Salute 11 Maggio 2022 18:35

Quarta dose al palo, Anelli (Fnomceo): «Medico torni a essere punto di riferimento»

La quarta dose stenta a decollare. Per il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, solo restituendo al medico le sue competenze è possibile rilanciare il secondo richiamo

di Valentina Arcovio
Quarta dose al palo, Anelli (Fnomceo): «Medico torni a essere punto di riferimento»

La somministrazione della quarta dose, il secondo booster destinato agli ultraottantenni e ai soggetti fragili, stenta a decollare. Per sbloccare la situazione il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, propone di restituire al medico il suo ruolo di «punto di riferimento per fugare i dubbi dei cittadini». Un ritorno alla normalità, come spiega Anelli in un video che verrà diffuso con il prossimo numero di Fnomceo Tg Sanità, per rilanciare il secondo richiamo.

Anelli: «lasciamo al medico il compito di fugare i dubbi dei pazienti»

«I medici registrano difficoltà nella somministrazione della quarta dose – afferma Anelli – e questo è legato a un finalmente sensibile miglioramento dei dati epidemiologici che lasciano intravedere una riduzione netta e significativa, nel giro di qualche settimana, dei numeri della pandemia». Ora, secondo secondo il presidente della Fnomceo, è il momento di tornare alla normalità, anche nelle modalità di somministrazione dei vaccini, in modo che sia il medico a poter fugare, con piena cognizione di causa, i dubbi del suo paziente.

La Fnomceo ribadisce l’importanza della prescrizione da parte del medico

«Superata la fase emergenziale – spiega Anelli – dove avevamo bisogno che tutti i professionisti sanitari collaborassero e dessero una disponibilità per fare la vaccinazione, abbiamo ora la necessità che si torni a una normale erogazione di questi servizi, rispettando le competenze». E aggiunge: «Ribadiamo con forza che le indicazioni previste dalle agenzie regolatorie, sia l’Ema sia l’Aifa, prevedono una prescrizione da parte del medico, la valutazione, sulla base delle patologie, dell’indicazione a sottoporsi al vaccino, nonché la raccolta del consenso informato, che rappresenta la libera scelta da parte del paziente di poter decidere se aderire o meno alla proposta fatta dal medico».

Anelli: «la prescrizione è una diretta esclusiva competenza del medico»

Una posizione consolidata, questa della Fnomceo, riaffermata da Anelli anche durante l’audizione di questa mattina di fronte al Nitag, il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni. «Ricordiamo – ha rappresentato Anelli – che la classificazione ai fini della fornitura prevede per i vaccini antinfluenzali la ricetta ripetibile e per i vaccini anti SARS-CoV-2 la ricetta limitativa. Inutile qui ribadire come la prescrizione sia «una diretta, specifica, esclusiva e non delegabile competenza del medico» che «impegna la sua autonomia e responsabilità» e che «deve far seguito a una diagnosi circostanziata o a un fondato sospetto diagnostico».

La vaccinazione deve avvenire con la supervisione di un medico

Il presidente della Fnomceo ha poi ricordato che «anche nei riassunti delle caratteristiche di prodotto, approvati dalle autorità regolatorie, dei vaccini registrati, e pubblicati sul sito dell’AIFA, è raccomandata la pronta disponibilità di cure e supervisioni mediche adeguate in caso di reazione anafilattica a seguito della somministrazione». E che «la decisione di sottoporre o meno a vaccinazione la persona, sulla base delle indicazioni riportate nelle caratteristiche del prodotto, non può prescindere dalla valutazione delle condizioni di salute del paziente, da effettuarsi da parte del medico nel momento stesso della vaccinazione, anche per escludere potenziali situazioni patologiche intercorrenti».

La Fnomceo ribadisce la la vaccinazione è un atto medico

«È indubbio – ha concluso Anelli – che la prescrizione e la relativa somministrazione di un vaccino si configuri come atto medico, poiché, in quanto tale, esso è esercitabile solo da un medico o da un professionista sanitario all’uopo delegato, ma sempre in presenza del medico stesso. A tal proposito occorre tenere ben distinti e separati gli ambiti di competenza delle diverse professioni e fronteggiare la questione del riassetto dei percorsi formativi relativamente ai diversi ruoli degli operatori sanitari, evitando così che si creino disparità e invasioni di competenze».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Dagli igienisti della SItI una Guida alle buone pratiche vaccinali
La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha presentato il documento "Guida alle buone pratiche vaccinali", con l'obiettivo di promuovere e garantire servizi vaccinali di eccellenza in tutto il territorio nazionale
di V.A.
Il Nobel per la Medicina ai «genitori» dei vaccini a mRNA contro il Covid e non solo
Drew Weissman, 64 anni, e Katalin Karikò, 68 anni, sono i due nuovi vincitori del Nobel per la Medicina 2023. I due scienziati hanno sviluppato la tecnologia che ha permesso, nel giro di pochissimi mesi, di sviluppare i vaccini anti-Covid a mRNA, che hanno salvato milioni di vite umane nel mondo
Covid: alta adesione degli over 60 ai vaccini ridurrebbe fino al 32% i ricoveri, le raccomandazioni nel Calendario per la Vita
Il board del Calendario per la Vita, costituito da diverse società scientifiche, ha redatto delle raccomandazioni per la campagna di vaccinazione anti-Covid per l’autunno-inverno 2023
di V.A.
Covid: pericolo scampato? Non per i pazienti fragili: l’appello di AIP OdV
Le infezioni da Sars-CoV-2, così come le altre malattie virali, rimangono un elemento di allerta. In Italia, infatti, si contano ancora circa 30 morti al giorno per infezioni Sars-CoV-2, molti dei quali fanno parte dei cosiddetti «pazienti fragili» (sono 1 su 5 in Italia)
I vaccini anti-Covid hanno salvato oltre 1 milione di vite in Europa
I vaccini contro Covid-19 hanno salvato almeno 1.004.927 vite in Europa, tra dicembre 2020 e marzo 2023. Lo ha stimato una nuova ricerca presentata al Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive (ECCMID) in corso a Copenaghen, in Danimarca. La stragrande maggioranza delle vite salvate, il 96%, erano individui di 60 anni d'età o più
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Lavoro

Nasce “Elenco Professionisti”, il network digitale di Consulcesi Club dedicato agli specialisti della Sanità

L’obiettivo è aiutare il professionista a migliorare la sua visibilità all’interno della comunità medico-scientifica e facilitare i contatti tra operatori. Simona Gori...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...