Salute 30 Gennaio 2024 11:04

L’olio evo contrasta diabete, ipertensione e sindrome metabolica

L’olio extravergine di oliva (Evo) gioca un ruolo chiave nel contrastare l’insorgenza delle patologie cronico-degenerative non trasmissibili come il diabete mellito, l’ipertensione arteriosa, la sindrome metabolica, i tumori, le malattie a carico del sistema nervoso e la malattia renale cronica. Lo confermano le ricerche condotte e in corso all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata

di V.A.
L’olio evo contrasta diabete, ipertensione e sindrome metabolica

Numerosissime sono le evidenze scientifiche e gli studi clinici che hanno dimostrato il ruolo benefico della dieta mediterranea in cui l‘olio extravergine di oliva (Evo) occupa il posto d’onore nel contrastare l’insorgenza delle patologie cronico-degenerative non trasmissibili come il diabete mellito, l’ipertensione arteriosa, la sindrome metabolica, i tumori, le malattie a carico del sistema nervoso e la malattia renale cronica. Lo confermano anche le ricerche condotte e in corso all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

Nell’olio anche potenti sostanze anti-tumorali

Un consumo quotidiano di olio Evo, come principale condimento, riduce il rischio cardiovascolare, migliora il metabolismo glucidico e lipidico, aiuta il controllo della pressione arteriosa e riduce lo stato infiammatorio e lo stress ossidativo, con questi ultimi che sono fattori implicati nel processo di invecchiamento. Un recente studio in vitro condotto presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata ha valutato la capacità antiproliferativa degli estratti di foglie di ulivo, mediante l’utilizzo dello strumento ‘Incucyte S3 Live-Cell Analysis System’ (Incucyte), che rende possibile l’analisi del comportamento cellulare in tempo reale. Lo studio ha confermato la possibile azione anti-tumorale esercitata dai composti minori polari dell’olio Evo anche su questa linea cellulare mai precedentemente studiata in letteratura.

Allo studio gli effetti di un derivato dell’olio d0oliva sulla sindrome metabolica

Un ulteriore studio, attualmente in corso presso il Policlinico Tor Vergata e condotto dal team coordinato da Annalisa Noce, professore associato di Nefrologia all’Università di Tor Vergata, sta valutando inoltre gli effetti della combinazione della somministrazione di una dieta mediterranea personalizzata con l’assunzione di un alimento a fini medici speciali a base di micro composito palmitoiletanolamide-rutina ed idrossitirosolo (un derivato dell’olio di oliva) in una popolazione di pazienti affetti da sindrome metabolica. “I dati preliminari mettono in luce l’effetto benefico dell’alimento a fini medici speciali testato, in associazione con una dieta mediterranea personalizzata, nonché l’assenza di effetti collaterali“, spiega Noce.

Possibile contrastare l’insorgenza e la progressione di malattie croniche-degenerative

“Tali dati sono supportati dal trend di riduzione del colesterolo totale, del colesterolo LDL e dei trigliceridi, da una riduzione significativa della proteina C-reattiva (PCR) e della velocità di eritrosedimentazione (VES), entrambi indici infiammatori, e da una riduzione significativa del peso corporeo, dell’indice di massa corporea, della percentuale di massa grassa e della circonferenza vita, in confronto ai parametri ottenuti nel periodo di assunzione del placebo”, evidenzia Noce. “In combinazione ad uno stile di vita corretto  caratterizzato da un regime alimentare salutistico e da una costante attività fisica, sembrerebbe quindi possibile contrastare l’insorgenza e la progressione delle patologie cronico-degenerative non trasmissibili”, conclude.

 

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