Salute 28 Gennaio 2021 10:09

Report Gimbe, i casi scendono ancora. Ma sui vaccini i tempi si dilatano

Ultimi effetti del decreto Natale, i casi scendono. Ma Covid non si ferma e in 5 regioni ancora i tassi di occupazione in area medica oltre 40%. Sui vaccini pesano le riduzioni di AstraZeneca e le attese di CureVac

Report Gimbe, i casi scendono ancora. Ma sui vaccini i tempi si dilatano

Continua la scia di riduzione dei nuovi casi della scorsa settimana. Anche nell’intervallo 20-26 gennaio 2021, secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe, dai 97.335 si arriva a 85.358. Scendono anche casi attualmente positivi (482.417 vs 535.524), i ricoveri con sintomi (21.355 vs 22.699) e le terapie intensive (2.372 vs 2.487). Si assiste anche a un lieve calo dei decessi (3.265 vs 3.338).

I dati

In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:

  • Decessi: 3.265 (-2,2%)
  • Terapia intensiva: -115 (-4,6%)
  • Ricoverati con sintomi: -1.344 (-5,9%)
  • Nuovi casi: 85.358 (-12,3%)
  • Casi attualmente positivi: -53.107 (-9,9%)

«Tutte le curve – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – continuano questa settimana la loro lenta discesa, ancora grazie agli effetti del Decreto Natale, destinati tuttavia ad esaurirsi a breve». L’occupazione da parte di pazienti Covid continua a superare in cinque regioni la soglia del 40% in area medica e in sei regioni quella del 30% delle terapie intensive, attestandosi a livello nazionale rispettivamente al 34% e al 28%.

I vaccini, AstraZeneca riduce del 60%

Nel calcolo dei vaccini, oltre ai ritardi Pfizer, si segnalano delle novità da parte di AstraZeneca e CureVac. Secondo Renata Gili, responsabile Gimbe per la Ricerca sui Servizi Sanitari: «AstraZeneca ha comunicato alla Commissione Europea una riduzione della fornitura stimabile fino al 60% nel 1° trimestre, mentre CureVac non potrà consegnare entro marzo le 2,019 milioni di dosi previste dal Piano vaccinale, visto che lo studio di fase 3 è stato avviato solo il 14 dicembre». Di conseguenza, entro il 31 marzo 2021 il nostro Paese dovrebbe disporre di 16,557 milioni di dosi, di cui 8,749 milioni da Pfizer-BioNTech e 1,346 milioni da Moderna e 6,462 milioni da AstraZeneca, anziché i 16,155 milioni previsti dal Piano vaccinale.

«Con queste disponibilità – puntualizza Cartabellotta – solo il 14% della popolazione (circa 8,278 milioni di persone) potrà completare le due dosi del ciclo vaccinale, ma non prima della metà o addirittura della fine di aprile, ovviamente previa autorizzazione condizionata del vaccino di AstraZeneca che potrebbe essere soggetto a limitazioni per i soggetti di età ≥55 anni con conseguente necessità di rivedere le priorità del piano vaccinale. Inoltre, occorrerà una notevole reattività della macchina organizzativa, visto che la maggior parte delle dosi non arriverà prima di metà febbraio».

Dosi a personale non sanitario

Al 27 gennaio hanno completato il ciclo vaccinale con la seconda dose 270.269 persone (0,45% della popolazione italiana), con marcate differenze regionali: dallo 0,16% della Calabria allo 0,70% del Lazio. Ben 350.548 dosi sono state somministrate a “personale non sanitario”, una fascia non prevista dal Piano vaccinale. Questa fascia a beneficiato dunque di quasi un quarto delle dosi finora somministrate con enormi differenze regionali che in certi casi superano il 30%: Provincia Autonoma di Bolzano 34%, Liguria 39%, Lombardia 51%.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Iss: repentino aumento dei contagi, ora 5 Regioni a «rischio alto»
Alla vigilia della scadenza dell'obbligo delle mascherine anche sui trasporti, i nuovi dati del monitoraggio settimanale indicano un aumento repentino dei contagi
Una persona su 8 è ipertesa e non lo sa, nel 15% picchi di pressione di notte
Uno studio dell'Università di Oxford ha rilevato che in alcune persone la pressione sanguigna aumenta pericolosamente di notte ed è per questo che non si arriva correttamente a una diagnosi di ipertensione
Covid, ISS: «Sale l’incidenza, RT stabile. Tre regioni a rischio alto, undici moderato»
L'incidenza settimanale cresce a 699 ogni 100.000 abitanti. L'indice di trasmissibilità si mantiene stabile, in calo l'occupazione delle terapie intensive. I dati principali emersi dalla Cabina di Regia ISS-ministero della salute
Gimbe: lenta discesa dei contagi, campagna vaccinale ferma. Flop quarta dose per gli immunocompromessi
Il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe rileva una lieve riduzione dei nuovi casi. Stabile l’occupazione dei posti letto in area medica e nelle terapie intensive, i decessi tornano sotto quota mille. Cartabellotta: «Con la recente espansione della platea per la quarta dose non basta l’adesione volontaria, ma occorrono strategie di chiamata attiva»
Iss, ricoveri in aumento e Rt mai così alto da fine dicembre
L'ultimo monitoraggio Iss-ministero della Salute mostra un aumento dei ricoveri per Covid e un aumento dell'indice Rt a 1,24
di Redazione
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...