One Health 16 Settembre 2022 16:42

Alluvione nelle Marche: tragedia «imprevedibile», ma annunciata

L’alluvione delle Marche era impossibile da prevedere perchè, secondo il Cnr, è avvenuto per circostanze particolari. La Sima sottolinea un aumento della frequenza di eventi estremi a causa dei cambiamenti climatici

Alluvione nelle Marche: tragedia «imprevedibile», ma annunciata

Nove morti, di cui due ancora da identificare. Quattro dispersi, tra cui due minorenni. E centinaia di sfollati. Questo è al momento il bollettino delle vittime dell’alluvione nelle Marche. Una tragedia «imprevedibile», secondo Giulio Betti, ricercatore presso il Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale (LaMMA), l’Istituto di Biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche e dell’Associazione di Meteorologi e Tecnici Meteorologi Professionisti (Ampro). Ma che, secondo la Società italiana di medicina ambientale, è anche una tragedia annunciata, se si considera la maggiore frequenza con cui stanno avvenendo eventi estremi come quest’ultimo, a causa dei cambiamenti climatici.

Cnr: «Tragedia delle Marche avvenuta in circostanze particolari»

«Gli episodi come quello verificatosi nelle Marche avvengono in circostanze molto particolari e sono estremamente difficili, se non impossibili, da prevedere», spiega Betti. «Da un punto di vista meteorologico – continua lo scienziato – abbiamo assistito a un periodo fortemente siccitoso, seguito da una configurazione meteorologica molto particolare. Nei giorni scorsi si è formato un flusso di correnti Sud-Occidentali cariche di umidità e molto miti, che hanno provocato temperature elevate in gran parte della penisola. All’interno di questo flusso si sono attivati temporali a livello locale». Calda e ricca di energia e umidità, questa corrente stabile ha provocato temporali persistenti, concentrati in aree geografiche molto ristrette.

Il tuo Comune non rispetta la normativa sulla qualità dell'Aria

Chiedi il nostro supporto per difendere il tuo Diritto alla Salute e aderisci all’Azione Legale Collettiva in modo semplice e veloce.

Gli strumenti attuali non permettono previsioni precise per eventi come quello nelle Marche

«Nel caso specifico – commenta Betti – il temporale di ieri ha insistito per ore nello stesso punto e veniva continuamente alimentato dalla massa d’aria umida e calda di origine Sud-Occidentale. Il problema è che questo tipo di configurazione meteorologica non è prevedibile con gli strumenti attuali. Sappiamo che in casi come questo i temporali possono manifestarsi in modo violento, per cui possiamo diramare allerte e richiamare l’attenzione, ma stabilire con precisione la localizzazione, la temporizzazione e l’intensità degli eventi è estremamente difficile, se non impossibile”.

Sima: oltre 130 eventi estremi nel 2022, record rispetto a media degli ultimi 10 anni

Disastri ambientali di questo tipo, pur essendo impossibili da prevedere, sono comunque attesi. «In Italia gli eventi estremi legati al clima continuano ad aumentare», afferma la Sima. «Sono oltre 130 dall’inizio del 2022, il numero più alto della media annua dell’ultimo decennio, 1.318 dal 2010. Tra record di caldo, acquazzoni intensi, grandinate, trombe d’aria e alluvioni, l’impatto del cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti e i dati sull’accelerazione di questi fenomeni sono sempre più preoccupanti», aggiunge.

Miani (Sima): «Con cambiamenti climatici eventi più intensi e distruttivi»

Spiega il presidente Sima, Alessandro Miani: «Le temperature sempre più elevate dovute ai cambiamenti climatici fanno accumulare molta energia nei sistemi atmosferici, che si riversa al suolo attraverso fenomeni meteorologici sempre più intensi e frequenti, aumentandone a dismisura la pericolosità. A causa nostra nubifragi, alluvioni, trombe d’aria e cicloni in futuro saranno più numerosi e distruttivi».

Negli ultimi 40 anni 60 uragani mediterranei

«L’anomala distribuzione delle precipitazioni  sta prendendo sempre più la forma di eventi estremi concentrati in autunno-inverno, talora associati ad uragani mediterranei: 60 negli ultimi 40 anni, ma con previsioni di 3 nuovi eventi annui», dice Miani. Dal 2010 a luglio 2022, questa l’analisi di Sima, nella nostra penisola si sono verificati 1.318 eventi estremi con conseguenze enormi sul territorio e sui cittadini 516 allagamenti da piogge intense, 367 danni trombe d’aria, 123 esondazioni fluviali, 55 frane da piogge intense.

Riduzione delle emissioni è un intervento positivo per la sanità pubblica

«Come Sima – aggiunge Miani – condividiamo la linea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui qualsiasi azione che vada nella direzione di ridurre le emissioni climalteranti è da considerarsi anche un positivo intervento di sanità pubblica e chiederemo al prossimo Governo di rimettere al centro del nuovo programma il rispetto degli Accordi di Parigi sottoscritti dall’Italia e nell’ambito della Zero Pollution e Forest Strategy europee, a cominciare dal lancio di una grande e capillare campagna di riforestazione da realizzarsi senza ritardi da parte di Regioni e Comuni».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Clima pazzo e inquinamento aumentano il rischio di maculopatie senili
La crisi climatica e l’inquinamento atmosferico ad essa legato rappresentano un’urgenza anche per la salute dei nostri occhi,  che va ben oltre quella finora considerata di congiuntiviti e occhio secco. Uno studio canadese, il più ampio mai realizzato, pubblicato il mese scorso su Ophthalmic Epidemiology e condotto su 1,7 milioni di americani over 65, ha evidenziato una correlazione significativa tra maggiore probabilità di gravi problemi alla vista e temperature più elevate
di V.A.
Il clima influenza la diffusione delle malattie trasmesse dalle zanzare
Il clima ha un impatto importante sull'incidenza delle malattie trasmesse dalle zanzare. Quello locale influisce su scala annuale, quello globale invece ogni 2-4 anni. A scoprirlo è uno studio guidato da Bernard Cazelles dell’Institut de Biologie de l’Ecole Normale Superieure della Sorbonne. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science Advances
Società italiana di Igiene: «La salute dell’ambiente è una priorità di sanità pubblica»
L'ambiente influenza in modo determinante la salute di una popolazione. Per questo i professionisti della sanità sono chiamati ad assumersi la responsabilità di prendere decisioni strategiche che pongano la salute ambientale al primo posto. Questo, in estrema sintesi, il messaggio emerso dal 56esimo congresso nazionale della Società italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), nella sessione «Ambiente e decisioni Operative il ruolo della Sanità Pubblica»
Pnrr: Toscana, 5,6 milioni di euro contro i rischi da clima e ambiente
Grazie alle risorse messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), la Toscana avrà a disposizione circa 5 milioni e 623 mila euro per l’acquisto di strumentazioni e macchinari al servizio del sistema di prevenzione della salute dai rischi ambientali e climatici. L’obiettivo è quindi quello di prevenire, controllare e curare le […]
Inquinamento atmosferico, il killer silenzioso che uccide più del Covid (ma fa meno rumore)
Miani (SIMA): «Ogni anno in Italia circa 80mila persone muoiono prematuramente per inquinamento atmosferico». E i tumori pediatrici aumentano a velocità doppia rispetto alla media UE
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Cronicità. Diagnosi lente e rinuncia alle cure, ecco i ‘diritti sospesi’ dei pazienti nel XXII Rapporto di Cittadinanzattiva

Oltre alle tempistiche necessarie per dare un nome alla patologia, pazienti e caregiver devono affrontare anche le difficoltà che derivano dalle difformità territoriali nell’erogaz...
Advocacy e Associazioni

Nasce l’Intergruppo Parlamentare “Innovazione Sanitaria e Tutela del Paziente”

L’Intergruppo punta in particolare a sviluppare strategie di programmazione sanitaria che integrino tecnologie avanzate, quali l’intelligenza artificiale e dispositivi medici innovativi, e...
Advocacy e Associazioni

Amiloidoisi cardiaca: “L’ho scoperta così!”

Nella nuova puntata di The Patient’s Voice, Giovanni Capone, paziente affetto da amiloidosi cardiaca racconta la sua storia e le difficoltà affrontate per arrivare ad una diagnosi certa. ...
Advocacy e Associazioni

HIV, è ancora emergenza: “Scarsa informazione, pochi test e tanto stigma”

Medici, Associazioni e Istituzioni, a pochi giorni dalla Giornata mondiale contro l’Aids, tornano a parlare di HIV per ridefinire l’agenda delle priorità. Presentato “HIV. Le ...