Contributi e Opinioni 4 Giugno 2018 18:20

Fumo, medici di medicina generale sempre più ‘sentinelle’ delle abitudini dei pazienti

Oltre 560 medici di base hanno partecipato al nuovo questionario del Centro Studi della Fimmg sul fumo. Un test che ha verificato l’importanza dei medici di famiglia come ‘sentinelle’ sull’abitudine al fumo. «L’indagine evidenzia come, ancora una volta, i medici di base siano efficaci sentinelle rispetto a fenomeni connessi a fattori di rischio comportamentali – sottolinea Paolo […]

Oltre 560 medici di base hanno partecipato al nuovo questionario del Centro Studi della Fimmg sul fumo. Un test che ha verificato l’importanza dei medici di famiglia come ‘sentinelle’ sull’abitudine al fumo. «L’indagine evidenzia come, ancora una volta, i medici di base siano efficaci sentinelle rispetto a fenomeni connessi a fattori di rischio comportamentali – sottolinea Paolo Misericordia, responsabile del Centro Studi della Fimmg – L’intervento nella gestione di questo importante fattore di rischio è testimoniato dalla sensibilità verso la rilevazione dell’abitudine al fumo e della sua registrazione, in particolare per i medici che lavorano in forme aggregate».

Per la maggioranza degli intervistati (oltre il 57%), i genitori dei ragazzi adolescenti appaiono oggi più preoccupati per l’uso di altre sostanze e per possibili altre dipendenze, che non per l’abitudine al fumo dei loro figli: per il 21,3% del campione i genitori appaiono solo preoccupati per possibili altre dipendenze dei loro figli. I medici sembrano decisamente orientati a cercare di monitorare questo fenomeno: il 75% del campione dice di registrare “sempre-spesso” il dato relativo al consumo di tabacco dei propri assistiti sulla cartella clinica ambulatoriale. Questo dato sembrerebbe essere più basso (56%) tra i medici fumatori. Meno diffuso appare l’utilizzo di stampati o altro materiale per supportare il consiglio di cessazione del fumo: lo utilizza “sempre- spesso” il 22% del campione (solo il 18,2% tra i medici che lavorano da soli, rispetto a valori più elevati tra quelli che lavorano in forme associate). Per cercare di inquadrare al meglio il fenomeno, è stata rilevata anche l’eventuale abitudine tabagica dello stesso medico: il 50% del campione riferisce di non aver mai fumato (il 56,7% al Nord e il 40,4% al Sud), il 40% di avere smesso e il 10% di continuare a fumare.

Articoli correlati
Medici di famiglia, Scotti (Fimmg): “Entro il 2026 15 milioni di italiani saranno senza” 
Intanto scoppia il 'caos estate': “I sostituti sono introvabili e c'è chi va in pensione anticipata per concedersi le ferie”
Giornata Nazionale della Salute della Donna. LILT, Unità Mobile di Fondazione Consulcesi e FIMMG a sostegno della lotta alle patologie oncologiche
Lunedì 22 aprile, screening di prevenzione con gli specialisti LILT presso le Unità Mobili attive su Roma
Obesità aumenta il rischio di un precursore del mieloma multiplo. Vitolo (Candiolo): “Fattore di rischio prevenibile”
Le persone obese hanno un rischio più alto di oltre il 70% più alto di sviluppare la gammopatia monoclonale di significato indeterminato, una condizione benigna del sangue che però può precedere il mieloma multiplo, un tumore delle plasmacellule. A scoprirlo è uno studio condotto dagli scienziati del Massachusetts General Hospital e pubblicato sulla rivista Blood Advances
Ecig e cerotti aiutano le donne a smettere di fumare senza rischi per la gravidanza
L'utilizzo di prodotti sostitutivi della nicotina durante la gravidanza non è associato a eventi avversi o a complicazioni. A dimostrarlo è una nuova analisi dei dati condotta su donne fumatrici incinte da un gruppo di ricercatori della Queen Mary University di Londra. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Addiction
Fumo: 91 esperti scrivono alla commissaria europea per la salute per sollecitare l’applicazione del principio di riduzione del danno
In occasione della Decima Conferenza delle Parti (COP10) che si terrà a Panama dal prossimo 25 Novembre, 91 esperti di salute pubblica e riduzione del danno hanno sottoscritto una lettera inviata alla commissaria europea per la Salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, per sollecitare l’importanza dell’applicazione del principio della riduzione del rischio nella definizione delle politiche pubbliche di contrasto al fumo
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Gioco patologico, in uno studio la strategia di “autoesclusione fisica”

Il Dipartimento di Scienze cliniche e Medicina traslazionale dell'Università Tor Vergata ha presentato una misura preventiva mirata a proteggere i giocatori a rischio di sviluppare problemi leg...
Salute

Cervello, le emozioni lo ‘accendono’ come il tatto o il movimento. Lo studio

Dagli scienziati dell'università Bicocca di Milano la prima dimostrazione della 'natura corporea' dei sentimenti, i ricercatori: "Le emozioni attivano regioni corticali che tipicamente rispondo...
Advocacy e Associazioni

Porpora trombotica trombocitopenica. ANPTT Onlus celebra la III Giornata nazionale

Evento “WeHealth” promosso in partnership con Sanofi e in collaborazione con Sics Editore per alzare l’attenzione sulla porpora trombotica trombocitopenica (TTP) e i bisogni ancora i...