Salute 20 Ottobre 2015 17:39

Un “giusto ritmo” nella lotta agli scompensi cardiaci

Evento al Senato organizzato nella seconda Giornata Nazionale della Lotta alle AritmiePunto di incontro tra il mondo medico e la politica: “Attenzione sugli stili di vita”

Un “giusto ritmo” nella lotta agli scompensi cardiaci

Un problema che “sta a cuore” a tanti. E’ questo il messaggio emerso in Senato, durante l’evento “Il giusto ritmo 2.0”, giunto al suo secondo appuntamento in occasione della II Giornata Nazionale della Lotta alle Aritmie.


Il convegno si è confermato un importante punto di incontro tra istituzioni e mondo della sanità per un tema sempre più di rilevanza sociale a causa della sua grande diffusione. Sono molti, infatti, gli italiani che soffrono di scompensi cardiaci più o meno gravi, tra cui la fibrillazione atriale. Tanti i protagonisti del mondo della politica e della sanità intervenuti all’evento per comunicare e proporre soluzioni e nuovi orizzonti. Un evento caleidoscopico che ha suggellato una bella sinergia tra mondi diversi – istituzionale, sanitario e farmaceutico – ma complementari quando si tratta di rispondere alle esigenze della comunità.

«Parliamo di patologie direttamente collegate agli stili di vita – commenta il senatore Piero Aiello, membro della Commissione Igiene e Sanità – e chi fa politica sanitaria deve avere la capacità di ascoltare e tradurre queste richieste in atti legislativi. Molte volte si parla di malattie metaboliche, diabete e malattie vascolari, perdendo di vista patologie come le aritmie che in Italia coinvolgono moltissime persone e che sono in evoluzione perché collegate appunto allo stress, all’ansia, alla depressione».

Gli fa eco il dottor Stefano De Lillo, cardiologo, membro del CDA dell’Agenas, già senatore nonché promotore dell’iniziativa: «Bisogna considerare anche il ruolo svolto dalla classe politica, che deve prendere sempre più consapevolezza delle nuove prospettive in tema di cardiologia. Il punto di arrivo  – continua De Lillo – sarà quello dell’appropriatezza, che il Ministero sta appunto tracciando per cercare di fornire con i mezzi a disposizione, le cure più appropriate a chi ne ha bisogno. Ogni anno ci troviamo di fronte a nuove scoperte e a nuove opportunità terapeutiche».

Fiducioso anche Luca Carreri, direttore della Business Unit Johnson & Johnson, ente contributore dell’evento.  «E’ stata una giornata determinante per sottoporre alle autorità politiche il problema delle aritmie, che in Italia non vengono ancora trattate abbastanza. Per fortuna  – aggiunge – molte realtà hanno già messo sul tavolo delle possibili soluzioni che non comportano ulteriori costi per il Ssn. La nostra realtà, invece, si propone come facilitatore di un dialogo tra gli attori in gioco che porti alla realizzazione di proposte concrete». Appuntamento, quindi, al prossimo anno…

Articoli correlati
Il rapporto sulla qualità degli outcome clinici di Agenas e Aiop, prevale l’eterogeneità
L’area gravidanza e parto è la sola nella quale sono le strutture di diritto pubblico ad ottenere una valutazione migliore
Agenas: in Italia infermieri e medici di base insufficienti
Nel rapporto di Agenas emergono le difficoltà del sistema tra i tagli imposti dal 2007 fino all'aumento delle risorse degli ultimi anni. L’Italia è al quart’ultimo posto tra i paesi OCSE per il numero di posti a disposizione negli atenei per la laurea in Infermieristica. Hanno un numero di posti più basso solo Messico, Colombia e Lussemburgo
Corruzione in Sanità, sottoscritto protocollo di intesa fra AGENAS e ANAC
Il protocollo ha l’obiettivo di rafforzare la cultura della trasparenza e della legalità nel settore sanitario e di garantire la corretta attuazione e applicazione della normativa in materia di contratti pubblici
In due anni 16 milioni di contagi e oltre 160 mila morti: l’impatto del Covid-19 sul sistema ospedaliero italiano
Per la prima volta, grazie ad una collaborazione tra Istat e Agenas, è stato analizzato l’impatto della pandemia da SARS-CoV-2 sul sistema ospedaliero italiano. Il Rapporto, oltre a descrivere gli effetti sul complesso dei ricoveri attraverso un confronto con i dati pre-pandemia, esamina le caratteristiche salienti dei ricoveri per Covid-19. Ecco i risultati
Contagi Covid 100 volte più alti, picco previsto fra 7-21 giorni
I contagi aumentano vertiginosamente. Rispetto a luglio di un anno fa abbiamo 100 volte in più di casi e ricoveri 5 volte superiori. Per Sebastiani (Cnr) picco fra 7-21 giorni
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Straordinari a 100 euro l’ora e aumenti in Pronto soccorso. I dettagli del decreto Schillaci

Approvato in Consiglio dei Ministri il decreto con le nuove misure che dovrebbero dare un po' di respiro alla sanità italiana. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in accordo con il coll...
di Mario Zimbalo
Salute

Tutti pazzi per il farmaco che fa dimagrire. Aifa: possibili carenze per diabetici e obesi

Promosso dalla scienza come «svolta» contro l'obesità, ma acquistato e osannato da numerosi vip sui social come strategia per dimagrire, ora il farmaco semaglutide rischia di divent...
Covid-19, che fare se...?

Il vaccino anti-Covid-19 può avere effetti collaterali anche se è passato molto tempo?

È una domanda «ritornata in voga» nei giorni scorsi, quando il celebre attore italiano, Jerry Calà, è stato costretto a lasciare il set per un malore che poi si &egrav...