Lavoro e Professioni 18 Giugno 2020 01:00

SIMG: «Occorre sostituire i Piani Terapeutici con note di raccomandazione»

«Abbiamo inviato ad AIFA la richiesta di convocazione urgente per concordare le modalità atte all’abolizione in tempi strettissimi dei Piani Terapeutici per i farmaci per il diabete (DPP4i, SGLT2 e GLP1»). Così il Presidente SIMG Claudio Cricelli. «Pronta una nostra proposta di Nota alternativa agli stessi»

Con l’emergenza COVID19 è stata trasferita alla Medicina Generale la responsabilità dei rinnovi dei Piani Terapeutici dei farmaci per le malattie croniche. Secondo il Presidente della SIMG Claudio Cricelli, ci sono oggi tutte le condizioni per rendere definitiva questa possibilità sia per semplificare il percorso dei pazienti, sia per riportare alla medicina generale un’importante parte della responsabilità della gestione e terapia della cronicità lasciando allo specialista i casi più complessi.

«Per rendere ancor più concreta la richiesta – evidenzia il Presidente SIMG Claudio Cricelli – abbiamo elaborato una nostra proposta di Nota di raccomandazioni sostitutiva degli attuali piani terapeutici per i farmaci per il diabete (incretine e glifozine), con tutte le informazioni scientifiche e le procedure da rispettare per un’appropriata prescrizione».

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«La Medicina Generale italiana  – si legge in una nota Simg – dispone di sistemi di tracciatura dei dati prescrittivi, clinici e amministrativi sui propri sistemi gestionali ed è disponibile a condividerli in modo trasparente con l’Agenzia e altre istituzioni interessate per il monitoraggio e la valutazione dei comportamenti dei Medici di Famiglia».

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«Una bozza di una raccomandazione per l’uso di tali farmaci per il diabete (DPP4i, SGLT2 e GLP1), un documento/nota SIMG verrà discusso nelle prossime ore con le società scientifiche SID, AMD e le altre sigle che compongono la galassia dell’associazionismo che si cura della patologia diabetica – conclude Gerardo Medea, Responsabile della SIMG per il Diabete – e verrà inviata al Ministro Speranza e all’AIFA con la richiesta di apertura di un confronto immediato di carattere scientifico e professionale».

 

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