Salute 14 Settembre 2020 11:32

Influenza, in aumento copertura vaccinale ma l’Italia è ancora lontana dagli obiettivi Oms

Nella campagna 2019-20 si è arrivati al 16,8%. Gli esperti raccomandano il vaccino per l’inverno, sopratutto a over 65 e persone a rischio. Preoccupa la co-circolazione con Sars-CoV-2

Influenza, in aumento copertura vaccinale ma l’Italia è ancora lontana dagli obiettivi Oms

Si conferma il trend in aumento per le coperture vaccinali. Nella stagione 2019/2020 i dati mostrano la vaccinazione antinfluenzale passare dal 15,8% della stagione precedente al 16,8%. Specie negli anziani, il Ministero della Salute ha rilevato un aumento costante a partire dall’annata 2015/16: sono stati il 54,6% gli anziani che hanno aderito alla vaccinazione.

L’aumento maggiore si registra in Sicilia, dove da 16% si è passati a 18,1%. Seguita da Molise e Friuli Venezia Giulia. Ancora il Molise a registrare la percentuale più alta di copertura sulla popolazione anziana, 65,4%. Sopra il 60% ci sono anche Friuli Venezia Giulia, Campania, Umbria, Basilicata e Calabria.

SARS-COV-2 E INFLUENZA, RISCHIO DI CO-CIRCOLAZIONE

Non è ancora raggiunta, tuttavia, la soglia indicata dall’Organizzazione mondiale della Sanità e dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale, che punta al 75% come obiettivo minimo perseguibile e al 95% come obiettivo ottimale per persone a rischio e over 65. Nell’attuale situazione epidemiologica, con la circolazione di Sars-CoV-2, è importante che chi rientra nelle categorie a rischio si vaccini. Non è lontana la possibilità di una co-circolazione tra Covid-19 e influenza nei mesi invernali, che renderebbe la diagnosi ancora più complessa per i professionisti sanitari. Il vaccino potrebbe essere un’arma per proteggersi da uno dei due e ridurre gli accessi al pronto soccorso e ai laboratori per i tamponi.

La campagna 2020-21 offre la possibilità di vaccinazione gratuita anche nella fascia 60-64 anni. È inoltre raccomandata agli operatori sanitari e socio-sanitari e agli anziani che vivono in strutture residenziali o a lunga degenza. In attesa che una legge ne confermi l’obbligatorietà. Dal Ministero è intanto arrivata la raccomandazione di anticipare la campagna all’inizio di ottobre e di offrire il vaccino anche ai ritardatari.

 

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