Salute 18 Gennaio 2022 16:00

Cittadinanzattiva, un piano per il futuro dell’oncologia. Da recupero ritardi a innovazione

È stato presentato questa mattina il documento “Insieme per l’oncologia del futuro” realizzato da Cittadinanzattiva. Nel documento vengono definite sia azioni e iniziative incentrate sulla persona da intraprendere nell’immediato, sia strategie che mirano a modificare entro il 2030 l’approccio all’oncologia su quattro macroaree: prevenzione, innovazione, equità e qualità di vita.

Cittadinanzattiva, un piano per il futuro dell’oncologia. Da recupero ritardi a innovazione

«Recovery e innovation, ripristinare innovando». Le parole di Silvio Brusaferro, direttore dell’Istituto Superiore di Sanità, sintetizzano perfettamente lo scopo del documento «Insieme per l’oncologia del futuro», presentato oggi da Cittadinanzattiva, con il supporto di Novartis, e realizzato grazie al contributo di circa 60 esperti di associazioni di pazienti, società scientifiche, mondo sanitario, accademico ed istituzionale. Al centro dei lavori la riflessione sulla situazione pandemica e sull’emergenza delle cure ordinarie sospese o annullate a causa del Covid: ben 4 milioni gli screening oncologici rimandati fra il 2020 e il 2021; rinviati fra il 50-80 per cento degli interventi chirurgici, anche in area oncologica.

«Abbiamo immaginato l’oncologia del futuro come una visione, un traguardo a cui tendere, in linea con il pensiero e gli impegni contenuti nel Piano europeo di lotta contro il cancro, e coerente con una idea di sanità pubblica collettiva, orientata a travalicare i confini nazionali, a fare dell’Europa un’Unione europea della salute, come promesso dalla Presidente della Commissione europea», dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva.

Sileri: «Adesso è necessario recuperare risorse economiche e professionali»

Il futuro «disegnato» da Cittadinanzattiva non è lontano. Ora la priorità è recuperare tutti ciò che è stato rimandato a causa della pandemia. «I dati sul rallentamento dell’attività di prevenzione nel periodo pandemico – dice il Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto alla conferenza di questa mattina – sono impietosi: due milioni e mezzo di screening in meno, con un calo del 33% per lo screening cervicale, del 32% per quello colon-rettale e del 26% per quello mammografico. Questa riduzione si traduce fatalmente in mancate diagnosi precoci, decorsi delle malattie più difficili da trattare, prognosi ritardate e spesso purtroppo infelici». Insomma, un’emergenza nell’emergenza.

«La paura del contagio scaturita dalla pandemia, la riconversione dei reparti, l’attesa di nuove ondate hanno portato ad un aumento dell’incidenza dei tumori. Allo stesso tempo – continua Sileri – è venuta meno la chirurgia d’elezione e sono almeno 600mila gli interventi rimandati, che adesso è necessario recuperare con un impegno significativo di risorse economiche e professionali. Preoccupa anche il ritardo formativo dei giovani medici specializzandi in chirurgia, che negli ultimi due anni hanno avuto pochissime opportunità di formazione e di ricerca».

E aggiunge: «Su questi temi il ministero della Salute sta dedicando tempo ed impegno per individuare i finanziamenti adeguati e definire le linee di indirizzo per orientare l’attività ospedaliera e assistenziale al recupero delle liste d’attesa ed alla ripartenza delle attività chirurgiche. Bisognerà tornare a spingere sulla prevenzione, sugli screening, potenziare l’informazione e l’educazione sanitaria per rassicurare i pazienti sulla possibilità di tornare in sicurezza a frequentare gli ambulatori e gli studi medici per effettuare diagnosi».

Prevenzione ed equità tra le proposte contenute del documento

Numerose sono le proposte e le azioni contenute nel documento nei quattro ambiti previsti anche dal Piano oncologico europeo e cioè prevenzione, equità, innovazione e qualità della vita. Fra le proposte riguardo alla prevenzione: redigere protocolli d’intesa tra i diversi ministeri per portare l’educazione e formazione sanitaria, nonché la prevenzione (screening e vaccini) più vicino alle persone, nelle scuole, sui luoghi di lavoro, nei centri di aggregazione sociale (es. centri anziani, circoli sportivi), nonché quelli «abitati» da individui in condizioni svantaggiate (es. penitenziari); incentivare l’adesione alla vaccinazione e agli screening oncologici, puntando sulle Case della Comunità previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), facilitando le modalità di prenotazione e chiamata attiva (es. strumenti digitali, app); facilitare il percorso di cura e la presa in carico del paziente. Nella macroarea «accesso ed equità alle cure», il documento propone tra gli altri cinque interventi prioritari: costituire entro il 2022 presso il Ministero della Salute la Cabina di Regia sul Piano Oncologico Nazionale per supportare, monitorare e valutare l’attuazione e l’efficacia dello stesso; accelerare l’utilizzo da parte delle Regioni del fondo assegnato per la realizzazione ovunque dei Registri tumori regionali; estendere modelli innovativi di distribuzione e somministrazione dei farmaci oncologici presso le diramazioni territoriali (es. Case della Comunità), farmacie di comunità o al domicilio del paziente; incrementare il numero minimo di ore dell’assistenza domiciliare e prevedere un adeguamento strutturale al domicilio del paziente (es. domotica); introdurre con legge nazionale la figura dello psiconcologo a sostegno sia dei pazienti sia dei professionisti sanitari.

Nel piano di Cittadinanzattiva ci sono anche innovazione e qualità delle cure

Nella macroarea «innovazione», invece, il documento propone di aprire, sotto il controllo del ministero della Salute, un Portale nazionale dell’innovazione che contenga l’elenco dei centri autorizzati a erogare trattamenti altamente specializzati e personalizzati, i volumi delle prestazioni di ogni centro oncologico, le modalità di arruolamento dei pazienti nelle sperimentazioni cliniche con particolare attenzione alla popolazione oncologica pediatrica, nonché i protocolli di ricerca e i processi di HTA; ammodernare il parco tecnologico utilizzando le risorse del PNRR e permettere di investire nelle nuove tecniche diagnostiche assicurando standard minimi di qualità e sicurezza sia negli ospedali sia sul territorio. Infine, nella macroarea «qualità di vita del paziente» si propone di semplificare i percorsi di attivazione della domanda d’invalidità civile sin dal momento della diagnosi, facendo circolare sul territorio nazionale la buona pratica del «certificato oncologico introduttivo»; promuovere una Legge sul diritto all’oblio che permetta a tutti gli ex-pazienti oncologici di non dover più dichiarare che si è sofferto di un tumore al momento del reinserimento nel mercato del lavoro o quando si tenta di accedere a servizi finanziari (es. mutui e polizze assicurative).

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni
La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferiche, rappresenta un elemento di disequità nell’accesso alle cure e alle prestazioni che va affrontato attraverso un’alleanza tra istituzioni, professioni sanitarie e cittadini
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Fondazione AIRC: con Le Arance della Salute, una mobilitazione collettiva contro il cancro
L’anno di Fondazione AIRC inizia con una nuova campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi che invita ad agire concretamente per fare la differenza, per se stessi e per gli altri, attraverso l’adozione di sane abitudini e il sostegno alla ricerca
Schillaci: da esami inappropriati alle pensione dei medici, “il sistema sanitario va ammodernato”
Esami e visite inappropriate, la "gobba" pensionistica, il ricorso a strutture private convenzionate e, in generale, la necessità di ammodernare il sistema sanitario nazionale. Sono questi i temi affrontati da Orazio Schillaci, ministro della Salute, in un'intervista a 24 Mattino su Radio 24
Tumori: via a “Dance For Oncology”, corsi di ballo gratuiti studiati per i pazienti
Per la prima volta in Europa si lancia un’iniziativa gratuita in tutta la Penisola. È promossa dalla neonata associazione D4O e ideata da Caroline Smith. Sono offerti corsi di danza gratuiti e appositamente studiati per i pazienti. Hanno aderito 15 scuole (altre 35 inizieranno a gennaio) e 20 centri oncologici e associazioni
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...