Salute 19 Ottobre 2022 15:09

Presentato al Cnel il Fascicolo Sanitario Elettronico della Sanità Militare: «Tecnologia da usare anche in ambito civile»

Riva (Cnel): «Vogliamo esportare questo modello in Europa». Celeste (Cnr): «Fse sarebbe stato molto utile durante la pandemia»

«Abbiamo ospitato al Cnel la realizzazione del progetto, da parte della Sanità Militare, del Fascicolo Sanitario. Credo che sia un evento molto importante perché abbiamo avuto modo di sperimentare come sia elemento fondamentale conoscere le informazioni sanitarie, soprattutto a due anni dall’inizio della pandemia. Credo che sia un’eccellenza della nostra amministrazione e di quella militare». Così Mauro Nori, Segretario Generale Cnel, in occasione della presentazione al Cnel (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro) il Fascicolo Sanitario Elettronico sviluppato dalla Sanità Militare. Una tecnologia che potrebbe risultare estremamente utile anche in ambito civile, date le sue possibili applicazioni nel Servizio sanitario italiano.

Riva (Cnel): «Progetto che va esportato nella società civile»

Secondo Francesco Riva, Consigliere Cnel e moderatore dell’evento, si tratta di «un progetto che va sicuramente esportato nella società civile. Sono stati presenti vari relatori, sia delle Forze Armate, e quindi il Ministero della Difesa, sia di aziende come Telecom, che è stata molto impegnata in questo tipo di attività. Senza dubbio – continua Riva –, noi vogliamo dare una sicurezza ai cittadini italiani, ovvero la possibilità, quando si recano in ospedale, di avere a disposizione la loro cartella elettronica senza dover portare con sé carte e fotocopie di cartelle cliniche. Questo permetterà di intervenire in caso di urgenza ma anche di conoscere i dati sanitari che potranno indirizzare lo Stato verso campagne di prevenzione per i vari tipi di malattia. Come Cnel – spiega –, vorrei dunque portare questo modello in Europa: ne ho già parlato al Parlamento europeo giorni fa. L’Italia è sicuramente molto avanti in questo senso, anche grazie al Generale Sebastiani, capo della Sanità Militare. Alla base di questo percorso c’è senza dubbio la formazione – aggiunge il Consigliere Cnel –. Formazione del personale sanitario, sia medico che non medico, ma anche di tutte le istituzioni, per poter convincere tutti i dipendenti dell’amministrazione a sottoporsi a questo tipo di storia clinica”, conclude Riva.

Celeste (Cnr): «Tecnologia che sarebbe stata molto utile in pandemia»

Una tecnologia che sarebbe stata molto utile nel corso della pandemia da Covid-19: «Ciò che abbiamo illustrato oggi – spiega Giuseppe Celeste, ricercatore del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) – è figlio, in un certo senso, di alcuni pilot che abbiamo utilizzato durante la pandemia. Tant’è che ci sono state occasioni, quando all’epoca non avevamo mezzi sufficienti per prendere in carico l’intera popolazione, in cui ci hanno permesso di dare alcuni servizi in emergenza. Certo, avessimo avuto questa tecnologia all’epoca, ci avrebbe sicuramente consentito di essere molto più incisivi su tutti i territori e, principalmente, di evitare l’affollamento nei centri di pronto soccorso», conclude Celeste.

Il convegno

Al convegno “Il fascicolo sanitario elettronico: aspetti di sinergia tra la Sanità Militare e la Sanità Civile”, moderato da Francesco Riva (Consigliere Cnel), sono intervenuti Tiziano Treu (Presidente CNEL), Mauro Nori (Segretario Generale Cnel), Nicola Sebastiani (Tenente Generale Ispettore Generale della Sanità Militare, Stato Maggiore della Difesa), Stefano Palomba (Colonnello Ispettorato Generale della Sanità Militare), Roberto Basili (Università Tor Vergata), Giuseppe Celeste (ingegnere e ricercatore Cnr) e Massimo Mancini (ingegnere Enterprise TIM).

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Medici e cittadini contro la deriva del Ssn: manifestazioni il 15 giugno nelle piazze e sciopero in vista
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva […]
SSN, Camera approva mozioni. Quartini (M5S): «Investire almeno il 10% della spesa sanitaria in prevenzione»
Il capogruppo pentastellato in commissione Affari sociali boccia le politiche sulla sanità del governo Meloni: «Continua definanziamento, almeno 8% del PIL vada a spesa sanitaria». E contesta il numero chiuso a Medicina
Sanità, Cittadini (Aiop): «SSN pilastro fondamentale, Governo lo tuteli»
Secondo la presidente Aiop Cittadini «oltre ai problemi strutturali che affliggono il sistema da anni, la pandemia, la guerra russo-ucraina e la crisi energetica stanno mettendo in grande difficoltà il SSN e più volte abbiamo evidenziato il pericolo che si debba ricorrere al blocco delle prestazioni sanitarie a causa del caro bollette e di una crisi che investe a catena l’intero indotto del settore»
Oltre il 37% dei medici è pronto a lasciare il SSN per lavorare a gettone
Circa 4 medici su 10 sono pronti a lasciare il posto fisso in ospedale per lavorare come gettonisti. È il risultato emerso da un sondaggio flash proposto dalla Federazione CIMO-FESMED ad un campione di 1000 medici. Si rischia di dover celebrare presto il funerale del nostro Servizio sanitario nazionale
di Redazione
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...