Covid-19, che fare se...? 2 Novembre 2022 14:49

La quarta dose è obbligatoria?

La quarta dose di vaccino anti-Covid è importante per rafforzare l’immunità in vista della stagione invernale. Tuttavia, viene solo raccomandata e non c’è alcun obbligo per nessuno, neanche per gli operatori sanitari

La quarta dose è obbligatoria?

La seconda dose di richiamo del vaccino anti-Covid, cioè la quarta, non è obbligatoria per nessuno. Ma il ministero della Salute la raccomanda fortemente ad alcune categorie di persone. Nella circolare diffusa lo scorso luglio, dopo la quale se ne è aggiunta una nuova a settembre, il ministero ha fornito le indicazioni per la somministrazione della quarta. Non si parla di obbligatorietà, neanche per il personale sanitario. Ma si raccomanda agli over 60 e alle persone dai 12 anni d’età in su con elevata fragilità, motivata da patologie concomitanti o preesistenti; per gli operatori sanitari, gli ospiti e operatori delle strutture residenziali per anziani e le donne in gravidanza.

La quarta dose serve a rafforzare la risposta immunitaria

In previsione dell’inverno e dell’arrivo di altri virus respiratori, gli esperti consigliano la quarta dose anche al resto della popolazione over 12. Per poterla ricevere devono essere passati 120 giorni (quattro mesi) dalla precedente dose booster o dall’infezione da Covid-19 (data del primo tampone positivo). Il motivo per cui viene consigliata è con  l’inverno passeremo meno tempo all’aperto e questo favorirà una maggior circolazione del virus. Pertanto vaccinarsi consente di rafforzare la propria risposta immunitaria e limitare il rischio di ammalarsi in forma grave.

Il secondo richiamo può essere fatto con uno dei vaccini aggiornati

Oggi abbiamo a disposizione due formulazioni bivalenti di vaccini a mRNA. Presentano lo stesso meccanismo d’azione a mRNA dei vaccini già utilizzati, ma aggiornati contro le varianti del virus ultimamente più diffuse. I vaccini bivalenti contengono infatti sia il ceppo originario del virus Sars-CoV-2, ovvero quello isolato a Wuhan alla fine del 2019, sia le ultime varianti Omicron. Nello specifico Original/Omicron BA.1 di Spikevax/Moderna e Comirnaty/Pfizer-BionTech sono adattati alla variante Omicron BA.1, mentre Original/BA.4-5 di Comirnaty/Pfizer-BionTech è adattato alle varianti Omicron BA.4 e BA.5. I vaccini bivalenti dunque allargano la possibilità di proteggerci anche dalle varianti ancora in circolazione.

Priorità ad anziani e fragili, ma vaccini aggiornati disponibili per tutti

La circolare ministeriale ribadisce quanto precisato dalla Commissione Tecnico Scientifica di AIFA: entrambi i vaccini bivalenti possono ampliare la protezione contro diverse varianti del virus e possono contribuire a proteggerci contro Covid-19. Non vi sono infatti evidenze tali da giustificare un uso preferenziale di uno dei diversi vaccini bivalenti disponibili. I due vaccini bivalenti sono raccomandati in via prioritaria come quarta dose a tutte le persone a cui è stata raccomandato il secondo richiamo, quindi anziani e fragili. Questi vaccini potranno anche essere resi disponibili come seconda dose di richiamo, su richiesta della persona interessata, per la vaccinazione in coloro che hanno almeno 12 anni di età e abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Covid: 3 o più dosi di vaccino in gravidanza aumentano la protezione dei neonati
Le donne in gravidanza che ricevono tre o più dosi di vaccino anti-Covid durante la gestazione presentano un livello di anticorpi specifici contro l’infezione nel cordone ombelicale di circa dieci volte più alto rispetto a quanto riscontrato nelle madri che hanno effettuato meno richiami. E questo offre una maggiore protezione ai nascituri. A dimostrarlo è uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Washington a Seattle
Covid: spray nasale con anticorpi protegge da infezione. Gli scienziati: “Approccio utile contro nuove varianti e in futuro anche contro altri virus”
I ricercatori del Karolinska Institutet, in Svezia, hanno dimostrato che lo spray nasale anti-Covid sviluppato, a base di anticorpi IgA, può offrire protezione dall'infezione. O almeno così è stato nei topi su cui è stato testato, come riportato da uno studio pubblicato su PNAS. I risultati aprono la strada a una nuova strategia per proteggere le persone ad alto rischio a causa delle diverse varianti del virus Sars-CoV-2 e possibilmente anche da altre infezioni
Morbillo: mappato il percorso del virus nel cervello
Per la prima volta è stata realizzata una sorta di mappa della diffusione del virus del morbillo nel cervello sulla base dei dati di un paziente colpito da una rara e letale malattia cerebrale, chiaara panencefalite sclerosante subacuta (SSPE). A realizzare l'impresa sono stati i ricercatori della Mayo Clinic in uno studio pubblicato su PLOS Pathogens
Covid: le varianti sono emerse in risposta al comportamento umano
Le varianti del virus Sars-CoV-2 potrebbero essere emerse a causa di comportamenti umani, come il lockdown o le misure di isolamento, le stesse previste per arginare la diffusione dei contagi. Queste sono le conclusioni di uno studio coordinato dall’Università di Nagoya e pubblicato sulla rivista Nature Communications. Utilizzando la tecnologia dell’intelligenza artificiale e la modellazione matematica […]
Herpes zoster: l’efficacia del vaccino diminuisce nel tempo
Uno studio pubblicato sul British Medical Journal ha valutato l'efficacia del vaccino vivo contro l'herpes zoster, che è risultata massima per i primi 12 mesi dalla vaccinazione ed è diminuita in modo sostanziale nel tempo
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...