Salute 29 Agosto 2022 15:27

Che cos’è il micropene, la condizione di cui si parla in Skam 5?

Nella quinta stagione di Skam Elia Santini, il personaggio interpretato Francesco Centorame, soffre di ipoplasia peniena, il disturbo del micropene che metterà a dura prova la sua vita sessuale. Lo specialista dell’Università Tor Vergata, Salvatore Sansalone, ci spiega di cosa si tratta

Che cos’è il micropene, la condizione di cui si parla in Skam 5?

Nella quinta stagione di Skam Elia Santini, il personaggio interpretato Francesco Centorame, soffre di ipoplasia peniena, il disturbo del micropene che metterà a dura prova la sua vita sessuale e la capacità di parlarne senza soccombere alla paura di essere bullizzato. «Non mi entra nei preservativi di taglia S», confesserà ai suoi compagni di comitiva, condividendo l’enorme ansia da prestazione legata alle dimensioni decisamente sotto la media del suo pene. Il micropene è una condizione rara: secondo le stime effettuate tra il 1997 ed il 2000 negli Stati Uniti, può colpire circa 1,5 su 10.000 neonati maschi.

Con un micropene le dimensioni sono inferiori a 8 cm

Nel dettaglio si può definire micropene il pene di un uomo che, in fase di erezione, risulta essere di 2,5 volte inferiore rispetto alle dimensioni medie per età e livello di sviluppo sessuale. Infatti, si calcola che la dimensione del pene per un adulto è di 13,24 centimetri in estensione. «Per gli adulti, quindi, si parla di micropene quando la lunghezza in estensione è inferiore a 8 centimetri. Un pene in erezione di 10 centimetri è perciò nella media», spiega Salvatore Sansalone, urologo e docente all’Università di Tor Vergata di Roma. «Si tratta di un problema che riguarda sempre più giovani con un’età che va dai 18 ai 30 anni e, molto spesso, è motivo di difficoltà nei rapporti sessuali», aggiunge.

Da problemi ormonali a fattori ambientali, le molteplici cause del micropene

Solitamente il micropene viene diagnosticato alla nascita o durante lo sviluppo. Tuttavia, la maggior parte delle persone che soffrono di micropenia ha comunque genitali interni e testicoli normali. Quindi, mantiene una normale funzione sessuale, riesce ad urinare, a masturbarsi o a raggiungere l’orgasmo. Le cause di un pene piccolo possono essere molteplici. Problemi ormonali e genetica sono le più più comuni. Poi ci sono fattori ambientali, come l’esposizione dei genitori a pesticidi durante la gravidanza. Inoltre, tra le causa è possibile anche una carenza di testosterone: se un feto maschio non produce abbastanza testosterone o la madre durante la gravidanza non produce abbastanza gonadotropina corionica (che stimola lo sviluppo di testosterone nel feto) possono insorgere problemi e il bambino può avere più probabilità di nascere con il pene più piccolo.

Il micropene può associarsi ad altri disturbi ormonali

Infine, dato che le cause di un pene piccolo sono collegate anche a problemi ormonali, individui con questa condizione possono avere anche altri problemi. In alcuni casi la diagnosi di micropene di può associare all’ipogonadismo ipogonadotropo, sindrome di Prader-Willi, sindrome di Kallmann, carenza di ormone della crescita, anomalie cromosomiche, sindrome di Laurence-Moon. In rari casi, il micropene è idiopatico, ovvero senza causa specifica.

Non sempre è micropenia, gli altri disturbi legati a un pene apparentemente piccolo

A volte può sembrare che un bambino nato con un rigonfiamento dello scroto abbia un micropene. In realtà, il pene può anche essere meno visibile a causa di grandi cuscinetti adiposi circostanti: in questi casi viene definito pene nascosto e può verificarsi in persone con obesità. Oppure ci si può trovare davanti a casi di pene palmato, dove c’è una pelle extra che collega lo scroto e il pene; e di pene intrappolato, dove non c’è abbastanza pelle che circonda il pene.

Molti uomini non sono capaci di misurare il proprio pene

Dato che le cause di un pene piccolo possono essere collegate a diversi problemi, il consiglio è sempre quello di consultare un medico, il quale sarà in grado di fare misurazioni accurate ed eventualmente diagnosticare questa condizione. Molti uomini, infatti, non sono capaci di misurare correttamente il proprio pene, oppure lo fanno quando è a riposo rilevando la dimensione sbagliata. Affidandosi a un medico specialista, invece, è possibile effettuare una diagnosi corretta con l’ausilio di un esame fisico, di esami ematici  e della diagnostica per immagini.

La terapia per il micropene dipende dalle cause del problema

A seconda delle cause legate alla sindrome del micropene ci sono svariati trattamenti.  Nei casi di un problema alla nascita, causato da ipogonadismo, la terapia di riferimento è costituita dall’assunzione di testosterone. «In età adulta, si può considerare la possibilità di un intervento chirurgico per l’allungamento o l’allargamento del pene attraverso diverse procedure», dice Sansalone. «Ma spetta sempre allo specialista valutare insieme al paziente», conclude.

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Chirurgia intima: ringiovanimento vaginale e labioplastica tra gli interventi più desiderati
Torna, per il nono anno consecutivo, dal 26 settembre al 1° ottobre 2022, l’appuntamento con la Settimana del Benessere Sessuale (SBS): incontri e consulenze, offerte dagli specialisti in tutta Italia, in tema di sessualità, educazione sessuale e affettività. L’indagine della FISS sulla chirurgia estetica dei genitali: «Chi ha ceduto alla tentazione del bisturi l’ha fatto per colmare un senso di insoddisfazione e per migliorare la relazione sessuale con il partner»
Perché d’estate la coppia scoppia. Tutta “colpa” del sole
Recine (psicoterapeuta): «Durante la stagione estiva il nostro corpo, complice la luce del sole presente in modo più intenso e per molte più ore, produce più serotonina, l’ormone della felicità. Al contrario, d’inverno, in presenza di meno luce naturale, il nostro corpo è portato a generare più melatonina, associata a tranquillità, stabilità e serenità»
Vaccini anti-Covid, anche sesso e stile di vita influenzano l’efficacia
Un nuovo studio, promosso dalla Sapienza e dal Policlinico Umberto I, ha identificato i fattori demografici, clinici e sociali che interferiscono con la risposta immunitaria in seguito alla vaccinazione anti Covid-19. I risultati del lavoro, pubblicati sulla rivista Journal of Personalized Medicine, aprono la strada a programmi vaccinali personalizzabili
Il sesso (e i relativi problemi) nell’epoca del metaverso
Intervista alla dottoressa Annalisa Baldi, psicoterapeuta breve strategica: «A volte la realizzazione del piacere diventa una vera e propria dipendenza»
Giovani e sesso, non più “fuoco e fiamme”: è boom di impotenza tra gli under 25
L’allarme dell’andrologo Iacono (Federico II): «Fermiamo lo shopping online di sostanze a rischio»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Diabete. Fand ai medici di famiglia: “Applicare la Nota 100 di Aifa”

I diabetologi denunciano la “mancata applicazione di quanto previsto in materia di compilazione del Piano Terapeutico da parte dei medici di medicina generale sul territorio sta provocando disag...
di Redazione Sics
Salute

Tutti pazzi per il farmaco che fa dimagrire. Aifa: possibili carenze per diabetici e obesi

Promosso dalla scienza come «svolta» contro l'obesità, ma acquistato e osannato da numerosi vip sui social come strategia per dimagrire, ora il farmaco semaglutide rischia di divent...
Covid-19, che fare se...?

Quali sono le caratteristiche della variante Bythos arrivata in Italia?

Spunta una nuova «sorella» di Omicron, che è stata già rintracciata in alcuni casi in Italia. Si tratta della variante XBF, soprannominata comunemente con il nome di Bythos c...