Ambiente 24 Agosto 2023 09:30

Alti livelli di inquinamento peggiorano la salute mentale delle persone con demenza

I ricercatori del King’s College di Londra hanno scoperto che l’esposizione all’inquinamento atmosferico è associata a un aumento dell’uso dei servizi di salute mentale da parte delle persone con demenza

Alti livelli di inquinamento peggiorano la salute mentale delle persone con demenza

I ricercatori del King’s College di Londra hanno scoperto che l’esposizione all’inquinamento atmosferico è associata a un aumento dell’uso dei servizi di salute mentale da parte delle persone con demenza. Nell’ultimo anno, sono emerse evidenze sul legame tra inquinamento atmosferico e aumento del rischio di sviluppare la demenza. Ma poco si sa invece su come l’esposizione alle forme più comuni di inquinamento atmosferico – biossido di azoto (NO2) e particolato – possa avere un impatto sulle persone che già vivono con questa condizione. Ora, questa nuova ricerca suggerisce un effetto a catena dell’inquinamento atmosferico sui servizi sanitari già sovraccaricati e sulla vita delle persone affette da demenza.

Con l’aumentare dell’inquinamento aumenta anche il ricorso ai servizi di salute mentale

I ricercatori hanno esaminato l’utilizzo dei servizi di salute mentale per un periodo di 9 anni da parte di oltre 5.000 persone di età pari o superiore a 65 anni. Tutti i partecipanti vivevano in quattro distretti del Sud di Londra – Croydon, Lambeth, Lewisham o Southwark – dopo la diagnosi iniziale di demenza tra il 2008 e il 2012. Lo studio, pubblicato sulla rivista medica BMJ Mental Health, ha misurato la funzione cognitiva e la salute in tre momenti diversi: fino a 12 mesi dopo la diagnosi, fino a cinque anni dopo la diagnosi e fino a nove anni dopo la diagnosi. Hanno quindi esaminato le stime trimestrali pubblicate per NO2 e particolato, coprendo le aree intorno alle case dei partecipanti durante lo stesso periodo di tempo. Con l’aumentare della dose di inquinamento atmosferico è aumentata anche la probabilità per le persone con demenza di dover ricorrere ai servizi di salute mentale.

Scopri se l’Aria che respiri è Pulita

Scopri se puoi aderire all’Azione Legale Collettiva e unisciti a noi. Ti aiutiamo a ottenere un risarcimento per gli anni in cui hai vissuto in città inquinate.

Migliorare la qualità dell’aria può avere un impatto positivo sulla salute mentale delle persone con demenza

Coloro che vivevano nelle aree con livelli più alti di NO2 sono risultate avere il 27% in più di probabilità di utilizzare i servizi di salute mentale rispetto a quelli che vivevano nelle aree con i livelli più bassi, mentre quelli esposti ai livelli più alti di particolato avevano il 33% in più di probabilità di usarli. Gli effetti sono apparsi più forti per le persone con demenza vascolare rispetto ad altre forme di demenza. I risultati suggeriscono quindi che l’inquinamento atmosferico potrebbe avere il suo effetto attraverso l’impatto sulla salute fisica – e quindi sulle attività quotidiane – delle persone con demenza, e potrebbe quindi essere dannoso per la loro salute mentale. A causa della natura osservativa di questo studio, i ricercatori hanno affermato che «non è possibile trarre conclusioni definitive» su causa ed effetto. Tuttavia, hanno suggerito che se il livello annuale di esposizione al particolato a Londra venisse ridotto, come raccomandato dall’Alzheimer’s Research UK e dall’Organizzazione mondiale della sanità, il numero di contatti con i servizi di salute mentale effettuati da persone con demenza potrebbe diminuire del 13%.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Inquinamento: l’Emilia Romagna investe 154 milioni nel prossimo Piano dell’Aria
Malgrado le osservazioni critiche dell'opposizione, disco verde della commissione Politiche per la Salute dell'Emilia-Romagna al prossimo Piano dell'Aria (Pair 2030) proposto dalla giunta regionale per ridurre gli effetti dell'inquinamento
di V.A.
Clima pazzo e inquinamento aumentano il rischio di maculopatie senili
La crisi climatica e l’inquinamento atmosferico ad essa legato rappresentano un’urgenza anche per la salute dei nostri occhi,  che va ben oltre quella finora considerata di congiuntiviti e occhio secco. Uno studio canadese, il più ampio mai realizzato, pubblicato il mese scorso su Ophthalmic Epidemiology e condotto su 1,7 milioni di americani over 65, ha evidenziato una correlazione significativa tra maggiore probabilità di gravi problemi alla vista e temperature più elevate
di V.A.
Il traffico aumenta la pressione sanguigna, un effetto che dura fino a 24 ore
Uno studio dell'Università di Washington, pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine, ha rilevato che l'aria non filtrata proveniente dal traffico delle ore di punta aumenta significativamente la pressione sanguigna dei passeggeri, sia mentre si trovano in automobile che fino a ben 24 ore dopo
Inquinamento: la Corte Europea dei diritti dell’Uomo condanna l’Italia
Massimo Tortorella, presidente Consulcesi: “Sentenza storica: da Europa diritto a vivere in un ambiente salubre anche senza danno alla salute. Forti analogie con la nostra azione collettiva Aria Pulita, nn messaggio positivo anche per i 600 mila richiedenti"
Alzheimer: alcuni errori di «navigazione» sono «spie» precoci della malattia
Le persone con malattia di Alzheimer in fase iniziale hanno difficoltà a girarsi quando camminano. Questo potrebbe essere uno dei segni precoci individuato dagli scienziati dell’University College di Londra in uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology, che si avvalso della realtà virtuale
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...