Lavoro 3 Novembre 2020 16:52

Negli ospedali mancano gli specialisti. I sindacati: «Nuove assunzioni per respirare»

Tornano gli appelli ai medici pensionati, specializzandi e laureati. Intervengono gli aiuti dell’esercito, negli ospedali c’è carenza di specialisti. Gli appelli di Aaroi-Emac, Anaao-Assomed e Cimo-Fesmed

Negli ospedali mancano gli specialisti. I sindacati: «Nuove assunzioni per respirare»

I ricoveri in aumento e i numeri preoccupanti delle terapie intensive hanno fatto pensare che l’emergenza seconda ondata in Italia fosse solo una questione di posti. Anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con l’intenzione di rassicurare il Parlamento sulla situazione dal Paese, ha ricordato alla Camera che sono pieni poco più della metà dei letti in intensiva e che «sono in arrivo nuovi ventilatori». Il rischio, però, è di dimenticare che non solo le attrezzature fanno il Sistema sanitario nazionale, ma ovviamente i professionisti. I sindacati denunciano infatti che nei reparti degli ospedali mancano i medici specialisti, e i colleghi sono sottoposti a orari e privazioni che li riportano indietro all’ondata di marzo.

In aiuto immediato dei sistemi sotto sforzo, sono già arrivati “i rinforzi” dell’esercito. Sono 453 i medici e 868 gli infermieri delle Forze armate impiegati nell’emergenza sanitaria in tutto il territorio nazionale. Il personale sanitario oltre a essere impiegato nei 200 “drive through Difesa” nelle diverse province italiane, potrà essere impiegato, in base alle esigenze, anche in altre attività emergenziali in collaborazione con il ministero della Salute.

OSPEDALI NAPOLI APRIFILA PER ALLARME SPECIALISTI

A Napoli, nei reparti Covid, è “allarme anestesisti”. L’Asl Napoli 1 Centro ha inviato una richiesta d’aiuto all’Ordine dei medici della città e il presidente Silvestro Scotti ha inviato l’elenco di tutti gli anestesisti in età pensionabile. Nel mentre è partita una e-mail a tutti gli iscritti che chiede a chi abbia caratteristiche richieste di farsi avanti per aiutare gli ospedali. Intanto sono stati pubblicati tre bandi per 40 dirigenti medici di Anestesia e Rianimazione, 20 di Direzione medica di presidio ospedaliero e 20 di Medicina interna. La «risposta immediata dell’Azienda che punta a rinforzare, ancora una volta, la prima linea nella guerra al Covid-19», scrive l’Asl Napoli 1 Centro. Sono ammessi anche gli specializzandi, a patto che la specializzazione avvenga entro il 30 novembre. La dirigenza spera «nel più breve tempo possibile in servizio per dare ossigeno ad un sistema messo fortemente sotto stress dall’aumento dei contagi».

AAROI-EMAC: «ASSUMERE SPECIALIZZANDI»

Rivolgersi agli specializzandi e assumerli subito è anche la richiesta di Aaroi-Emac (Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani – Emergenza Area Critica). Di fronte alle carenze di personale specializzato i medici in formazione negli ultimi due anni «potranno garantire la tutela della salute pubblica nel miglior modo possibile nella situazione di grave emergenza attuale e, prevedibilmente, futura». L’associazione ha inviato una lettera aperta a tutti i governatori regionali, al ministro della Salute e al presidente del Consiglio formulando una richiesta netta.

«Assunzioni a tempo determinato – si legge – con inquadramento contrattuale con qualifica dirigenziale e trattamento economico proporzionato alla prestazione lavorativa resa e commisurato alle attività assistenziali svolte, applicando le disposizioni del contratto collettivo nazionale di lavoro del personale della Dirigenza medica del Ssn, evitando di ricorrere a contratti di lavoro atipici».

Aaroi-Emac sottolinea inoltre che non è possibile fare riferimento ad altre figure specialistiche per questo tipo di carenza. Solo chi si trova già in formazione per queste materie può immediatamente essere utile sul campo. Si unisce quindi «la necessità di procedere il più rapidamente possibile alla stabilizzazione a tempo indeterminato, sempre applicando le disposizioni del contratto del personale della dirigenza medica Ssn, del gran numero di specialisti a tutt’oggi ancora precari».

ANAAO ASSOMED: «INCLUDERE ANCHE LAUREATI»

Assunzioni straordinarie con procedure accelerate sono sollecitate anche da Anaao-Assomed, che chiede anche la chiamata di laureati «da impiegare in attività di tracciamento e di assistenza domiciliare». Il segretario nazionale Carlo Palermo chiede in una lettera aperta al Governo di non dimenticare le tutele promesse per chi si mette a disposizione del Paese. «Nessuno pensi – ammonisce Palermo – che sia sufficiente sospendere ferie e permessi del personale, come da qualche parte già è stato fatto, o trattare l’orario di lavoro dei medici come fattore estensibile all’infinito. Non a caso abbiamo inoltrato una diffida legale contro lo spostamento selvaggio del personale al di fuori dei requisiti di legge, al fine di difendere qualità e sicurezza delle cure».

CIMO-FESMED: «NO A MEDICI IN CAMPO SENZA FORMAZIONE»

C’è rabbia e frustrazione tra gli operatori sanitari, che affrontano l’emergenza per una seconda volta in numeri insufficienti. Lo denuncia Cimo-Fesmed in un comunicato. «Nessun medico si tira indietro – si legge – ma non è immaginabile ritornare ai tempi in cui le regioni richiamano nelle terapie sub-intensive Covid o nei pronto soccorso medici pensionati, neolaureati, medici militari e, nel frattempo, utilizzano reumatologi e dermatologi, oculisti e odontoiatri senza la necessaria formazione».

Il presidente Guido Quici chiede al ministro della Salute Roberto Speranza di comprendere la stanchezza, fisica e psicologica, dei medici. Nonché la delusione per «l’utilizzo improprio delle sue prestazioni attraverso atti di imperio». «Gli ospedali – conclude Quici – rischiano di diventare una vera e propria “pentola a pressione”, anche con ricadute sull’assistenza e questo non può essere consentito nell’attuale contesto emergenziale. A Speranza chiediamo con forza un segnale di vicinanza ai medici ospedalieri, anche andando a verificare cosa succede realmente nelle strutture».

Da qui la richiesta alle direzioni di Asl e ai governatori regionali di non trasferire più medici in aree di cui non sono specialisti e revocare ogni provvedimento già fatto in questo senso. Specie se pone a rischio i pazienti e lo stesso personale.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Pierino Di Silverio, ritratto e obbiettivi del nuovo segretario Anaao-Assomed
Ora alla guida del sindacato Anaao, Pierino Di Silverio delinea la situazione del SSN e i prossimi punti per riportare i professionisti ad amare il proprio lavoro. Una categoria speciale, la defiscalizzazione, nuovi orari di lavoro, riorganizzazione del sistema emergenziale e un sistema di cause sempre più verso il no fault. Poi si rivolge alla politica: «Scenderemo in piazza!»
Lavoro Usurante, apprezzamento AAROI-EMAC per le parole del Ministro Speranza
L'AAROI-EMAC (Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani – Emergenza Area Critica) accoglie positivamente le parole di Speranza «sulla richiesta inviata al Ministro del Lavoro Andrea Orlando di estendere le tutele e le agevolazioni previdenziali previste per i lavori usuranti ai professionisti sanitari che svolgono la loro attività nei servizi di emergenza-urgenza e nei pronto soccorso»
Allarme burnout, in Lombardia più di 7 medici su 10 con stress cronico
Una ricerca realizzata da Università degli Studi Milano-Bicocca per ANAAO-ASSOMED Lombardia porta in luce come il 71,6% dei medici sospetti di aver sofferto di burnout
Anaao-Assomed: «Femminilizzazione della professione medica è un valore per il SSN»
L’Anaao Assomed vuole, pertanto, esprimere un primo pensiero di vicinanza alle donne che curano, affermando i valori della vita e della pace, e a quelle, vittime di una follia senza giustificazioni
Medici e infermieri bocciano la legge di Bilancio: «Nessun intervento contro la carenza di personale»
Anaao Assomed: «Nessuna soluzione per fermare la fuga dei medici». FNOPI: «Brutto episodio per la professione infermieristica». Fismu: «Nulla per i medici del 118»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...