Salute 6 Aprile 2020 10:42

Coronavirus, Consulcesi dona un milione di euro: «Tablet per comunicazione famiglie-malati e Dpi per medici e infermieri»

Il Presidente Massimo Tortorella: «Siamo nati per stare al fianco degli operatori sanitari e nella nostra storia la missione è stata difenderli con le battaglie legali. Ora li sosteniamo con mascherine, tute, ventilatori, respiratori ma pensiamo anche ai loro pazienti e non lasciarli solo dando la possibilità di restare in contatto con i loro tablet grazie alla tecnologia»

Coronavirus, Consulcesi dona un milione di euro: «Tablet per comunicazione famiglie-malati e Dpi per medici e infermieri»

Diecimila tute, 243 Tablet, 75mila mascherine FF2 e FF3, 55 ventilatori oltre a piattaforme di formazione e comunicazione per medici e operatori sanitari, utilizzabili anche dai pazienti per tenersi in contatto con i loro cari, con un investimento totale di un milione di euro. È questa la prova tangibile dell’impegno di Consulcesi messo in campo per aiutare gli operatori sanitari a contrastare l’emergenza globale da Coronavirus. Una presa di responsabilità che nasce dall’idea di restituire a chi ha gli ha dato fiducia e permesso, negli anni, di diventare il principale network legale e di formazione per medici e operatori sanitari con oltre 120 mila camici bianchi.

«Consulcesi è nata per stare al fianco degli operatori sanitari ed oggi più che mai è un nostro preciso dovere fare tutto quello nelle nostre possibilità per supportarli – afferma il Presidente Massimo Tortorella – In questo momento storico difficile medici e operatori sanitari stanno pagando il prezzo più alto. Il nostro contributo vuole essere un aiuto concreto laddove c’è più bisogno, sul luogo di lavoro dove mancano mascherine, tute e dispositivi di protezione per chi con sacrificio, impegno, professionalità e abnegazione ci farà uscire da questa situazione. In più doniamo alle strutture anche dei tablet in modo tale da poter consentire ai pazienti di comunicare con i loro familiari. Spesso si tratta di persone anziane, con poco familiarità con gli strumenti tecnologici che tutti noi utilizziamo in questo periodo per comunicare. A tal proposito lanceremo anche un corso di alfabetizzazione digitale».

LEGGI ANCHE: EMERGENZA CORONAVIRUS, PICCO DELLA FORMAZIONE A DISTANZA: + 40%. BURNOUT IL CORSO PIÙ SEGUITO

La cospicua donazione di Consulcesi è stata suddivisa sulla base di un criterio di necessità: fornire i dispositivi che mancano maggiormente alle strutture ospedaliere e distribuire territorialmente strumenti sulla base di richieste on demand. Queste le strutture beneficiarie della donazione: Ospedale San Matteo Pavia; Ospedale Regionale di Locarno; Nuovo Ospedale Fiera a Milano; Nuovo Ospedale nelle Marche; Ordine Medici Bergamo; Federazione Italiana Medici Medicina Generale; Segretariato Italiano Giovani Medici; Sanità di Frontiera Onlus; Federfarma Roma; diversi comuni e Ospedali zone Ticino e Chiasso; Ordine Medici di Roma; Federfarma Torino; FNOPI (Infermieri).

Oltre a fornire dispositivi di sicurezza (dpi), Consulcesi in questa fase emergenziale sta anche portando avanti progetti formativi riservati ai professionisti sanitari ma anche al grande pubblico. È in stampa un libro, a cui seguirà un Docufilm, che attraverso gli autorevoli contributi dei maggiori esperti, fotografa l’attuale situazione e approfondisce gli aspetti scientifici e psicologici della diffusione del virus. Un progetto dunque formativo ed informativo.

«La formazione rappresenta l’arma più potente nel lungo periodo tra gli operatori sanitari per aggiornare le proprie conoscenze, rispondendo all’obbligo Ecm, ma anche per creare dei protocolli sanitari a livello nazionale ed internazionale. In questa direzione – ricorda Tortorella – va il Docufilm formativo “Covid-19 – il virus della Paura” che, avvalendosi della forza comunicativa del cinema e delle più avanzate tecnologie, oltre che del supporto scientifico dei principali esperti mondiali e delle più importanti istituzioni sanitarie, analizzerà anche il fenomeno delle psicosi alimentato anche da teorie complottiste e fake news».

 

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