Salute 6 Novembre 2020 17:15

Nuova variante del Covid da visoni a uomo in Danimarca? Grasselli (FVM): «Situazione da monitorare»

Il Presidente della Federazione Veterinari e Medici spiega a Sanità Informazione cosa sta succedendo in Danimarca: «I virus mutano per resistere agli anticorpi. È quel che succede ogni anno con l’influenza stagionale. Il vaccino? Non dovrebbe essere un problema»

Nuova variante del Covid da visoni a uomo in Danimarca? Grasselli (FVM): «Situazione da monitorare»

Il SARS-CoV-2 ha fatto un nuovo salto di specie con i casi di Covid tra i visoni in Danimarca (le istituzioni danesi hanno deciso di abbatterli tutti, circa 17 milioni)? La nuova variante del virus può essere un pericolo per gli uomini? E una volta arrivati ad un vaccino, questo sarà efficace anche contro questa ed eventuali altri varianti? Lo abbiamo chiesto ad Aldo Grasselli, Presidente della Federazione Veterinari e Medici (FVM).

Presidente Grasselli, cosa sta succedendo in Danimarca?

«Sappiamo ciò che è uscito sugli organi di stampa in questi giorni e di cui hanno preso atto anche dalle istituzioni danesi. In sostanza, in Danimarca esiste un fiorente allevamento di visoni per via di una tradizione molto consolidata. Stiamo parlando di milioni di visoni. Questo tipo di attività comporta una forte concentrazione di animali all’interno degli allevamenti e, conseguentemente, maggiori possibilità per i virus di diffondersi tra gli animali presenti una volta entrati. Il SARS-CoV-2 è dunque entrato ed è riuscito a provocare una infezione alla quale i visoni hanno risposto con una reazione immunitaria. Tra gli animali infetti si è innescata quindi una reazione anticorpale che probabilmente ha esercitato una pressione selettiva sul virus che, per sopravvivere agli anticorpi, ha cominciato a mutare. Questo ha reso possibile la selezione di una popolazione di virus dotata di qualche variante protettiva. Si tratta di un fenomeno che conosciamo già nell’influenza umana: ogni anno ci sono varianti e noi sappiamo già che il virus dell’influenza del prossimo anno probabilmente si presenterà con caratteristiche leggermente diverse».

Quali sono i rischi per l’uomo?

«Da quello che risulta dai comunicati ufficiali il virus che aveva contagiato i visoni modificandosi ha poi infettato alcune persone che lavorano nell’allevamento. È un aspetto importante che riguarda l’interfaccia uomo-animale che dobbiamo tenere in grande considerazione e non va assolutamente sottovalutato, la letteratura scientifica potrà darci le risposte che cerchiamo solo tra qualche mese. Le istituzioni danesi, giustamente, hanno applicato misure molto rigorose per isolare ed estinguere i focolai e si sono preoccupate della possibilità di una minor efficacia dei vaccini che si stanno predisponendo contro il SARS-CoV-2. Al momento non ci sono conferme ma non possiamo escluderlo a priori, tuttavia è molto probabile che, una volta conosciute le tecniche per produrre i vaccini contro il SARS-CoV-2, si potranno realizzare vaccini anche contro le varianti che dovessero comparire».

Cosa si deve fare, al momento, per limitare i rischi?

«La nostra preoccupazione attuale è quella di assicurarci che gli animali non vengano infettati e vengano messi in condizione di non infettare ulteriormente gli uomini. Dobbiamo avere piena conoscenza della consistenza degli allevamenti, della movimentazione eventuale di animali allevati o importati e mantenere un monitoraggio costante delle loro condizioni di salute anche mediante tamponi e indagini sierologiche sui visoni per sapere se hanno avuto altri contatti con il virus e fare in modo che, se si dovessero infettare, si possa estinguere immediatamente il focolaio affinché il virus non si replichi».

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Covid: spray nasale con anticorpi protegge da infezione. Gli scienziati: “Approccio utile contro nuove varianti e in futuro anche contro altri virus”
I ricercatori del Karolinska Institutet, in Svezia, hanno dimostrato che lo spray nasale anti-Covid sviluppato, a base di anticorpi IgA, può offrire protezione dall'infezione. O almeno così è stato nei topi su cui è stato testato, come riportato da uno studio pubblicato su PNAS. I risultati aprono la strada a una nuova strategia per proteggere le persone ad alto rischio a causa delle diverse varianti del virus Sars-CoV-2 e possibilmente anche da altre infezioni
Fiaso: Covid ancora in calo, ma preoccupa l’influenza
Si conferma in calo l’indice dei ricoveri Covid. La rilevazione degli ospedali sentinella aderenti a Fiaso fa registrare un complessivo -16% nell’ultima settimana del 2023. Secondo l'ultima rilevazione Fiaso i virus influenzali stanno avendo un impatto in termini assoluti maggiore sugli ospedali
di V.A.
Covid: le varianti sono emerse in risposta al comportamento umano
Le varianti del virus Sars-CoV-2 potrebbero essere emerse a causa di comportamenti umani, come il lockdown o le misure di isolamento, le stesse previste per arginare la diffusione dei contagi. Queste sono le conclusioni di uno studio coordinato dall’Università di Nagoya e pubblicato sulla rivista Nature Communications. Utilizzando la tecnologia dell’intelligenza artificiale e la modellazione matematica […]
Covid: in commercio terapie di dubbia sicurezza ed efficacia
Ci sono la bellezza di 38 aziende che hanno messo in commercio presunti trattamenti a base di cellule staminali e di esosomi (vescicole extracellulari) per la prevenzione e il trattamento del Covid-19
Covid: alta adesione degli over 60 ai vaccini ridurrebbe fino al 32% i ricoveri, le raccomandazioni nel Calendario per la Vita
Il board del Calendario per la Vita, costituito da diverse società scientifiche, ha redatto delle raccomandazioni per la campagna di vaccinazione anti-Covid per l’autunno-inverno 2023
di V.A.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...