Sanità internazionale 14 Gennaio 2019 13:07

NHS, medici connessi 7 giorni su 7: l’assistenza in Inghilterra si fa ‘online’. Ecco come si combatte la Brexit

Visiteranno i pazienti anche la sera e nei fine settimana. Si tratta dei medici di famiglia inglesi che secondo le linee guida del nuovo piano sanitario annunciate da Theresa May nei giorni scorsi, offriranno assistenza 7 giorni su 7 senza essere presenti in studio ma connessi ‘online’. I medici generici inglesi saranno connessi su Skype, […]

Visiteranno i pazienti anche la sera e nei fine settimana. Si tratta dei medici di famiglia inglesi che secondo le linee guida del nuovo piano sanitario annunciate da Theresa May nei giorni scorsi, offriranno assistenza 7 giorni su 7 senza essere presenti in studio ma connessi ‘online’.

I medici generici inglesi saranno connessi su Skype, FaceTime e piattaforme simili, per visitare virtualmente gli assistiti e abbattere le lunghe attese e i sovraffollamenti nelle strutture sanitarie. Secondo il Ministero della Salute britannico questa svolta tecnologica apporterà un enorme beneficio al NHS che, nei prossimi 5 anni, vedrà convertite almeno trenta milioni di visite mediche da fisiche a virtuali. «La tecnologia rivoluzionerà il sistema e lo renderà ancora più efficiente», è il pronostico del ministro della Salute, Matt Hancock.

Il programma non fa una piega a parte per le emergenze sanitarie che «ovviamente continueranno ad essere gestite in ospedale», spiega Simon Stevens, capo del NHS inglese in un’intervista al Time. Stevens ha inoltre specificato che «i casi urgenti saranno ospedalizzati ma il contatto virtuale costante tra medico e paziente, permetterà di facilitare gli interventi anche nel momento del ricovero». Il direttore inoltre ha parlato di una impellente necessità di ‘svecchiare’ il sistema che da circa 70 anni procede con il meccanismo «obsoleto e insostenibile» caratterizzato dagli appuntamenti ospedalieri.

LEGGI ANCHE: TECNOLOGIA, IN ITALIA TELEMEDICINA NON SPICCA IL VOLO. FERRARIS (ITALTEL): «PROBLEMA DI GOVERNANCE, SERVE PIÙ SENSIBILITÀ»

Non mancano le polemiche, in prima fila a rappresentare lo scetticismo di alcune frange della popolazione c’è Joyce Robins dell’associazione Patient Concern che ha dichiarato alla stampa inglese che la volontà di virtualizzare l’assistenza potrebbe mandare in confusione molte persone, soprattutto anziani e disabili che «non capiranno più quello che succede. Il contatto con il medico è indispensabile soprattutto per quel target più delicato che in questo modo verrà messo in pericolo di vita».

Intanto sulla riforma sanitaria si allunga l’ombra della Brexit che inevitabilmente porterà una diminuzione importante di personale. Già si parla di un buco di 100mila unità in organico nei prossimi anni, che potrebbero diventare 250mila entro il 2040, se la tendenza non cambierà. Ecco perché la volontà di virtualizzare l’assistenza sanitaria potrebbe tornare vantaggiosa in momenti di crisi.

Articoli correlati
La Gran Bretagna si prepara a riaprire, previsto per il 21 giugno il liberi tutti
La scelta di vaccinare più persone con una sola dose sembra essere vincente; il Canada invece ci ripensa e rimanda la seconda somministrazione
di Federica Bosco
In Gran Bretagna contagi fuori controllo, cambia il piano vaccinale
Un cardiologo italiano racconta: «Variante più contagiosa, ora si predilige vaccinare il maggior numero di persone con la prima dose, ritardando la seconda. Ci vorranno almeno due o tre mesi per vedere un vero effetto del vaccino»
di Federica Bosco
Covid, la Gran Bretagna ha approvato l’uso del vaccino Pfizer: distribuzione tra 7 giorni
L'Mhra, autorità del farmaco inglese, ha dato l'ok. La Gran Bretagna ha approvato il vaccino Pfizer per la distribuzione. I primi, tra una settimana, saranno personale sanitario e anziani
Covid-19, in Gran Bretagna arriva la “regola del 6”
In Inghilterra, Scozia e Galles è vietato creare assembramenti composti da più di sei persone
Cesareo vs parto naturale, libera scelta o decisione del medico? Il caso della Gran Bretagna raccontato dalla giornalista Clare Wilson
La Wilson sostiene con convinzione la libertà di scelta delle mamme, ed il "maternity scandal" che si è verificato nel Regno Unito sta cambiando l'approccio degli inglesi al tema delle nascite. In Italia, in assenza di una appropriata indicazione clinica, il medico ha il diritto di rifiutare una richiesta di taglio cesareo programmato
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Lavoro

Nasce “Elenco Professionisti”, il network digitale di Consulcesi Club dedicato agli specialisti della Sanità

L’obiettivo è aiutare il professionista a migliorare la sua visibilità all’interno della comunità medico-scientifica e facilitare i contatti tra operatori. Simona Gori...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...