 2.500 oncologi medici). È per la prima volta in Italia per un sito web esclusivamente dedicato a contrastare la disinformazione in oncologia, l’area della medicina forse più vulnerabile da questo punto di vista. Il portale contro le bufale. Cercherà di indirizzare tutti i cittadini verso verità supportate dalla medicina e non basate su teorie pseudoscientifiche o su cure ‘miracolose’ come la digiunoterapia, la cura con il limone e quella con il bicarbonato di sodio.

LEGGI ANCHE: L’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ SMASCHERA LE BUFALE: NASCE IL PORTALE PER COMBATTERE I FALSI MITI IN MEDICINA

«Nel 2017 – ha spiegato Fabrizio Nicolis, presidente di Fondazione AIOM – quasi 9 milioni di italiani sono stati vittime di fake news nel campo della salute. E il cancro è l’area della medicina più vulnerabile da questo punto di vista. Siamo partiti da un’analisi dello stato dell’arte: nel web e nei social circolano quasi 400 bufale su presunte cure alimentari, cibi ritenuti ‘super’ e da evitare inclusa la ‘digiunoterapia’, oltre 175 su cure alternative spaziando dai metodi Di Bella e Hamer all’uso del bicarbonato di sodio come rimedio fino alla ‘terapia della gioia’, più di 160 sulle cause del cancro, e almeno 85 su cosa si nasconda dietro la malattia per cui le neoplasie, ad esempio, regrediscono in maniera naturale. Contro la disinformazione – ha concluso – serve un’alleanza fra clinici, Istituzioni, cittadini e media».

Nel sito, suddiviso in 6 contenitori, il lettore potrà trovare risposte a molti quesiti, ad esempio, sul ruolo della dieta, dell’esposizione al sole, del fumo di sigaretta, del consumo di alcol, della sedentarietà, degli screening e delle terapie. C’è poi una sezione dove è possibile acquisire ulteriori informazioni e chiedere approfondimenti scrivendo direttamente agli esperti.

«Nel 2017 nel nostro Paese – ha sottolineato Stefania Gori, presidente nazionale AIOM e Direttore del Dipartimento Oncologico dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar-Verona – sono stati stimati circa 369mila nuovi casi di tumore e il 60% dei pazienti è vivo a 5 anni dalla diagnosi: un risultato importante ottenuto grazie alla prevenzione e ad armi efficaci che spaziano dalla chirurgia alla radioterapia e chemioterapia, fino alle terapie a bersaglio molecolare e all’immuno-oncologia. È inaccettabile – ha detto – che giovani pazienti, spesso sostenuti dai genitori come evidenziato in recenti episodi di cronaca, siano morti per aver scelto terapie sulla base di teorie totalmente prive di basi scientifiche. Per questo – ha concluso- vogliamo proporre un’informazione certificata, tempestiva e autorevole, che sappia indirizzare tutti i cittadini verso verità supportate dalla medicina basata sull’evidenza».

LEGGI ANCHE: DOTTORE MA E’ VERO CHE? IL PORTALE FNOMCeO PER COMBATTERE LE FAKE NEWS

Plaude anche il Presidente della FNOMCeO Filippo Anelli: «Accogliamo con favore iniziative come quella della Fondazione AIOM e AIOM che si inserisce nel solco del nostro progetto “Dottore, ma è vero che…?”, volto a combattere le bufale sulla salute mettendo a disposizione di tutti informazioni basate sulle migliori evidenze scientifiche».

 

SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK <— CLICCA QUI

 

Articoli correlati
Aumenta l’incidenza e la mortalità del tumore al colon-retto tra i giovani adulti, colpa di alcol e obesità
L'incidenza e la mortalità per tumore al colon-retto sono in aumento tra i giovani adulti di 25-49 anni. E' quanto emerge dai risultati, di uno studio, pubblicato sulla rivista Annals of Oncology, nel quale si prevedono i tassi di mortalità per tumore nell'Unione Europea (UE) e nel Regno Unito per il 2024. Ciononostante, la mortalità prevista per questo tipo di tumore risulta complessivamente in calo in tutta Europa
di V.A.
Con cerotto “smart” possibile monitoraggio delle dimensioni del tumore su smartphone
Un dispositivo adesivo indossabile, che si attacca alla pelle come un cerotto, può misurare costantemente le dimensioni di alcuni tumori e trasmettere le informazioni in modalità wireless a uno smartphone. Il dispositivo, sviluppato da Hsing-Wen Sung della National Tsing Hua University di Taiwan e colleghi, è stato descritto sulla rivista ACS Nano
Fondazione AIRC: con Le Arance della Salute, una mobilitazione collettiva contro il cancro
L’anno di Fondazione AIRC inizia con una nuova campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi che invita ad agire concretamente per fare la differenza, per se stessi e per gli altri, attraverso l’adozione di sane abitudini e il sostegno alla ricerca
Tumore al seno, l’Intelligenza artificiale può risparmiare alle donne terapie inutili
Grazie all'Intelligenza artificiale è possibile sapere in anticipo se una donna con tumore al seno beneficerà o meno di un trattamento. Un gruppo di ricercatori della Northwestern University, Usa, ha messo a punto un nuovo strumento che potrebbe evitare alle pazienti trattamenti chemioterapici non necessari. Lo studio è stato pubblicato su Nature Medicine
Tumori: 60% delle strutture poco connesse al territorio. Cipomo: “Più sinergia per presa in carico del paziente”
Iperspecializzate, multidisciplinari ma ancora poco "connesse" con il territorio. È l’identikit delle strutture di oncologia medica italiane. Pur inserite all’interno di un dipartimento oncologico (67%), le strutture soffrono negli aspetti organizzativi interni e nella gestione del percorso del paziente dall’ospedale al territorio. Meno della metà (circa 40%) ha una connessione strutturata con i dipartimenti di prevenzione primaria e secondaria e con centri screening; una cartella informatizzata manca nel 66% delle strutture, ed è condivisa con il territorio solo nell’8% dei casi. Sono questi alcuni dati preliminari di un'indagine che il Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (Cipomo) ha presentato al congresso dell'Aiom
di V.A.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...