Salute 1 Marzo 2023 12:21

Acufene possibile spia per malattie neurodegenerative

In occasione Giornata Mondiale dell’Udito che ricorre il 3 marzo, Arianna di Stadio, docente all’Università di Catania e ricercatrice onoraria presso il Laboratorio di Neuroinfiammazione del UCL Queen Square Neurology di Londra, spiega cos’è l’acufene e quali le possibili cause

Acufene possibile spia per malattie neurodegenerative

Bisogna fare molta attenzione ai segnali che arrivano dalle nostre orecchie, perché alcuni potrebbero essere «spie» di malattie più gravi. Come per l’acufene, meglio conosciuto come fischio nell’orecchio. Questo è l’avvertimento lanciato da Arianna di Stadio, docente all’Università di Catania e ricercatrice onoraria presso il Laboratorio di Neuroinfiammazione del UCL Queen Square Neurology di Londra, in occasione della Giornata Mondiale dell’Udito che ricorre il 3 marzo. «Gli acufeni sono un problema che nel corso della vita intera – spiega l’esperta – possono affliggere tutta la popolazione. La percezione di udire un suono che in realtà non è presente è un evento molto comune e almeno per una volta tutti gli esseri umani hanno avuto esperienza con questo problema. Ma attenzione alle malattie neurodegenerative che hanno come sintomo proprio l’acufene».

L’acufene è il rumore «fantasma»: c’è ma non esiste

«La percezione dei suoni e della voce – spiega Di Stadio – è un processo complesso che inizia nell’orecchio. Le cellule dell’orecchio una volta stimolate da un suono, ad esempio un clacson, si muovono generando un impulso nervoso che arriva al cervello dove poi il clacson viene identificato. Nel caso dell’acufene manca lo stimolo uditivo esterno e le cellule si muovono da sole generando questi suoni fantasma. Questa motilità senza stimolo è indicativa della sofferenza della cellula, può manifestarsi in seguito ad un trauma acustico, come primo segno di presbiacusia (fenomeno fisiologico dell’invecchiamento dell’udito) e in varie altre condizioni che alterano il micro-ambiente dell’orecchio. Questo fenomeno è però transitorio, infatti le cellule o recuperano il loro benessere o muoiono e l’acufene sparisce».

L’acufene persistente è causato dalla neuroinfiammazione

Diverso è quando l’acufene è persistente. «Questa persistenza – spiega Di Stadio – è causata dall’infiammazione dell’area uditiva nel cervello (neuro-infiammazione) a seguito dello stimolo periferico proveniente dall’orecchio. Se le cellule dell’orecchio muoiono non possono più inviare segnali, quindi l’acufene dovrebbe sparire. In alcuni soggetti però questo iperstimolo può causare l’infiammazione della specifica area di quel suono nel cervello, che rimane attiva anche in assenza di stimolo dall’orecchio. Sappiamo infatti che alcune malattie come la sclerosi multipla possono dare come sintomo l’acufene».

Allo studio molecole anti-neuroinfiammazione contro il fischio nell’orecchio

«Ci sono però varie metodologie per trattare il problema in base alla sua origine. Nel caso di un problema di invecchiamento – continua l’esperta – ci si può proteggere usando degli integratori, se il danno è causato dall’esposizione cronica ai rumori occorre usare le protezioni uditive. Quando il problema è di origine centrale, innanzitutto occorre escludere i problemi neurologici come la sclerosi multipla, poi si può trattare il problema usando metodologie in grado di contrastare la neuro-infiammazione». Attualmente Di Stadio sta studiando una serie di molecole anti-neuroinfiammazione per trattare i pazienti che presentano un acufene persistente (sopra i 6 mesi). «Il mio consiglio – conclude l’esperta – è non trascurare il fischio all’orecchio, specialmente se persistente e non occasionale; se non sparisce entro 72 ore, rivolgetevi allo specialista che potrà così suggerire il trattamento migliore ed evitare che diventi cronico».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Protocollo italiano contro il Long Covid sbarca all’estero
Il protocollo italiano, messo a punto dalla neuroscienziata Arianna Di Stadio, per recupare il gusto e l'olfatto persi a causa del Long Covid viene esportato all'estero. Precisamente negli Stati Uniti, in Spagna e in Germania
Giornata Sclerosi Multipla: l’Italia si tinge di rosso e “balla” al ritmo di Tik Tok
Al via, dal 30 maggio al 5 giugno, la Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla promossa da AISM. Presentata l’Agenda 2025 sostenuta dai principi di una rinnovata Carta dei diritti e dalle evidenze del Barometro della SM 2022. Vacca (AISM): «Ventotto priorità strategiche e 184 azioni per migliorare assistenza, inclusione e partecipazione»
Giornata Mondiale dell’Udito: adeguata formazione tra le sei raccomandazioni dell’OMS
Consulcesi lancia il corso per medici e operatori sanitari per la comunicazione con persone affette da deficit uditivi
World Hearing Day 2022. L’allarme dell’OMS: nel 2050 udito a rischio per oltre 1 miliardo di giovani
Al via l’Hear-a-thon, una maratona di due giorni in diretta online con la partecipazione di oltre 100 Paesi. L’OMS per l’occasione lancerà il “Global standard or safe listening entertainment venues and events”, le linee guida internazionali per la protezione dell’udito
«Io non sono la mia malattia»: il grido di speranza di Antonella Ferrari per i malati di sclerosi multipla
L’attrice e scrittrice è madrina dell’AISM, l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, da 20 anni. Testimonial della nuova campagna “L’Apparenza Inganna”, Antonella parla di sé a Sanità Informazione: «Avevo 11 anni quando sono comparsi i primi segni della malattia. La diagnosi è arrivata a 29. È stata quasi una bella notizia: finalmente conoscevo il mio nemico e potevo iniziare a combatterlo ad armi pari»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Tutti pazzi per il farmaco che fa dimagrire. Aifa: possibili carenze per diabetici e obesi

Promosso dalla scienza come «svolta» contro l'obesità, ma acquistato e osannato da numerosi vip sui social come strategia per dimagrire, ora il farmaco semaglutide rischia di divent...
Salute

Straordinari a 100 euro l’ora e aumenti in Pronto soccorso. I dettagli del decreto Schillaci

Approvato in Consiglio dei Ministri il decreto con le nuove misure che dovrebbero dare un po' di respiro alla sanità italiana. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in accordo con il coll...
di Mario Zimbalo
Covid-19, che fare se...?

Il vaccino anti-Covid-19 può avere effetti collaterali anche se è passato molto tempo?

È una domanda «ritornata in voga» nei giorni scorsi, quando il celebre attore italiano, Jerry Calà, è stato costretto a lasciare il set per un malore che poi si &egrav...