Salute 12 Agosto 2022 12:10

Stanchezza e mal di testa: studio rivela i sintomi principali del Long Covid

Uno studio del Medical College of Georgia ha rilevato quali sono i sintomi più segnalati dai pazienti a più di quattro mesi dal Covid-19. I principali sono stanchezza e mal di testa, seguono dolori muscolari, tosse, alterazioni dell’olfatto e del gusto, febbre, brividi e congestione nasale

Stanchezza e mal di testa: studio rivela i sintomi principali del Long Covid

I sintomi più comuni riportati dai pazienti a più di quattro mesi di distanza dall’infezione Covid-19 sono la stanchezza e il mal di testa. Tra gli altri disturbi del Long Covid ci sono dolori muscolari, tosse, alterazioni dell’olfatto e del gusto, febbre, brividi e congestione nasale. A rilevarli è stato un gruppo di scienziati del Medical College of Georgia negli USA in uno studio pubblicato sulla rivista Brain, Behavior, & Immunity – Health. «Ci sono molti sintomi di cui non sapevamo all’inizio della pandemia, ma ora è chiaro che esiste una sindrome di Long Covid e che molte persone ne sono affette», afferma Elizabeth Rutkowski, neurologo e autore dello studio.

L’affaticamento è il sintomo del Long Covid più segnalato

Lo studio riporta i risultati preliminari dei primi 200 pazienti arruolati nel Covid-19 Neurological and Molecular Prospective Cohort Study in Georgia. I partecipanti sono stati reclutati in media circa 125 giorni dopo essere risultati positivi al Covid-19. Lo studio è stato lanciato all’inizio della pandemia, nel 2020, per esaminare la gravità e la durata dei problemi neurologici legati al Covid-19. L’80% dei primi 200 partecipanti ha riportato sintomi neurologici. L’affaticamento è risultato il sintomo più comune, segnalato dal 68,5%. Segue il mal di testa segnalato dal 66,5% del campione.

Quasi la metà dei pazienti ha riportato un lieve deterioramento cognitivo

Poco più della metà dei soggetti ha riportato cambiamenti nell’olfatto (54,5%) e nel gusto (54%) e quasi la metà dei partecipanti (47%) ha soddisfatto i criteri per un lieve deterioramento cognitivo. Il 30% del campione ha mostrato un vocabolario alterato e il 32% una memoria di lavoro ridotta. Il 21% per cento dei soggetti ha riportato confusione. E l’ipertensione è stata la condizione medica più comune segnalata dai partecipanti successivamente all’infezione da Covid-19. Nessun partecipante ha riferito di aver avuto un ictus, debolezza o incapacità a controllare i muscoli coinvolti nel parlare. Poco frequenti anche i problemi di coordinazione. Il 25% dei pazienti ha riportato depressione e diabete, l’obesità, l’apnea notturna. I primi iscritti allo studio sono in gran parte donne, il 35,5% sono uomini. «I partecipanti neri sono stati generalmente colpiti in modo sproporzionato» affermano gli scienziati.

Long Covid dipende dalla pervasività del virus nell’organismo

Secondo i ricercatori, il motivo per cui Sars-CoV-2 ha un impatto così ampio e duraturo sull’organismo dipenderebbe in parte dalla capacità del virus di attaccarsi all’enzima di conversione dell’angiotensina-2, o ACE2. Gli stessi scienziati, infine, ritengono che i risultati dello studio potrebbero in qualche modo esser distorti, seppur lievemente, dal fatto che i soggetti che hanno aderito potrebbero essere anche quelli che più sono preoccupati di eventuali problemi in corso.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Emicrania: trattamento con monoclonali anti-CGRP riduce gli attacchi in oltre il 90% dei pazienti
Un anno di trattamento con anticorpi monoclonali anti-CGRP fa crollare la frequenza degli attacchi di emicrania nella quasi totalità dei soggetti (91,3%). È il dato emerso da uno studio multicentrico cui hanno partecipato ben 16 centri coordinati dall’IRCCS San Raffaele di Roma e appena pubblicato sulla rivista Journal of Neurology
Long Covid: rischio sovrastimato? Comunità scientifica divisa
Tracy Beth Høeg dell’Università della California, San Francisco, e il suo team di ricerca hanno affermato che c'è una buona probabilità che il Long Covid sia stato sovrastimato. Le conclusioni del loro lavoro hanno sollevato un polverone di polemiche all'interno della comunità scientifica
Long Covid: più vicini a un test del sangue per la diagnosi
I pazienti con Long Covid presentano chiare differenze nella funzione immunitaria e ormonale rispetto alle persone senza sindrome post-infezione. Questo significa che nel plasma potrebbero esserci molecole specifiche in grado di aiutarci a identificare coloro che hanno il Long Covid da chi no
Long Covid: il rischio aumenta quanto più a lungo dura l’infezione
Anche la durata dell'infezione è un importante fattore predittivo del Long Covid, responsabile della persistenza dei sintomi anche dopo settimane e mesi dalla fine della malattia. A dimostrarlo è uno studio italiano
di V.A.
Long Covid: scoperto meccanismo autoimmune dietro complicanze cardiache
Nella metà dei casi, i pazienti ricoverati per Covid-19 con conseguente danno cardiaco soffrono di complicanze al cuore per diversi mesi dopo le dimissioni. Un gruppo di ricercatori Humanitas ha studiato il meccanismo all’origine del fenomeno: una reazione autoimmune che potrebbe spiegare la varietà delle manifestazioni - anche non cardiache – del Long Covid. I risultati pubblicati su Circulation.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...