«È tempo di adottare investimenti strumentali e di ricerca finalizzati alla diagnosi precoce, al monitoraggio e al trattamento di persone con malattia di Alzheimer» sottolinea il medico e deputato Fabiola Bologna
«All’ invecchiamento della popolazione nel nostro Paese consegue un incremento di diagnosi di demenza. Ad oggi, in Italia, le stime parlano di circa 1.200.000 affette da demenza, di cui 720mila casi di Alzheimer. Numeri in aumento visto che il 23% della popolazione (dati Istat 2019) ha superato i 65 anni di età. Per questa ragione ho ritenuto necessario interrogare il Ministero della Sanità sull’opportunità di adottare iniziative per procedere all’aggiornamento e al finanziamento del Piano nazionale per le demenze, provvedendo inoltre all’adozione di linee guida sulla diagnosi e sul trattamento delle demenze». Così Fabiola Bologna, deputata di Popolo Protagonista e Segretario della XII Commissione Affari sociali e Sanità della Camera.
«Dobbiamo già guardare – prosegue Bologna – ai progetti che saranno finanziati per mezzo del Recovery Fund per promuovere la tematica delle malattie croniche in maniera circostanziata e finalizzata. Per questo motivo ho presentato e segnalato un emendamento alla Legge di Bilancio al fine di creare un Fondo per l’Alzheimer e le demenze. È tempo di finanziare e implementare il Piano Nazionale Demenze e di adottare investimenti strumentali e di ricerca finalizzati alla diagnosi precoce, al monitoraggio e al trattamento di persone con malattia di Alzheimer. Si tratta di guardare alle prossime azioni con una prospettiva di lungo raggio, intervenire oggi per garantire una migliore presa in carico dei pazienti che convivono con queste patologie, così facendo agiremmo in linea anche con il Global Action Plan to Dementia della Organizzazione Mondiale della Sanità».