Voci della Sanità 2 Dicembre 2020 11:00

Vaccinazione anti Covid, Cisl Medici Lazio: «No ai decreti commissariali che impongono l’obbligatorietà ai sanitari»

«La Cisl Medici Lazio – dichiara Luciano Cifaldi segretario generale regionale – esprime il proprio apprezzamento al direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito, che ha chiesto ai media «di far parlare meno di Covid-19, perché continuano a parlare persone che lo fanno senza avere cervello sufficiente o perché sono prezzolati. C’è gente infatti che si […]

«La Cisl Medici Lazio – dichiara Luciano Cifaldi segretario generale regionale – esprime il proprio apprezzamento al direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito, che ha chiesto ai media «di far parlare meno di Covid-19, perché continuano a parlare persone che lo fanno senza avere cervello sufficiente o perché sono prezzolati. C’è gente infatti che si fa pagare per andare in televisione così come c’è chi si raccomanda ai giornalisti pur di andarci». Ed ha aggiunto che «continuiamo a dare tanto spazio a notizie non sempre univoche. La gente non sa cosa deve fare. Ci vuole rispetto e responsabilità».

«L’autorevolezza di Ippolito è ben nota. Rarissime le sue esternazioni, e completamente assente l’autoreferenzialità nei suoi interventi pubblici. Grazie per l’apprezzata chiarezza. Ora professore Ippolito – prosegue la Cisl in un comunicato – dia una mano ai cittadini a capire ciò che si muove sul pianeta “vaccino anti covid” perché è forte la confusione dopo averne sentite di tutto e di più sugli enormi interessi economici in ballo. Grandissima è anche la preoccupazione sulla sicurezza e sulla efficacia di un vaccino che qualcuno, tra gli abituali frequentatori di salotti televisivi, vorrebbe venisse reso obbligatorio per gli operatori sanitari e magari obbligatorio per la popolazione».

«E i ben pagati tuttologi che esondano sulle televisioni e sui giornali ritengo applicheranno il vecchio detto americano “not in my back yard” cioè “non nel mio giardino” a significare in maniera estensiva che la bomba atomica del vaccino è meglio che finisca nel muscolo deltoide o nei muscoli glutei di qualcun altro».

«E giacché ci siamo – continua – è possibile Professore che possa spendere una parte della sua autorevolezza nel convincere una parte della politica a non riproporre decreti commissariali che impongono l’obbligatorietà del vaccino ai sanitari con la minaccia della inidoneità lavorativa? Lei capirà, i Tribunali Amministrativi sono sin troppo oberati di lavoro e non è il caso di intasarli ancora con l’ennesimo ricorso vincente da parte di cittadini che ormai hanno quasi solo questo strumento giuridico per far valere le proprie ragioni» conclude la Cisl Medici Lazio.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
Vaccinazione pediatrica flop? L’Italia dona dosi alla Tunisia
La vaccinazione pediatrica non decolla. Fino ad oggi sono stati vaccinati poco più del 35% dei bambini 5-11 anni. Su 6.726.393 dosi disponibili, ne sono state usate 2.595.995. L'Italia dona 150mila dosi alla Tunisia
Vaiolo delle scimmie, al via la campagna vaccinale in Italia
Da oggi, vaccini allo Spallanzani di Roma, in settimana a Milano. Le dosi attualmente disponibili, 16 mila, saranno suddivise tra le Regioni con il più alto numero di casi segnalati: Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto. Personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus, persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) tra i primi a ricevere la vaccinazione
Si possono bere alcolici quando si risulta positivi al Sars-CoV-2?
Il consumo di alcolici è controindicato quando si è positivi al virus Sars CoV-2. Gli studi mostrano infatti che gli alcolici possono compromettere il sistema immunitario
Dopo quanto tempo ci si può ammalare di nuovo di Covid-19?
Gli studi indicano che le reinfezioni con Omicron sono più frequenti. Una ricerca suggerisce un intervallo tra i 90 e i 640 giorni, un'altra tra i 20 e i 60 giorni
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...