Voci della Sanità 29 Maggio 2019 14:37

Federanziani, nasce l’osservatorio epidemiologico Real Life

Nasce l’Osservatorio Epidemiologico Real Life. A decretarne la nascita sono, insieme, Senior Italia FederAnziani e le società scientifiche partner. L’obiettivo principale dell’Osservatorio sarà quello di supportare, attraverso l’approccio real life, il Ministero della Salute e le Regioni, fornendo dati corretti sulla salute dei cittadini, al fine di essere a fianco delle Istituzioni per una corretta […]

Federanziani, nasce l’osservatorio epidemiologico Real Life

Nasce l’Osservatorio Epidemiologico Real Life. A decretarne la nascita sono, insieme, Senior Italia FederAnziani e le società scientifiche partner.

L’obiettivo principale dell’Osservatorio sarà quello di supportare, attraverso l’approccio real life, il Ministero della Salute e le Regioni, fornendo dati corretti sulla salute dei cittadini, al fine di essere a fianco delle Istituzioni per una corretta programmazione in tema di prevenzione.

«L’Osservatorio vuole essere uno strumento utile per poter gestire la salute dei cittadini e per meglio programmare la prevenzione – dichiara il Professor Vincenzo Mirone, Ordinario di Urologia Università Federico II di Napoli e Presidente del Comitato Scientifico Strategico di Senior Italia FederAnziani. Viviamo in una società con una popolazione che invecchia e una cronicità in aumento che, anche per la necessità di razionalizzazione delle risorse economiche, intende passare da una assistenza ospedalocentrica a una diffusa sul territorio, con la possibilità di seguire da vicino la popolazione senior. In questo contesto la tecnologia digitale e la raccolta dei dati provenienti da studi di Real Life potranno permettere il superamento dei limiti della medicina derivante da studi basati sull’evidenza e fornire quindi uno strumento fondamentale per una visione a 360 gradi e supportare il miglioramento del Sistema Sanitario».

«Dal Punto Insieme Sanità emergono dati molto forti – conclude il Professor Mirone – quello della medicina complementare di territorio; la numerosità dei big data, 22.926 pazienti registrati da Senior Italia; e infine, cosa più importante, la possibilità di identificare degli algoritmi nella strategia della prevenzione. Questo ci sembra il modo migliore di fare solidarietà sociale».

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