Salute 2 Aprile 2020 10:00

Convalescenza post Covid-19, come fare per riprendersi pienamente?

Ideati ad Ancona i Protocolli di Educazione terapeutica dedicati alle persone in fase di recupero post-infezione, con il patrocinio della Simfer, la società scientifica dei fisiatri italiani

Sono stato dimesso dall’ospedale, eppure continuo a sentirmi debole e mi affatico facilmente. Cosa posso fare? Una domanda che sempre più persone si pongono, visto che il numero dei guariti da Covid-19 aumenta di giorno in giorno. Ma anche una volta debellato il virus, nei soggetti in fase di remissione possono persistere sintomi quali dispnea (respirazione faticosa) per sforzi modesti, facile faticabilità, vertigini e instabilità posturale, dolore, ansia e, più in generale, una severa sindrome da decondizionamento, tipica del riposo prolungato a letto dopo malattie acute.

Per questo un gruppo di medici e fisioterapisti della Clinica di Neuroriabilitazione, coordinati da Maria Gabriella Ceravolo, professore ordinario di Medicina fisica e riabilitativa all’Università Politecnica delle Marche, e da Marianna Capecci, direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina fisica e riabilitativa della medesima università, hanno promosso un progetto di educazione terapeutica dedicato alle persone in convalescenza dopo un ricovero per infezione da COVID-19.

Il progetto gode del patrocinio di Simfer, la Società italiana di Medicina fisica e riabilitativa, a cui fanno capo i medici fisiatri del nostro paese.

LEGGI ANCHE: TAMPONI E TEST SUGLI ANTICORPI, IL RUOLO DEI LABORATORI PRIVATI

«Come noto», spiega la professoressa Ceravolo, che è anche presidente del Board di Medicina fisica e riabilitativa dell’Unione Europea Medici Specialisti, «le conseguenze della patologia indotta dall’infezione da COVID-19 sono numerose e tra le più frequenti e serie, in fase acuta, annoverano la compromissione della funzione respiratoria. Tuttavia, anche dopo la dimissione, l’insieme dei sintomi residui può interferire a lungo con la ripresa dell’autonomia nelle attività di vita quotidiana e indurre rischi di complicanze come fatica, depressione, cadute».

Per questo motivo, considerata l’impossibilità, nell’immediato, di fruire di prestazioni riabilitative, l’équipe anconetana ha sviluppato un progetto di educazione terapeutica, in versione completamente digitale, fruibile da qualsiasi supporto (smartphone, computer portatile) e accessibile con qualsiasi sistema (Windows, Android, i-OS). Il progetto ha due componenti: un opuscolo informativo che comprende una raccolta di esercizi respiratori e muscolari, tutti accompagnati da opportune spiegazioni e una piattaforma web navigabile in maniera gratuita senza necessità di autenticazione. Entrambi sono accessibili al link simfer.online/protocollo_postcovid19.

Il protocollo prevede due situazioni di partenza, con percorsi differenziati per chi è stato appena dimesso dall’ospedale, oppure ha manifestato una sindrome lieve curata in casa. In entrambi i percorsi sono visionabili tante video clip quanti sono gli esercizi richiamati nell’opuscolo. Per ciascun esercizio è disponibile una guida audio che illustra la finalità e le modalità di esecuzione. Sono fornite raccomandazioni su come distribuire gli esercizi nel corso della settimana, tra mattina e pomeriggio.

«È importante ricordare», conclude la professoressa Ceravolo, «che questi protocolli di educazione terapeutica non sostituiscono le prestazioni riabilitative che potranno rendersi indicate in soggetti con disabilità di grado moderato-severo pre-esistente o conseguente l’infezione da CoVID19. Auspichiamo che l’assistenza riabilitativa domiciliare o ambulatoriale che è stata drasticamente ridimensionata per arginare la diffusione del contagio possa essere prontamente ripristinata».

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

 

Articoli correlati
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
Covid-19 e vaccini: i numeri in Italia e nel mondo
Ad oggi, 28 febbraio 2023, sono 675.188.796 i casi di Covid-19 in tutto il mondo e 6.870.894 i decessi. Mappa elaborata dalla Johns Hopkins CSSE. I casi in Italia L’ultimo bollettino disponibile (23 febbraio 2023): Oggi in Italia il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 25.576.852 (4.720 in più rispetto a ieri). Il […]
A Bologna il primo ospedale parco per la riabilitazione intensiva neurologica e ortopedica
La nuova Villa Bellombra realizzata con una sinergia pubblico-privato permette ai pazienti di usufruire di attrezzatura concepite con le più moderne tecnologie robotiche. Orta (AD Consorzio ospedaliero Colibrì) «I cittadini avranno una struttura paragonabile a quelle di Boston o Tokyo, senza dover pagare nulla»
Chiuso per ferie? Rossetto (FLI): «La riabilitazione non può andare in vacanza»
La presidente della Federazione Logopedisti Italiani: «In estate non solo difficoltà di accesso ai servizi sanitari nazionali, ma anche di continuità di erogazione delle prestazioni in corso, riabilitazione compresa. Negare la terapia riabilitativa significa aggravare la condizione di malati gravi e cronici»
Si possono bere alcolici quando si risulta positivi al Sars-CoV-2?
Il consumo di alcolici è controindicato quando si è positivi al virus Sars CoV-2. Gli studi mostrano infatti che gli alcolici possono compromettere il sistema immunitario
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...