Salute 15 Novembre 2021 15:21

Chirurgia plastica ed estetica, D’Andrea (Sicpre): «Nuova frontiera Medicina Rigenerativa»

«Oltre alla chirurgia plastica, il suo uso si è esteso con successo anche alla medicina Estetica per correggere rughe, lassità dei tessuti del viso e del corpo, perdite di volumi, sempre che gli interventi siano effettuati da mani esperte» dichiara il Presidente SICPRE

Chirurgia plastica ed estetica, D’Andrea (Sicpre): «Nuova frontiera Medicina Rigenerativa»

La Medicina Rigenerativa è una branca interdisciplinare e relativamente recente della Medicina moderna che si basa sulla cellula, unità fondamentale tissutale, utilizzata come vettore di riparazione e rigenerazione dei tessuti.  Avvalendosi della combinazione di più approcci tecnologici, agisce ripristinando le funzionalità fisiologiche compromesse da varie cause quali difetti congeniti, malattie, traumi o invecchiamento.

«Rispetto agli approcci più tradizionali – dichiara il Prof. Francesco D’Andrea, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Plastica ed Estetica del Policlinico Federico II di Napoli, Presidente SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica), e tra i primi ad aver sperimentato la Medicina Rigenerativa – i vantaggi di questa nuova branca della Medicina sono rappresentati da una procedura mini-invasiva eseguibile in un semplice ambulatorio chirurgico. Le tecnologie oggi disponibili consentono di standardizzare le disgregazioni di tessuti, siano essi solidi o semi-solidi, conferendo al clinico un nuovo potenziale. La Medicina Rigenerativa può cambiare sostanzialmente l’approccio alla cura rivolgendo lo sguardo alla Medicina di Precisione tanto agognata».

Medicina Rigenerativa e Chirurgia Plastica

La Medicina Rigenerativa trova le sue applicazioni nella cura delle ulcere vascolari e da piede diabetico, nella cura delle ferite difficili anche post-chirurgiche, in ortopedia. Ma anche nella Chirurgia plastica ricostruttiva con il lipofilling, intervento che prevede il trapianto di grasso, con il duplice scopo di riempire e rigenerare i tessuti sfruttando la presenza di cellule mesenchimali in grado di generare nuovo tessuto dove richiesto. «Sulla base di questi principi – spiega D’Andrea, tra i primi a fare ricerca sul lipofilling a livello internazionale -, oggi questo nuovo approccio trova largo impiego nella correzione di patologia come la ricostruzione mammaria dopo il tumore o le deformità post-traumatiche. Per la sua capacità rigenerante, il suo uso si è esteso con successo alla terapia dell’invecchiamento dei tessuti e, quindi, anche in estetica medica, da sola o a completamento di procedure di chirurgia estetica, rappresentando una nuova frontiera per correggere rughe, lassità dei tessuti del viso e del corpo, perdite di volumi, sempre che sia effettuata da mani esperte».

Medicina  Rigenerativa e Chirurgia Estetica

Nell’ambito della Chirurgia Estetica, esistono diverse procedure mininvasive di Medicina Rigenerativa che rispondono a diverse esigenze. «Queste procedure – spiega D’Andrea – si basano sul prelievo di un microframmento di pelle da zone nascoste che, dopo opportune disgregazioni meccaniche, viene combinato con acido ialuronico ed iniettato così da favorire la “restitutio ad integrum” che tanto viene perseguita. Nel campo della Medicina Estetica, attraverso un prelievo minimo e mininvasivo di tessuto sano, riusciamo a donare nuovo splendore non solo al volto e al décolleté, o intervenendo su rughe d’espressione o inestetismi vari, ma intervenendo anche su esiti cicatriziali da traumi o da acne. In tutti questi ultimi casi stiamo approcciando di veicolare la sospensione cellulare nobilitando il certamente più conosciuto e forse inflazionato acido ialuronico ottenendo, quindi, un trattamento estetico dagli effetti non solo meccanici, ma allo stesso tempo curativo».

Affidarsi a mani esperte per non correre rischi

Oggi la Medicina rigenerativa rappresenta una vera rivoluzione che non tutti possono offrire. D’Andrea raccomanda di affidarsi sempre a chi non promette miracoli, ma, in maniera chiara, illustra rischi e benefici. «Rivolgersi esclusivamente a specialisti in chirurgia plastica, in particolar modo per queste procedure che sono altamente specialistiche e che presuppongono una altissima professionalità, è fondamentale per non correre rischi. La lacuna normativa che in Italia consente a qualsiasi laureato in Medicina di fare tutto ha visto proliferare negli anni improvvisati del settore con danni consequenziali a carico dei cittadini. Per essere sicuri, – conclude D’Andrea – consiglio di consultare l’elenco dell’Ordine dei Medici e della Società Scientifica di riferimento (SICPRE), e diffidare di chi si propone chirurgo estetico senza specificare la specializzazione».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Medicina estetica, come evitare che “l’operazione bellezza” diventi un boomerang
D’Andrea (Federico II): «Formazione specifica del professionista è una skill necessaria. Chirurgia in regime ambulatoriale? Solo se rispettati tutti gli standard»
Chirurgia plastica, D’Andrea: «Il Covid non deve penalizzare la formazione dei futuri chirurghi»
«Giusto essere previdenti, ma non si può privilegiare l'assistenza dei contagiati Covid a danno della prevenzione e della formazione dei futuri medici» dichiara il Presidente Nazionale del Collegio dei Professori dei Chirurghi Plastici Italiani
Bra Day 2021, D’Andrea (SICPRE): «Ricostruzione del seno tappa fondamentale per guarigione»
Nella giornata del 20 ottobre si terranno visite gratuite in tutte le Breast Unit d’Italia rivolte alle donne con tumore alla mammella che devono sottoporsi all’intervento o che lo hanno già eseguito
Chirurgia plastica, D’Andrea (Sicpre): «Con estate boom di interventi di ristrutturazione corporea per i maschi»
Il Presidente della Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica mette in guardia dai pericoli del sole: «Attenzione ai raggi UV, il melanoma colpisce sempre più giovani»
SICPRE, levata di scudi contro la chirurgia plastica low cost: «A rischio la vita dei pazienti»
D’Andrea (Sicpre) contro la chirurgia low cost: «Difendiamo la professionalità dello specialista e tuteliamo la salute del paziente». Smentita la credenza secondo cui i vaccini provocano effetti indesiderati su chi fa trattamenti di medicina plastica ed estetica
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...