Salute 24 Novembre 2021 17:12

Medicina estetica, con i fili di trazione lifting non chirurgico e risultati garantiti? Cosa dice l’esperto

Domenico Centofanti, vicepresidente SIME, analizza l’ultima moda in ambito estetico: costi, benefici ed effetti collaterali: «Terapia efficace e poco invasiva, con ridotti rischi di complicanze. Indicata per pazienti con un grado di lassità cutanea lieve e anche per chi ha già fatto botox e filler»

di Federica Bosco

Dopo il botox e il filler oggi sono sempre di più le donne che scelgono di fermare il tempo con i fili di trazione, una soluzione poco invasiva, con rischi ridotti e costi contenuti. Siamo davvero ad una svolta e ad una nuova frontiera dell’eterna giovinezza a portata di tutti? Per Domenico Centofanti, vicepresidente SIME (Società italiana di medicina estetica), medico chirurgo specializzato in medicina estetica presso l’ambulatorio di medicina estetica dell’Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina a Roma, si tratta di un eccellente compromesso tra le procedure chirurgiche e quelle non invasive sulle aree che richiedono un maggior sostegno ed una maggior trazione.

Dottore siamo davvero arrivati ad una svolta?

«Negli ultimi anni la domanda di ringiovanimento del viso è fortemente cresciuta, la richiesta ha interessato tutte le fasce socioeconomiche e tutte le età. La richiesta è indirizzata verso terapie che siano efficaci, poco invasive, con minimo down time e con ridotti rischi di complicanze. Non solo, è aumentata l’aspettativa delle pazienti».

Uno scenario che richiede una particolare preparazione …

«È vero, anche perché si sono ampliate le proposte terapeutiche nelle mani del medico estetico che deve fare una corretta selezione. La scelta delle soluzioni migliori possibili per il singolo caso presuppone la conoscenza da parte del medico dei fenomeni correlati al processo di invecchiamento».

Quindi in base al tipo di pelle il medico deve trovare la soluzione più opportuna?

«Esattamente. Tra le metodologie non chirurgiche di ringiovanimento del volto ci sono diverse soluzioni: filler, tossina botulinica, peeling, laser, plasma ricco di piastrine PRP, radiofrequenza e i fili di trazione e/o di biostimolazione. Questi ultimi sono di varie tipologie, per molteplici esigenze, in base alle caratteristiche della paziente. Sono impiantati nel derma e classificati in base alla modalità di azione, al tipo di materiale, al fissaggio e alla struttura superficiale del filo».

Anche in questo caso, dunque, la scelta deve tenere conto di molte variabili…

«Certamente, a cominciare dai fili. Infatti, negli ultimi anni, sono stati sviluppati dei fili completamente riassorbibili e con un effetto temporaneo. Tra questi i più utilizzati sono quelli in polidiossanone (PDO)».

Di cosa si tratta?

«Il polidiossanone chimicamente è un polimero, il riassorbimento avviene per idrolisi (inizia dopo 10-15 gg e si completa in circa 180 gg). È un materiale sicuro, efficace, versatile, già usato in chirurgia da oltre 30 anni, in cardiochirurgia pediatrica, in chirurgia oftalmologica, caratterizzato da robustezza e resistenza alla trazione, regolarità del calibro e scorrevolezza, maneggevolezza e ottima tollerabilità biologica. I fili di polidiossanone sono essenzialmente di due tipi: lisci e da trazione».

Come vengono posizionati?

«I primi, grazie a un ago, si collocano nel derma medio, a formare una rete a incastro nelle aree di applicazione, variano in lunghezza e diametro. I secondi, detti anche barbed, cog o spinati, sono posizionati, grazie a un ago o a una cannula, nel derma medio profondo e possiedono delle piccole barbe o punte su tutta la loro lunghezza, che si agganciano ai tessuti quando vengono inseriti nella pelle e li sollevano esercitando una leggera trazione. A seconda della direzione delle punte, il filo viene classificato come unidirezionale, bidirezionale o multidirezionale».

Ha parlato di cannula e di ago, che differenza c’è?

«La cannula è più sicura rispetto all’ago perché non danneggia i vasi sanguigni e i nervi. Una volta inseriti, risultano completamente invisibili e impalpabili».

Come agiscono?

«Il meccanismo d’azione, nel caso dei fili lisci e da trazione, è sia meccanico che chimico, si hanno, rispettivamente, una deformazione della matrice extracellulare e la neoformazione di fibre di collagene e di elastina, la neo-angiogenesi e l’attivazione del metabolismo nelle aree limitrofe. Nel caso dei fili da trazione si ha anche un supporto fisico, cioè un effetto di sostegno liftante perché, come detto, le spine si impigliano/aggrappano ai tessuti e tirano la pelle ptosica. Tutto questo si traduce in un miglioramento dell’idratazione, della visco-elasticità e della compattezza cutanee».

Gli effetti sono immediati?

«Il miglioramento a breve termine è probabilmente il risultato dell’edema locale e dell’infiammazione, piuttosto che del cambiamento strutturale, ma c’è da dire che con i fili da trazione si nota subito un miglioramento, l’effetto è comunque progressivo e naturale e dopo circa 4 settimane sarà completo, si avrà un effetto lisciante della trama, delle rugosità e riduzione della profondità delle piccole rughe. Si ha quindi un ringiovanimento cutaneo nel caso dei fili lisci e di “lifting non chirurgico” con i fili da trazione».

Il post-intervento è doloroso?

«Una volta inseriti i fili di trazione si raccomanda di evitare il make-up nelle 24 ore successive, i massaggi nelle aree trattate per almeno una-due settimane, i trattamenti con fonti di calore sulle zone interessate per almeno 3-4 settimane, così come l’applicazione del ghiaccio, l’esposizione alla luce solare diretta o l’uso di lettini abbronzanti per circa 2 settimane».

Quali sono i possibili effetti collaterali?

«Possibili complicazioni sono l’edema, il filo che viene in superficie, gli ematomi, dolore e gonfiore. Fortunatamente si tratta di disturbi che si risolvono presto, senza sequele».

Ci sono soggetti a cui è sconsigliata questa tecnica?

«Il limite principale è la pelle troppo spessa e pesante, il risultato sarà insoddisfacente. Come per tutte le procedure di medicina estetica, il successo terapeutico è determinato dalla corretta selezione della paziente. Per il lifting non chirurgico con fili, i pazienti dovrebbero avere un grado di lassità cutanea lieve, viceversa non sono pazienti candidabili a questa procedura. È importante sottolineare che non ci sono controindicazioni e, se l’area è già stata trattata con altre tecniche di medicina estetica, i fili si possono comunque integrare».

Quanti devono essere i fili impiantati per avere un effetto duraturo?

«Si procede con due e multipli di due per dare sempre un effetto simmetrico al volto. Sarà il medico a decidere in base alla pelle della paziente quanti devono essere utilizzati, di conseguenza anche i costi variano: si aggirano sui 150 euro a filo per la trazione e 20 euro cadauno per quelli di biostimolazione».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Dormire poco prima di un intervento chirurgico aumenta il dolore nel post
Non dormire a sufficienza prima di un intervento chirurgico è un evento molto comune, ma può aumentare il dolore post-operatorio. Lo rivela uno studio condotto su topi, presentato al meeting della Society for Neuroscience a Washington DC
Diabete. Fand ai medici di famiglia: “Applicare la Nota 100 di Aifa”
I diabetologi denunciano la “mancata applicazione di quanto previsto in materia di compilazione del Piano Terapeutico da parte dei medici di medicina generale sul territorio sta provocando disagi ai pazienti” e invitano Fimmg e Simg a vigilare sui propri iscritti
di Redazione Sics
L’Intelligenza artificiale conquista l’Healthcare: cresce l’impiego in ricerca, diagnosi e cura
In occasione della Milano digital Week confronto tra protagonisti di design, Ai e digitale sull’impiego in sanità. Dalle app che dialogano con i pazienti, ai software che fanno interagire le strutture sanitarie, ma resta aperto il quesito sul consenso dei dati
Scandalo ginnastica ritmica. L’esperto: «La dieta degli atleti sia elaborata insieme al nutrizionista»
A parlare è il dott. Emilio Buono, nutrizionista sportivo di campioni d’élite e formatore professionale. Dal 1° novembre online il nuovo corso Consulcesi sul tema della nutrizione nello sport
Scandalo ginnastica ritmica, il monito dei medici: «Non sottovalutare i rischi della triade dell’atleta»
Gli specialisti di Medicina dello sport dell'Auxologico Irccs invitano genitori e tecnici a non sottovalutare magrezza, amenorrea e osteoporosi che possono creare danni immediati e a lungo termine oltre ai traumi psicologici che possono provocare anoressia e bulimia
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

In Italia quasi 1,5 milioni di italiani con demenza. Nel mondo nessuna diagnosi per il 75%

In occasione del XIII Mese Mondiale di settembre Federazione Alzheimer Italia e Alzheimer’s Disease International lanciano un appello per aumentare la consapevolezza sulla demenza e combattere l...
Salute

Automedicazione: dall’Enterogermina al Daflon, ecco i prodotti più venduti in farmacia

I dati Pharma Data Factory (PDF): nell’ultimo anno mobile (agosto 2023-settembre 2024) il mercato dei farmaci per l’autocura è stabile (-1%), anche se con prezzi in lieve aumento (+...
Prevenzione

Medici di medicina generale, igienisti e pediatri assieme contro il virus respiratorio sincinziale

Il Board del Calendario per la Vita accoglie con soddisfazione la possibilità di offrire a carico del Ssn, come annunciato dalla Capo Dipartimento Prevenzione del Ministero, l'anticorpo monoclo...