Salute 29 Settembre 2022 14:18

Allerta Listeria, in 2 anni 66 casi e 3 morti. Istruzioni contro l’infezione

Il recentissimo ritiro e sequestro di alcuni lotti di wurstel di pollo dell’azienda agricola produttrice veneta, la cooperativa Agricola Tre Valli, è solo l’ennesimo «alert» su un batterio che, negli ultimi due anni, in Italia ha già scatenato decine di infezioni. Si tratta della Listeria che dal 2020 a oggi ha causati 66 casi clinici di listeriosi e 3 morti

Allerta Listeria, in 2 anni 66 casi e 3 morti. Istruzioni contro l’infezione

Il recentissimo ritiro e sequestro di alcuni lotti di wurstel di pollo dell’azienda agricola produttrice veneta, la cooperativa Agricola Tre Valli, è solo l’ennesimo «alert» su un batterio che, negli ultimi due anni, in Italia ha già scatenato decine di infezioni. Si tratta della Listeria che dal 2020 a oggi ha causati 66 casi clinici di listeriosi e 3 morti. I decessi sono avvenuti a dicembre 2021, marzo 2022 e giugno 2022 in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e tutti hanno riguardato persone immunocompromesse o particolarmente fragili.

I wurstel sono stati ritirati in via precauzionale

I wurstel sequestrati di recente sono risultati positivi alla presenza del batterio Listeria. I prodotti sono stati tolti dallo scaffale. Si tratta, si sottolinea, di una decisione presa «esclusivamente a titolo precauzionale, in quanto l’erronea conservazione del prodotto e il mancato rispetto delle indicazioni di cottura riportate in etichetta potrebbero rendere l’alimento non idoneo al consumo sotto l’aspetto microbiologico». Il ritiro, precisa l’azienda del Gruppo Veronesi, riguarda esclusivamente quanto prodotto e rimasto in commercio dopo l’estate, identificabile con il bollo CE IT 04 M e la data di scadenza fino al 5 dicembre 2022 compreso.

La cottura è la precauzione più efficace contro Listeria e altri batteri

In genere i wurstel confezionati non sono tra gli alimenti più a rischio contaminazione da parte di questo batterio. L’Istituto superiore di sanità ne segnala altri sette: i formaggi molli con muffa in superficie, il formaggio molle con muffa nella massa, tutti i tipi di patè, il latte crudo, il salmone affumicato, i salumi poco stagionati ed i cibi poco cotti, ma anche la frutta e la verdura. Tuttavia, in casa come al chiosco dello street food i wurstel vanno sempre cotti perché è la cottura la precauzione più efficace. L’allarme è diffuso: «resta alta – fa sapere il Ministero della Salute – l’attenzione a seguito dell’aumento di casi clinici di listeriosi alimentare registrati in diverse regioni italiane, dovuti alla contaminazione di alimenti da parte del batterio Listeria».

Dal lavaggio alle regole per l’uso corretto del frigorifero, istruzioni anti-Listeria

La Listeria resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento. Il batterio vive con o senza ossigeno, inutile perciò il sottovuoto, mentre è molto sensibile alle usuali temperature di cottura domestica degli alimenti. Lavarsi le mani, raccomanda l’Iss, prima e dopo la preparazione dei cibi, lavare accuratamente verdura e frutta, anche prima di essere sbucciate, lavare le superfici della cucina e degli utensili, separare sempre gli alimenti crudi da quelli pronti al consumo, assicurarsi che la temperatura del frigorifero domestico non superi i 4 C, seguire le istruzioni di conservazione riportate sulle etichette dei prodotti.

Donegoni: «c’è analfabetismo microbiologico»

«Serve più educazione al consumo», afferma il tecnologo alimentare del Consiglio della Lombardia e Liguria Giorgio Donegani. «C’è un analfabetismo microbiologico. Mai lasciare il cibo a temperatura ambiente, soprattutto d’estate con temperature tra i 20 e i 40 gradi. Una volta cotta bisogna velocemente mangiare la pietanza, e se la si riscalda va riportata a temperatura di cottura, è un errore sfornarla tiepida dal microonde».

Attenzione anche alle contaminazioni incrociate

«Inoltre, se in frigorifero si superano gli 8 gradi – sottolinea Donegani – non si ha più la temperatura di sicurezza. Occhio anche alla moda del defrost per abbassare i consumi energetici e occhio alle contaminazioni incrociate tra cibi sporchi e puliti: mai usare stesse posate, tagliere e buste della spesa ad esempio per tartare e verdure». Nei punti vendita e nei supermercati, sottolinea Federdistribuzione, «è efficace e molto reattiva la rete di protezione che scatta in Italia nei casi di allerta alimentare con procedure che prevedono misure in vigore ormai da oltre 15 anni e quindi più che rodate».

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Tumori: il microbiota intestinale può aumentare l’efficacia dell’immunoterapia
L'immunoterapia ha rivoluzionato il trattamento di molte forme di tumore. Tuttavia, non tutti i pazienti ne beneficiano allo stesso modo e ancora oggi non ne conosciamo chiaramente le motivazioni. Ora un nuovo studio dell'Harvard Medical School e del Dana-Farber Cancer Institute suggerisce un nuovo possibile fattore chiave che potrebbe influenzare i risultati della terapia immunitaria:  il microbiota intestinale di un individuo, ovvero quei miliardi di microorganismi che vivono nell'intestino umano
Streptococco B, presto in arrivo vaccini. LSHTM: «Proteggere donne incinte salverebbe migliaia di vite»
Un programma globale di immunizzazione delle donne incinte contro lo Streptococco B potrebbe portare a un risparmio considerevole in termini di costi sanitari, perdita di vite e di disabilità. Questa è la conclusione a cui è giunto un gruppo di ricercatori della London School of Hygiene & Tropical Medicine in uno studio pubblicato sulla rivista Plos Medicine
Superbatteri: mortalità 3 volte più alta nei pazienti con cancro
Un uso tempestivo dei nuovi antibiotici nei pazienti con il cancro potrebbe evitare fino a 1000 morti ogni anno nel nostro paese
Come la ricerca cambia i dogmi e suggerisce soluzioni nuove: il Sars-CoV-2 infetta anche i batteri
La ricerca nasce dall’iniziativa di 3 società italiane, Craniomed group (Avellino), Marsanconsulting, (Napoli) e ISB Ion Source (Milano)
Celiachia, Camera approva mozione per consentire l’accesso a prodotti senza glutine anche fuori regione
Nella mozione unitaria la richiesta di includere nel prossimo aggiornamento dei LEA anche le prestazioni per la diagnosi precoce della celiachia nei soggetti ritenuti a maggiormente a rischio. In Italia oltre 230mila i celiaci diagnosticati ma il numero teorico è stimato in 600mila 
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Diritto

Ferie non godute: c’è chi ha “regalato” all’Azienda sanitaria 450 giorni (e potrebbe ricevere 117mila euro di indennizzo)

A causa della carenza di personale sono tantissimi i medici che non riescono ad andare in ferie anche se ne fanno esplicita richiesta. Ma cosa dice la giurisprudenza e cosa può fare un professi...
Salute

Dichiarazione dei redditi: tutte le novità per detrarre le spese sanitarie nel 730

A Sanità Informazione Marco Petrillo (Presidente commissione fiscale UNEBA) spiega le regole del modello precompilato. Tra le novità meno documenti da conservare
Salute

Covid: in Cina ondata variante XBB, attesi 65 milioni di casi a settimana a fine giugno

Anche se l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato la fine della pandemia, non sono escluse ondate di contagi anche molto forti. Sarà così molto presto in Cina, d...