Sanità 19 Marzo 2019 11:08

Patto salute, Fugatti (Trentino): «Rimodulare rete punti nascita alla luce del calo demografico e intervenire su carenza medici specialisti»

«I cittadini trentini chiedono maggiori servizi e nuovi investimenti: se non interveniamo, anche a causa della denatalità, rischiamo lo spopolamento della montagna». E sulla carenza degli specialisti: «Il Governo deve adoperarsi o mancheranno, soprattutto, pediatri, medici di base, guardie mediche e anestetisti» così il Presidente della Provincia autonoma di Trento
di Viviana Franzellitti e Giovanni Cedrone

Il Fondo Sanitario Nazionale di 111 miliardi di euro è stato ripartito tra le Regioni e ora siamo in attesa del nuovo Patto per la Salute che sarà stipulato entro il 31 marzo tra Governo e Regioni. L’accordo dovrà contenere misure di programmazione e di miglioramento della qualità delle cure e dei servizi erogati dal SSN. Ne abbiamo parlato con Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia autonoma di Trento; il Governatore crede fermamente che il nuovo Patto dovrà essere bilanciato tenendo conto del calo demografico e ha espresso la sua opinione sulla grave carenza di medici specialisti che attanaglia il SSN.

Presidente Fugatti, lei è stato Sottosegretario alla Salute: quali sono le condizioni che le Regioni pongono al Governo per il rinnovo del Patto per la Salute?

«Anzitutto noi, in qualità di provincia autonoma, i nostri servizi sanitari ce li finanziamo già tutti sul nostro territorio. Le risorse che immettiamo nel sistema sanitario trentino sono risorse nostre che non appartengono al SSN quindi non è corretto formalmente chiedere che noi interveniamo sul sistema di riparto. Inoltre, all’interno del Patto per la Salute si parla di punti nascita: noi riteniamo che, alla luce del calo demografico, le caratteristiche tecniche con cui vengono considerati validi determinati punti nascita devono tenere conto del calo demografico. Ad esempio, i valori di riferimento fissati nei 500 parti annui devono tener conto del calo demografico; questa è una problematica che deve essere posta al Ministero della salute».

LEGGI ANCHE: FONDO SANITARIO, REGIONI APPROVANO RIPARTO 2019. ANTONIO SAITTA: «SSN SOTTOFINANZIATO, IN NUOVO PATTO DELLA SALUTE RISORSE CERTE»

Quali sono le priorità che si è dato nel suo mandato come presidente della provincia di Trento?

«Noi viviamo le criticità di un territorio di montagna: pur essendo una provincia autonoma vediamo che nelle valli e nelle periferie le richieste dei cittadini – pena lo spopolamento delle valli e delle montagne perché questo è il rischio – sono da individuare in maggiori servizi e nel mantenimento di quelli esistenti; in caso contrario, vivere nelle valli è difficile e diventa discriminante. È necessaria, dunque, una presa di coscienza di questa problematica e anche un forte investimento su questo: vale per i punti nascita, vale per i servizi sanitari sui territori, vale per alcuni reparti degli ospedali di periferia, per gli aspetti sociali. Rischiamo lo spopolamento della montagna se non interveniamo in questo senso anche a fronte della carenza della natalità».

A questo proposito, il tema della carenza dei medici si sente nella vostra Regione?

«Si sente anche da noi come a livello nazionale; qui è stata sbagliata la programmazione degli ultimi 15 anni a prescindere dai governi che hanno governato. L’auspicio è che questo Governo metta mano a questi criteri perché altrimenti mancheranno, soprattutto, pediatri, medici di base, guardie mediche e anestetisti».

Articoli correlati
Linfoma Diffuso a Grandi Cellule B: risparmio e sostenibilità per il SSN con polatuzumab a un anno dall’approvazione
Ad un anno dall'approvazione dell’ anticorpo farmaco-coniugato polatuzumab per il trattamento di prima linea del Linfoma Diffuso a Grandi Cellule B , uno studio ne ha misurato l’impatto terapeutico ed economico. --I pazienti in cura con polatuzumab hanno meno probabilità di ricevere successive linee di trattamento, con un risparmio stimato per il SSN di circa 12.300 euro a paziente nel primo anno
Dai pediatri della SIPPS consigli per vacanze sulla neve “a prova di bambino”
In vista delle festività del Natale, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale ha diffuso una serie di indicazioni utili rivolte ai genitori per vacanze in montagna sicure
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Neonatologi SIN: ancora troppi punti nascita piccoli, riorganizzazione urgente per la sicurezza dei neonati
«Sono 395, secondo l’ultimo rapporto CeDAP (dati 2022), i punti nascita nel nostro paese, di cui ben 96 con meno di 500 nati/anno, con circa 29.000 nascite, e soltanto 137 con oltre 1.000 nati/anno, con circa 240.000 parti. Troppi, e molti troppo piccoli». Il presidente della Società Italiana di Neonatologia (SIN), Luigi Orfeo interviene sulla questione della riorganizzazione dei punti nascita in Italia, nel corso del 29esimo congresso nazionale SIN, a Napoli fino al 6 ottobre
di V.A.
Medici e cittadini contro la deriva del Ssn: manifestazioni il 15 giugno nelle piazze e sciopero in vista
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

MICI, ‘Voci di pancia. Dalle emozioni alle azioni’: “Accogliamo un bisogno per trasformarlo in diritto”

Al via la seconda edizione della campagna di sensibilizzazione promossa da Lilly con il patrocinio di AMICI Italia, IG-IBD e IFCCA che, a partire dall’ascolto dei pazienti, propone soluzioni ai ...
Advocacy e Associazioni

PNLA e PNE: due strumenti diversi, un’unica bussola per una sanità tempestiva e di qualità

Nel dibattito pubblico sulla sanità, le sigle PNLA (Piattaforma Nazionale Liste d’Attesa) e PNE (Piano Nazionale Esiti) avranno un peso sempre maggiore. Gestite entrambe da AGENAS, rappre...
Advocacy e Associazioni

Disabilità, il Decreto Tariffe lascia le persone senza carrozzina. FISH: “Così lo Stato abbandona i più fragili”

Dal 1° gennaio 2025 non è più garantita la sostituzione delle parti essenziali delle carrozzine elettriche e manuali. La denuncia di un cittadino in Veneto accende i riflettori su un...
Advocacy e Associazioni

Nasce la Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA): come orientarsi tra tempi, priorità e (domani) strutture sanitarie

E' online la prima versione della Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA) che permette a cittadini e associazioni di conoscere i tempi di attesa per visite ed esami, prestazioni urgenti in...
Lavoro e Professioni

Medici ex specializzandi, approvata la Legge di Delegazione Europea. Ora tavolo tecnico ricognitivo interministeriale su sentenza CGUE

In studio gli effetti della storica sentenza della CGUE che ha accolto il ricorso promosso da Consulcesi: “Confermata la battaglia per il diritto”